AVVISO AI VISITATORI
A seguito del proposito di un nuovo collegamento funiviario tra Frachey e il Colle Superiore delle Cime Bianche nell'area protetta del Vallone delle Cime Bianche (Ambienti glaciali del gruppo del Monte Rosa, SIC/ZPS IT1204220), nonostante il sito rappresenti un impegno ormai ventennale portato sempre avanti con continuità, passione e dedizione, il webmaster non ritiene più opportuno indirizzare migliaia di escursionisti in una valle che non ha imparato ad amare, rispettare e proteggere se stessa, a meno che non intervengano elementi che scongiurino l'ennesimo attacco al suo ambiente.AyasTrekking.it fa parte del gruppo di lavoro "Ripartire dalle Cime Bianche" che ha come scopo lo sviluppo in Ayas di un nuovo modello di turismo sostenibile e attento alle nuove necessità e richieste del mercato nazionale e internazionale.
Il webmaster
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Descrizione | Diff. | Q.Max | F e IF | |
Comune di partenza: Ayas (Val d'Ayas) | ||||
Questa escursione, di media lunghezza ma senza difficoltà, porta dall'abitato di Champoluc al simpatico Lago Blu, sulla morena del ghiacciaio, via Frantze - Crest - Soutzun - Pian di Verra Inferiore.
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T+E | 2211 | 3 | |
Una variante al percorso n. 1: la meta è la stessa, ma il percorso è decisamente più breve, con la salita diretta da St.-Jacques al Pian di Verra inferiore. Si tratta di quello che è forse il più classico e frequentato itinerario della valle.
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E | 2211 | 10 | |
Dal Lago Blu si può proseguire fino al vicino Pian di Verra Superiore, superando le due morene con un facile sentiero ritracciato di recente. Dal Pian di Verra Superiore si può poi proseguire verso il Rifugio Mezzalama o tornare all'Inferiore, ottenendo così un percorso ad anello.
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E | 2300 | 1 | |
Una camminata abbastanza semplice, anche se non molto panoramica, fino al Rifugio Grand Tournalin. È inclusa anche la facile variante fino ai Laghi Croce, a 2635 metri di altezza.
Testata anche in condizioni pienamente invernali. |
T+E | 2635 | 6 | |
Un'altra passeggiata di 7-8 Km. molto comune in valle, dall'arrivo della cabinovia di Ostafa, aperta anche in estate, ai Laghi Pinter e al Colle Pinter, che si affaccia sulla Valle di Gressoney.
Alcuni punti presentano qualche difficoltà e vanno affrontati come si deve. |
E | 2777 | 1 | |
Variante all'itinerario precedente. Anzichè partire dalla stazione a monte dell'ovovia di Ostafa il cammino inizia all'arrivo della cabinovia del Crest, attraversa la frazione di Cuneaz, si addentra nel vallone del Crest e raggiunge i laghi Pinter evitando il sentiero in quota, più breve e meno faticoso ma che presenta alcuni punti lievemente esposti.
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E | 2777 | 5 | |
Una passeggiata molto panoramica, dal parcheggio di Barmasc alla cima del monte Zerbion, lungo un sentiero estremamente frequentato che permette di godere di un'incredibile vista su gran parte della Valle d'Aosta, dalla pianura al Monte Bianco e al Cervino.
L'itinerario è stato testato anche in inverno, ma in questo caso richiede alcune varianti ed è classificabile F (vedi "Il mito dello Zerbion"). |
E | 2722 | 11 | |
Camminata lunga ma senza alcuna difficoltà verso il Colle Superiore (o Colle Nord) delle Cime Bianche, che si affaccia sulla conca di Cervinia e rappresenta un balcone privilegiato sul Cervino.
L'itinerario si snoda nel lungo e bellissimo Vallone delle Cime Bianche, tra altopiani erbosi solcati da ruscelli, cime rocciose e i ghiacciai della Gobba di Rollin. |
E | 2982 | 16 | |
Sequenza di varianti all'itinerario 5. La traversata verso il Colle Inferiore delle Cime Bianche è su facile sterrata; la salita alla Gran Sommetta, con impareggiabile panorama sul Cervino, è più impegnativa ma praticabile per molti camminatori. La traversata della Pointe Sud è da considerarsi invece solo per escursionisti decisamente esperti e alpinisti, sia per la mancanza di tracce e indicazioni, sia per la difficoltà di muoversi su ripide pietraie assolutamente instabili e canaloni con pendenze superiori al 100%.
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E+EEF | 3165 | ||
Una camminata di media lunghezza ma adatta a tutti, percorribile senza particolari problemi per diversi mesi all'anno e in una zona poco frequentata.
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T | 1964 | ||
Un'interessante e non lunghissima escursione verso una delle mete classiche della valle. Richiede un minimo di allenamento e di fiato, nonchè scarpe adatte.
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E | 2635 | ||
Dal Lago Perrin è possibile, anzichè tornare a valle verso Cuneaz o verso Mascognaz o salire all'altopiano alla base del Corno Vitello, effettuare la traversata in quota verso i Laghi Pinter. L'itinerario non è lungo ma si snoda su terreno franoso e sfasciumi, richiedendo pertanto un minimo di dimestichezza con terreni simili.
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EE | 2689 | 3 | |
Una piacevole passeggiata di una decina di chilometri, adatta a tutti e che non richiede un'intera giornata, senza difficoltà e per gran parte quasi in piano, tra boschi e pascoli, intorno ai 2000 metri.
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T | ~2040 | 7 | |
Una gita di circa 9 Km. verso un laghetto non sempre segnato sulle carte, con possibilità di ritorno su una strada alternativa nella parte bassa del Vallone di Nana ottenendo così un percorso più vario.
Percorribile in mezza giornata. ATTENZIONE: dall'estate del 2019 le gallerie sul tratto di ritorno sono sbarrate e non più percorribili, pertanto è stato tracciato un percorso alternativo. |
E | 2270 | 2 | |
La Falconetta, o Bec/Becca di Nana, è uno dei 3000 più semplici da raggiungere. La camminata è comunque consigliata ad escursionisti con un minimo di esperienza e resistenza. La lunghezza totale del cammino è di oltre 11 Km., il dislivello di 1200 m. e la meta finale supera i 3000, seppur di pochissimo. Il sentiero comprende tratti moderatamente ripidi e parti lievemente infide da affrontare con la dovuta preparazione.
Testata anche in inverno ma con condizioni di innevamento solo parziale. |
E | 3010 | 5 | |
Variante all'escursione 10: la vetta della Falconetta viene raggiunta da nord.
Il dislivello è scarso, il percorso è molto breve e richiede poco più di un'ora, ma richiede il superamento di alcuni punti piuttosto delicati. Riservato a camminatori molto esperti o alpinisti. |
EE | 3010 | 1 | |
Una camminata non difficile, non lunghissima (circa 11 Km), che costeggia quattro laghi compresi tra 2000 e 2400 metri. Una balconata sotto lo sguardo del Rosa e del Cervino per quasi tutto il percorso. Pochi e brevi i tratti ripidi. Possibilità di modificare la lunghezza del percorso con alcune varianti.
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T | ~2450 | 4 | |
Interessante variante che permette di integrare la facile camminata dell'itinerario 12 con una cima non elementare, non per tutti, velocissima ma relativamente impegnativa. Riservata ad escursionisti esperti senza vertigini.
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EE | 2466 | 1 | |
Una camminata che richiede un certo impegno, verso uno dei rifugi storici della valle. Il percorso non è difficile ma va affrontato con un minimo di preparazione.
È possibile farsi portare in fuoristrada fino al Pian di Verra Superiore. |
E | 3036 | 8 | |
Una camminata che inizia al rifugio Grand Tournalin, una delle mete dell'escursione n. 2, ma raggiungibile anche in fuoristrada.
Primo punto da raggiungere il Col di Nana, con difficoltà E. È possibile continuare fino alla Becca Trecare, a oltre 3000 m., con difficoltà EE. |
E+EE | 3034 | 1 | |
Gita in 5 tappe, con punto più alto ai 2676 m. del Palon di Resy, da cui si può godere di una splendida panoramica sul Rosa. Interessante anche la visita ai Laghi di Resy. Salita facile ma con pendenza costante. Nessuna difficoltà particolare, testata parzialmente anche in inverno.
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E | 2676 | 6 | |
Gita da Mandrou alla vetta del M. Facciabella, cima che si affaccia sul Vallone di Nana, via Metsan-Colle Vascoccia, con difficoltà E. La posizione del Facciabella ne fa un eccellente punto panoramico sul Rosa e la conca di Ayas.
L'itinerario è percorribile anche in inverno con le dovute cautele. |
E | 2619 | 2 | |
Il Facciabella è una meta classica della Val d'Ayas, decisamente frequentata per tutta la bella stagione ma anche in inverno. La "via normale" da Mandrou via Colle Vascoccia - cresta nord-ovest è descritta nell'itinerario 16.
La stessa cima presenta altre due creste percorribili, la sud-ovest e la nord-est. L'escursione ad anello qui descritta permette di unirle in un'unica traversata, con punti solo lievemente esposti, tratti su roccia generalmente aggirabili e qualche pendio molto ripido. |
EE | 2619 | ||
Il rifugio Quintino Sella, posto alla base del Ghiacciaio del Felik, segna il confine tra l'escursionismo e l'alpinismo. Non è possibile procedere oltre in sicurezza senza attrezzatura da ghiacciaio, ed è pertanto il punto più alto raggiungibile in assetto escursionistico dalla Val d'Ayas. Il percorso attraversa una sottile cresta attrezzata con corda fissa, e richiede familiarità con la roccia e l'esposizione sufficienti a superare alcuni punti.
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EE | 3585 | 2 | |
Gita non semplicissima nè brevissima (3h a passo medio per 7 Km circa di sviluppo per la sola salita) verso il piccolo bivacco Città di Mariano, sul fianco orientale del Vallone delle Cime Bianche, a quota 2820, con un bel panorama sulla valle. È possibile procedere fino al Gran Lago di Tzére, posto sotto l'omonimo ghiacciaio.
L'itinerario è in parte su pietraia, e richiede un minimo di capacità tecniche. |
EE | ~2900 | 2 | |
Piacevole variante all'itinerario precedente: anzichè risalire la parte bassa del Vallone delle Cime Bianche, da Fiery è possibile procedere in direzione del Pian di Verra e prima di questo imboccare il sentiero 8e che attraverso la splendida Valletta di Tzère poco a valle del Palon di Tzére si ricongiunge al 6C che conduce al bivacco.
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E | 2330 | 2 | |
Il Testa Grigia è la cima più alta a fare da spartiacque tra la Valle d'Ayas e quella di Gressoney. Rappresenta un traguardo classico ma richiede impegno, esperienza e preparazione. Il percorso comprende alcuni tratti esposti e diversi salti di roccia da superare con piccole arrampicate; alcuni sono attrezzati con catene e cavi d'acciaio. Tappa intermedia al bivacco Ulrich Lateltin, a quota 3137.
La partenza è al Colle Pinter, raggiungibile seguendo gli itinerari 3 o 3b. |
EE | 3314 | 6 | |
Il Palon di Tzére è la modesta cima la cui base viene costeggiata lungo il percorso verso il bivacco Città di Mariano, prima di affrontare il tratto su pietraia.
Nonostante non sia tra le mete più rinomate, con i suoi 2671 metri rappresenta comunque un interessante punto panoramico sull'intero vallone delle Cime Bianche, e può essere anche un'aggiunta all'itinerario 19. La qualifica EE viene data dalla mancanza di sentiero nell'ultimo tratto e dalla presenza di una facile cresta. Il resto del percorso può essere classificato E. |
EE | 2761 | ||
Escursione di medio impegno ma non lunghissima (~5,6 Km x 2) verso una cima non frequentatissima della Valtournenche, raggiungibile comodamente anche dalla Val d'Ayas. Metà del cammino è in cresta, e una parte presenta due varianti con difficoltà diverse (entrambe descritte e tracciate col GPS, una in salita e l'altra in discesa). Il percorso comprende diversi punti su roccette.
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EE | 2734 | 4 | |
Percorso ad anello che, se seguito per intero, è dedicato esclusivamente a camminatori con ottima esperienza su ogni tipo di terreno, capacità di affrontare salite e discese ripide e pietraie instabili e seguire tracce quasi invisibili, resistenza alla fatica, conoscenza della zona, orientamento.
Si percorrono in lungo e in largo tre valli (Cuneaz, Palasina, Mascognaz), si possono osservare otto laghi (Perrin, uno senza nome, Valfredda, Litteran da lontano, Battaglia, Verde, Pocia, du Couloir), una cima oltre i 3000, un bivacco (Lateltin da lontano) e un rifugio (Arp). Lo sviluppo completo richiede in media 9 ore di cammino su una distanza di oltre 20 km e un dislivello (frammentato) superiore ai 1700 metri; può essere naturalmente percorso solo in parte, o spezzettato in diverse escursioni differenti o in due giorni. Ogni tappa riporta infatti la sua indicazione di difficoltà. |
EE | 3056 | ||
Il Monte della Nonna è una delle cime nelle immediate vicinanze di Champoluc, e fa parte dello spartiacque tra il Vallone di Mascognaz e quello di Cuneaz.
La vetta richiede un percorso di media lunghezza con difficoltà EE (nell'ultimo tratto), e il fatto che sia quasi universalmente snobbata non toglie che sia un interessante punto panoramico. |
EE | 2536 | 2 | |
Il Petit Tournalin è una delle cime che formano il versante ovest della Val d'Ayas e la separano dalla Valtournenche. È una piramide di roccia che consente un panorama molto interessante. Il percorso attraversa grandi pietraie e un ripido tratto terminale; la partenza è al rifugio Grand Tournalin, raggiungibile con l'itinerario 2 o in fuoristrada. È classificabile E fino al Col di Nana, EE il resto.
La traccia è in generale di individuazione piuttosto difficile soprattutto in salita. |
EE | 3207 | 1 | |
L'itinerario classico per il Grand Tournalin sale da Cheneil, in Valtournenche, ma in questo caso lo si affronta da sud, provenendo dal Petit Tournalin.
Si tratta della cima più alta tra tutte quelle che circondano la Val d'Ayas (Rosa escluso); presenta alcune difficoltà tecniche e un tratto attrezzato. La discesa dalla nord del Petit richiede l'attraversamento di una ripida pietraia instabile - assolutamente senza tracce - su cui è necessario fare molta attenzione; probabile la presenza di un grosso nevaio in pendenza, che se ghiacciato richiede l'uso dei ramponi ed alza la difficoltà globale ad F. Il percorso, considerato almeno EE tranne un brevissimo tratto su sentiero E, si ferma alla cima sud; la vicinissima nord, più alta di alcuni metri, presenta difficoltà nettamente alpinistiche (itinerario alpinistico 12, PD). La salita e la cima stessa comprendono diversi punti piuttosto esposti, e pertanto sono sconsigliate a chi soffre di vertigini. |
EE+/F | 3370 | 2 | |
La traversata dal Petit Tournalin al Grand Tournalin, già descritta nella variante 35b con discesa lungo il versante nord del Petit e risalita lungo il sentiero da Cheneil; la stessa traversata può però avvenire - con dislivelli ridotti ma qualche difficoltà tecnica in più - seguendo la cresta tra le due cime, il cui punto più basso costituisce il Colle Tournalin. Comprende alcuni passaggi di II-.
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EE+ | 3370 | ||
Una interessante camminata verso una cima non considerata dalle grandi masse, con attraversamento di una bella zona dalla natura ancora pressochè intatta. Dalla vetta si può godere di un panorama spettacolare in ogni direzione.
Il percorso è inizialmente facilissimo e basato su parte dell'itinerario 12; si snoda poi tra prati, massi e pietraie e termina con una ripida ma breve salita su rocce, pertanto è richiesto un minimo di esperienza. |
EE | 2971 | ||
Divertente salita su roccia alla più alta cima senza nome nei pressi del M. Bettaforca, con possibile discesa sul versante opposto. Richiede una certa familiarità con la roccia e offre difficoltà non superiori al I. La traversata è lievemente più impegnativa e richiede una discesa su infido terreno ripido sul versante di Gressoney.
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EE | 2963 | 1 | |
Variante all'escursione precedente, di cui può essere parte integrante o meta alternativa.
Si raggiunge il Colle Rothorn (m. 2689), valico tra la Val d'Ayas e quella di Gressoney, attraverso un breve itinerario interamente risistemato nell'estate del 2008. Da lì in pochi minuti si può guadagnare la sommità della vicina quota 2781. |
E+EE | 2781 | ||
Un itinerario importante e straordinariamente panoramico, su una vetta che, tra quelle che circondano la Val d'Ayas, è seconda per quota solo al Grand Tournalin (escursione 35+35b).
Si parte dal rifugio Grand Tournalin, si sale al Colle Croce sfiorando gli omonimi laghi, si scende nella conca del Lago Verde (meta opzionale) e si affronta un lungo percorso su pietraia o prato per finire sulla rocciosa e friabile cima del Roisettaz, che si affaccia sul Rosa e sul Cervino. La salita richiede capacità di muoversi su terreni difficili. |
EE | 3334 | 1 | |
Variante o meta alternativa all'escursione precedente: in pochi minuti di facile - seppur ripido - cammino si sale dal Colle al M. Croce, il monte che sovrasta i Laghi Croce e il Lago Verde.
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E | 2892 | 1 | |
Un'interessantissima salita verso una nota ma non spesso raggiunta cima dello spartiacque Ayas/Gressoney, seconda per altezza solo al Testa Grigia. L'itinerario si snoda a cavallo delle due valli e comprende alcune piccole difficoltà tecniche nell'ultimo tratto. Itinerario riservato ad escursionisti con una buona esperienza.
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EE | 3152 | 1 | |
Elementare e quasi obbligata variante al'itinerario precedente: dal percorso di salita per il Rothorn si può conquistare facilmente anche la vicinissima vetta del Blach o Piccolo Rothorn in pochi minuti di cammino pressochè in piano.
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E | 3043 | ||
Il M. Rosso è una cima dell'alta Val d'Ayas che viene solitamente considerata da pochi appassionati; esistono diverse vie per raggiungerne la sommità, tra cui quella qui descritta che è probabilmente la più semplice e sicura. Richiede familiarità con le pietraie instabili e capacità basiche di arrampicata.
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EE | 3022 | 1 | |
Salita facile ai 2698 metri del Colle Pillonet, che mette in comunicazione la zona di Antagnod con quella di Chamois, in Valtournenche. L'itinerario non comprende alcuna difficoltà ed è adatto a moltissimi camminatori. La partenza è al parcheggio di Barmasc.
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E | 2698 | 3 | |
La salita al Colle Pillonet, trattata nell'itinerario 48, apre la porta ad una via di salita al m. Tantanè differente da quella dell'itinerario 23 (che può essere seguito al ritorno ottenendo un percorso ad anello di media lunghezza). Mentre l'ultimo tratto è comune ai due itinerari, in questo caso si affronta la cresta a sud del Pillonet. L'itinerario comprende tratti mediamente esposti, infide pietraie e diversi facili passaggi su roccia in buona parte attrezzati con catene. Consigliato ad escursionisti dotati di una certa esperienza.
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EE+ | 2734 | ||
Un'escursione ancora una volta non per tutti, riservata a ottimi ed esperti camminatori con ampia esperienza di attraversamento di pietraie e orientamento, capaci di procedere anche su terreni difficili in assenza totale di sentieri, tracce e indicazioni. La Punta Piure è l'aguzza cima che sovrasta Champoluc ed è una meta scarsamente considerata (il canale nord è invece utilizzato per lo scialpinismo); ciononostante rappresenta una rara occasione di esplorare un ambiente ancora completamente selvaggio.
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EE | 2907 | 1 | |
Variante alla precedente salita alla Punta Piure. La vicina Punta Ruines (idealmente affrontata al ritorno dalla Piure) viene salita dallo scivolo ovest e scesa dalla cresta est, comprendente un passaggio di II (evitabile scendendo dalla via di salita o superabile in salita invertendo il senso della traversata).
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EE | 2828 | ||
L'itinerario descrive la breve salita da Champoluc a Mascognaz lungo il sentiero 14D tracciato sulla destra orografica del Torrent de Mascognaz. Più diretto rispetto al "tradizionale" 14, presenta di conseguenza alcuni tratti più ripidi.
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E | 1810 | 1 | |
Questo brevissimo itinerario può essere considerato una semplicissima passeggiata per principianti, oppure il prolungamento dei diversi itinerari che hanno il parcheggio di Barmasc come punto di partenza. Il percorso non presenta alcuna difficoltà ed è adatto anche ai bambini.
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T | 1830 | 1 | |
Un itinerario che attraversa l'intero Vallone di Mascognaz: la salita da Champoluc al Colle Palasina può essere considerata un'escursione a sé oppure una via alternativa per raggiungere mete - come il Corno Bussola, il Corno Vitello o i Laghi Palasina - che si affrontano solitamente da Estoul.
Non presenta difficoltà tecniche; il dislivello è di poco superiore ai 1000 m. |
T+E | 2661 | ||
Questo sentiero, aperto nell'estate del 2017, rappresenta la terza via per l'accesso da Ayas alla cresta tra il Colle Pillonet e lo Zerbion. Può essere inoltre utilizzato come avvicinamento per la salita al vicino M. Tantanè.
La difficoltà EE è data dalla mancanza di parte della traccia a terra, dalla distanza tra i segnavia e dalla natura del terreno. |
EE | 2618 | ||
La Grande Dent è una vetta ben poco conosciuta e frequentata (benchè la sua base ovest sia una meta scialpinistica), e non esistono veri sentieri che ne raggiungono la cima. La salita è tuttavia possibile percorrendo parte del cammino per la Becca di Nana e seguendo poi deboli tracce e ometti di pietre. Consigliata ad escursionisti esperti e preferibilmente conoscitori della zona.
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EE | 2832 | ||
Questo itinerario porta da Ayas/Corbet all'Alpe Bussola, sita su un pianoro panoramico a quota 2184, con difficoltà E.
È poi possibile proseguire la salita fino al Colle Ruines o Colle del Camoscio, posto tra il Corno Bussola e la Punta Ruines, a quota 2773, con difficoltà EE, senza traccia a terra e su ripidissimi pendii erbosi che rendono molto faticosa la progressione. Dal valico è poi possibile raggiungere la Punta Ruines o il Corno Bussola (non descritti). |
E+EE | 2773 | 1 | |
La Punta Bettolina è la cima di 2996 m. posta immediatamente a nord del Colle Bettaforca, tra Ayas e Gressoney La Trinité, dove ha inizio questo itinerario.
La vetta gode di un eccellente panorama tanto sulle valli di Ayas e Gressoney quanto su buona parte del Rosa; il percorso (dal Bettaforca) è breve e con poche difficoltà. |
E | 2996 | ||
La salita al Colle Superiore delle Cime Bianche, già descritta nell'itinerario 5, permette poi di scendere anche al Colle Inferiore (variante 5b).
Lo stesso Colle Inferiore, tuttavia, può essere raggiunto per una via più diretta da St.-Jacques lungo il torrente Cortot, sulla destra orografica della valle, come qui descritto. Il Colle Inferiore è inoltre punto di partenza per le salite alla Gran Sommetta e alla Punta Sud delle Cime Bianhce (escursione 5b), nonchè al Bec Carrè. |
E | 2894 | ||
Interessante integrazione dell'itinerario precedente, con la salita al Bec Carrè, la vetta centrale delle tre Cime Bianche.
Il percorso è breve ma con qualche difficoltà tecnica; comprende una salita su pietraia con deboli tracce e due tratti attrezzati su roccia sporca. Eccellente il panorama dalla sommità. |
EE+/F | 3003 | ||
Il Pic Belin è la più alta delle anticime sulla cresta sud-est dello Zerbion. Si tratta sicuramente anche della più complessa da raggiungere a causa dell'avvicinamento lungo e privo di sentiero nonostante il dislivello contenuto. Gli ultimi metri di salita posso essere affrontati su due varianti, una alpinistica e una più escursionistica.
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EE+/F | 2640 | ||
Comune di partenza: Brusson (Val d'Ayas) | ||||
Una gita molto classica. La partenza è ad Estoul, sopra a Brusson. Tappa al rifugio Arp, a 2440 m., escursione verso il gruppo dei laghi Palasina e al Colle Bringuez ed eventuale pernottamento in rifugio (la gita può essere effettuata in uno o due giorni). Ritorno con eventuale visita al lago Litteran.
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T+E | 2660 | 4 | |
Variante breve, e ancora più classica, della più articolata escursione 11, con cui condivide la parte iniziale: i Laghi Palasina vengono raggiunti direttamente, senza passare dal rifugio Arp. Questa salita può essere un'escursione a sé oppure fungere da avvicinamento per altre escursioni, come l'anello del Corno Bussola (escursione 42). La camminata è in buona parte su strada e non presenta alcuna difficoltà.
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T+E | 2484 | 1 | |
Interessante e semplice gita di media lunghezza ma a quota medio-bassa e adatta a tutti; si va dall'abitato di Graines ai laghi Frudière, a quota 2035-2230, con la possibilità di spingersi fino al Colle Frudière (m. 2265).
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E | 2265 | 8 | |
La salita al M. Taf è già stata descritta nella variante 29b come termine della traversata via M. Rena - M. Taille, tuttavia è raggiungibile anche dal Colle Frudière salendo al Colletto Taf e, superata una conca detritica, guadagnando la cima su incerte tracce di passaggio.
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EE | 2523 | ||
Il M. Bieteron è la cima che divide il vallone di Estoul da quello di Palasina; la sua posizione centrale ne fa un punto panoramico molto interessante.
Il grado di difficoltà EE è dovuto alla presenza di un breve tratto su cresta rocciosa piuttosto esposta tra l'anticima e la cima e all'assenza di sentiero dall'Alpe Litteran in su. Testato anche in condizioni di neve primaverile. |
EE | 2763 | ||
Escursione facile adatta a tutti. Elementare la camminata fino al Col Ranzola (2170), classificabile tranquillamente T. Simpatica l'opzionale salita alla vicina Punta Regina (2388), su sentiero in parte un po' ripido ma sempre evidentissimo.
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T+E | 2388 | 7 | |
Bellissima camminata ad anello di media lunghezza, percorribile anche solo in parte (i Laghi di Estoul, difficoltà E, sono già da soli una meta interessante), comprendente (facoltativa) una cima lievemente infida ma abbastanza panoramica, e un facile ritorno a valle.
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EE | 2754 | 1 | |
Variante all'itinerario precedente: salita diretta dalla Bocchetta di Eclou sul filo di cresta, con passaggi esposti di I.
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EE | 2754 | 2 | |
Partendo dal Colle Palasina è possibile percorrere la cresta in direzione est, raggiungere la vetta della Punta Palasina ed eventualmente proseguire fino ad incontrare il sentiero che dal Rifugio Arp sale al Corno Vitello. Questo itinerario, unito ad altri, permette di comporre una serie di percorsi ad anello. A est della Punta Palasina sono presenti alcuni tratti attrezzati.
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E+EE | 2762 | 1 | |
Bella, non brevissima ma abbordabile salita su una cima molto panoramica facente parte dello spartiacque tra Ayas e Gressoney. La partenza è al rifugio Arp, raggiungibile facilmente da Estoul.
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EE | 2944 | ||
Interessantissima, non lunghissima salita al m. Rena, cima tra il Colle Ranzola e i Laghi Frudière. Riservata ad escursionisti esperti in grado di arrampicare su rocce che presentano lievi difficoltà tecniche. Il panorama dalla cima è estremamente ampio. Partenza dal facilissimo Colle Ranzola.
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EE | 2515 | ||
Variante che permette di trasformare l'escursione 29 in un percorso ad anello, con salita sulle cime dei M. Taille e Taf e facilissimo ritorno sul versante est via Weissmatten. Il percorso richiede familiarità con il vuoto e i frequenti passaggi rocciosi (che comunque non raggiungono il II grado) con lievi difficoltà tecniche sulla cresta tra il Rena e il Taille, ed è pertanto consigliato a camminatori dotati di una buona esperienza.
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EE | 2561 | ||
La Punta Guà è la panoramicissima cima a strapiombo su Brusson. Il sentiero tradizionale parte dal ponte di Messuère, ma questo itinerario inizia ad Estoul, permettendo di evitare parte del dislivello (pur sviluppandosi su circa 7 km). Il percorso è in parte su sterrata, poi su facile sentiero fino al lago, e infine su ripido pendio senza alcuna traccia. Consigliato a escursionisti con un minimo di esperienza (classificato E fino al lago Bringuez).
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E+EE | 2777 | 3 | |
Dal Lago Bringuez, raggiungibile seguendo l'itinerario 30 o l'itinerario 50, è possibile raggiungere la sommità del Colle Bringuez e da questo portarsi sul M. Chiapa o Quiapa, la vetta dalla frequentazione pressochè nulla che chiude a sud la conca dei Laghi Palasina.
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EE | 2685 | ||
Questa variante porta dalla sponda sud del Lago Bringuez alla sommità della vicina Quota 2899 - conosciuta anche come Punta Cris - via Colle Bringuez, da cui si ha un ampio panorama in particolare sulla conca dei Laghi Palasina.
Nonostante la brevità dell'itinerario, il percorso è consigliato ad escursionisti con un minimo di esperienza a causa della ripidità di gran parte della salita e all'assenza di sentiero durante la salita alla cima. |
EE | 2899 | ||
Lungo (~16 Km) e spettacolare percorso ad anello per metà in Val d'Ayas e metà in Valle di Gressoney. Il Taf è una cima spesso non considerata che offre uno splendido panorama sulla bella conca dei Laghi di Frudière, che vengono poi raggiunti dopo il ritorno in Val d'Ayas via Colletto Taf.
Il percorso è classificabile E fino a Weissmatten e dal Colle Frudière a Estoul; il tratto intermedio può però creare dei problemi ed è consigliato solo ad escursionisti esperti. ATTENZIONE: il sentiero dai Laghi Frudière a Estoul risulta attualmente ufficialmente chiuso a causa di una frana (dall'estate 2013). |
E+EE | 2523 | 2 | |
L'itinerario conduce alla vetta del Corno Bussola, con salita lungo il sentiero 3D sulla cresta est, recentemente tracciato, e discesa sul tradizionale 3C. Si tratta di un percorso - considerata anche la salita ai Laghi Palasina - di discreta lunghezza ma splendido, con alcuni tratti lievemente esposti e due punti attrezzati ma sicuri.
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EE | 3022 | 4 | |
Una differente ed impegnativa via di salita al Corno Bussola, con partenza da Brusson.
Si raggiunge per prima cosa Salomon su strada poderale, per poi salire verso il Colle Bussola su traccia ripida e via via più incerta fino a scomparire in un vallone pressochè incontaminato. Il Colle Bussola viene raggiunto via pendio detritico con pendenza molto accentuata. Da qui il sentiero 3C, una delle "normali" al Bussola, conduce in vetta. |
EE+ | 3023 | 1 | |
La salita al Corno Vitello è già stata trattata nell'itinerario 25, un grande anello con partenza a Champoluc e passaggio dal Lago Perrin.
La via considerata "normale" è però quella qui descritta, che sale da Estoul via Rifugio Arp. Si tratta di un sentiero recentemente ritracciato, che tocca i Laghi di Valfredda e sale sulla cresta spartiacque con il Vallone di Mascognaz per poi portarsi alla base del Vitello e risalirne il ripido versante ovest. |
E+EE | 3056 | ||
Tre interessanti varianti o integrazioni dell'itinerario precedente. Il percorso è modulare e dalla base del Corno Vitello permette di risalire la Gran Cima (3023) e il M. Perrin (2974), vette dalla scarsissima frequentazione ma non per questo meno interessanti di altre più conosciute.
Il tracciato attraversa l'aspro altopiano terminale del Vallone di Mascognaz, dove non esistono veri sentieri. La salita alla Gran Cima può presentare lievi difficoltà tecniche. Sulla via del ritorno la camminata può essere integrata con la veloce salita allo sperone sud del Vitello. Unendo questa variante al precedente itinerario e alla salita all'Arp si ottiene un lungo percorso di oltre 22 Km, che può eventualmente essere spezzato in due giorni con pernottamento in rifugio o in tenda. |
EE | 3023 | 1 | |
Il percorso minimo per la salita alla Testa di Comagna parte dal Col de Joux; qui la camminata è stata resa più interessante e allungata prevedendo la partenza a Brusson e il ritorno via Cuignod - Extrepieraz. Il percorso più diretto è comunque compreso. La difficoltà si mantiene non superiore a E. La lunghezza del percorso completo è di circa 20 km, ma l'itinerario può essere adattato alle proprie esigenze.
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E | 2105 | ||
Variante di discesa dell'itinerario 47: anzichè scendere direttamente a Sommarèse si può prolungare leggermente l'itinerario effettuando la traversata della Testa di Comagna fino al Col Tzécore o Zuccore, e portarsi poi a Sommarèse su comoda strada.
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E | 2105 | 1 | |
Un itinerario a bassa quota per tutti: la traversata da Extrepieraz a Brusson via Salomon, con passaggio opzionale dalla nota Fonte Ferruginosa. L'intero itinerario è su strade o facile sentiero; la discesa da Salomon a Brusson è classificabile T.
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T+E | 1664 | 2 | |
Facile itinerario a media quota con un dislivello di circa 1200 metri. Il punto più elevato è il Lago Bringuez, già meta dell'itinerario 30; ritorno lungo il torrente Messuère con visita alla splendida Cascata di Pacard.
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E | 2530 | 3 | |
Breve tour, con partenza e ritorno a La Croix, sul percorso denominato "Giro delle miniere", con due deviazioni per vedere due degli imbocchi delle miniere d'oro della zona, altrimenti solo sfiorate dal percorso segnalato.
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E | 1710 | 2 | |
L'itinerario si svolge su un sentiero aperto di recente nell'ambito del progetto di recupero del Ru Cortot, antico canale di irrigazione che dal Vallone delle Cime Bianche (o di Cortot) conduceva fino al Col de Joux.
Il tratto qui descritto conduce dal Col de Joux al Pian delle Signore, nei pressi di Barmasc, tagliando la vertiginosa parete est dello Zerbion. Il sentiero attraversa 14 gallerie non illuminate (di cui alcune aggirabili) ma non comprende difficoltà tecniche. |
E | ~1960 | ||
Il M. Jetire è una delle anticime dello Zerbion lungo la cresta che sale dal Col de Joux. Si tratta di una cima per lo più sconosciuta e poco frequentata, tuttavia è presente un sentiero che permette di raggiungerla con poche difficoltà - dovute soprattutto ad assenza totale di indicazioni e alcuni punti ripidi -, dislivello e sviluppo contenuti.
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EE | 2145 | ||
La Cleve di Moulaz è una vetta secondaria tra i comuni di Brusson e Challand St.-Anselme; la salita è già stata descritta nell'escursione 32 con partenza ad Allesaz e passaggio da Moulaz. Questo percorso, tuttavia, con gli anni è andato scomparendo ed è ora di difficile individuazione; in compenso è possibile raggiungere la cima della Cleve di Moulaz anche da Graines, come qui descritto.
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EE | 2233 | ||
Comune di partenza: Challand St.-Anselme (Val d'Ayas) | ||||
Bella escursione in una zona completamente nuova rispetto alle precedenti.
La meta è la Cleve di Moulaz, panoramica cima di 2233 m. sita tra il vallone di Frudière e quello di Chasten, raggiunta dal versante sud. A metà percorso si incontra la pittoresca località di Moulaz. Il dislivello totale è di oltre 1100 metri diluiti in poco più di 5 km, e l'intero sviluppo del percorso, che comprende alcuni tratti piuttosto ripidi e altri con sentiero poco visibile, è pertanto consigliato a camminatori con un minimo di allenamento ed esperienza. |
E+EE | 2233 | ||
Camminata a quote medio-basse ma decisamente impegnativa, sia per la lunghezza che per il dislivello (~1500 m.), e soprattutto per la difficoltà nell'individuazione del percorso da seguire. È un percorso parzialmente ad anello che si snoda nel lungo, selvaggio e quasi abbandonato Vallone di Chasten, nel territorio di Challand St.-Anselme.
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EE | 2549 | 3 | |
Un itinerario molto breve e facilissimo a bassa quota, adatto a tutti: da Orbeillaz, frazione di Challand St.-Anselme, si segue il sentiero turistico lungo il Ru d'Arlaz fino al Col d'Arlaz, passando per l'omonima cascata.
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T | 1127 | 1 | |
Variante all'andata dell'itinerario precedente.
Da Orbeillaz al Col de la Croix d'Arlaz si segue il malsegnalato sentiero che aggira a monte il Flambeau d'Arlaz, e scende poi al colle attraversando il bosco. |
E+EE | 1180 | 2 | |
La Punta Champlong è la cima più occidentale del gruppo del Nery. Si tratta di una vetta salita molto raramente e di cui si trova scarsa documentazione. La via di salita qui descritta parte dall'alpe Moulaz (raggiungibile da Allesaz seguendo il tratto 1 dell'itinerario 32) e risale il ripido pendio ovest, del tutto privo di sentiero nella parte alta. La faticosa salita da Allesaz richiede il superamento di un dislivello superiore ai 1500 metri su un percorso non privo di difficoltà.
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EE | 2671 | ||
La traversata al M. Soleron rappresenta un prolungamento tutt'altro che trascurabile alla lunga salita da Allesaz alla Punta Champlong. Il percorso, consigliato a chi ha un certo grado di familiarità con terreni impegnativi (ripidi pendii erbosi, pietraie, roccia), richiede - unita al necessario avvicinamento dal fondovalle - il superamento di un dislivello totale di circa 2000 metri.
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EE+ | 2890 | ||
Meno note delle miniere di Chamousira, oggi visitabili, le miniere d'oro di Béchaz sono comunque un'interessante aspetto del passato minerario della bassa Val d'Ayas. Un facile percorso ad anello, recentemente ritracciato e arricchito con pannelli illustrativi, permette di raggiungerne alcuni ingressi (l'accesso rimane comunque vietato per ragioni di sicurezza).
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E | ~1550 | ||
Un percorso ad anello per raggiungere l'Alpe Moulaz da Tollegnaz tramite il sentiero 1A, con due facili tratti attrezzati. Il ritorno avviene scendendo a Grün nel Vallone di Chasten, e da qui a Tollegnaz sulla strada di fondovalle.
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EE | 1865 | ||
Comune di partenza: Challand St.-Victor (Val d'Ayas) | ||||
Lunga ma non particolarmente impegnativa gita a quota medio/bassa verso il Colle Dondeuil, uno dei valichi tra la Val d'Ayas e quella di Gressoney. Il percorso è quasi interamente su strada sterrata o asfaltata (T), con un'ultima rampa su sentiero (E).
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E | 2338 | ||
La Becca Mortens o Morteuil è una splendida cima della bassa valle ubicata tra il Vallone di Chasten e quello di Trön. La sua quota, di 2735 m., ne fa un punto panoramico incredibile, e dalla sua cima è possibile abbracciare con uno sguardo le pareti nord delle Becche Torchè e Vlou nonchè l'alto Vallone di Chasten. Il lungo e in parte mal segnalato percorso per raggiungerla - che risale l'aspro Vallone di Trön - e il notevole dislivello spiegano forse perchè si tratti di una cima salita molto raramente.
La partenza è a Chalex, nel Vallone di Dondeuil, raggiungibile con parte dell'itinerario 33. L'escursione è consigliata a camminatori esperti, ben allenati e senza vertigini. |
EE | 2735 | ||
Salita "indispensabile" a una delle due cime che si possono considerare un po' il simbolo della bassa Val d'Ayas, inconfondibili e visibili fin dalla pianura.
La partenza è al Colle Dondeuil, raggiungibile seguendo l'itinerario 33. Il percorso presenta poche difficoltà ed è alla portata di molti, purchè ottimi camminatori data la lunghezza. |
EE | 3016 | 2 | |
Impegnativa (al confine tra EE ed F) ma breve salita alla bella cima del Corno del Lago, il monte immediatamente a sud del Colle Dondeuil. Il percorso comprende passi di facile arrampicata (I grado, non oltre) e punti lievemente esposti; dalla vetta il panorama è ampio in tutte le direzioni, con la Torchè e la Vlou a farla da padrone.
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EEF | 2747 | 1 | |
Variante all'itinerario precedente: anzichè scendere al Colle Dondeuil lungo la cresta nord utilizzata per salire, è possibile scendere ai Piccoli Laghi per poi prosguire la discesa verso Muni. Consigliato a chi proviene dal versante di Issime (escursione 60 + 60d).
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EE | 2747 | ||
Tre semplicissimi itinerari alla scoperta di altrettanti punti interessanti della bassa valle: la cascata nei pressi di Isollaz, la riserva del Lago di Villa e i resti del castello di Villa, in posizione panoramica.
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T+E | 867 | ||
Comune di partenza: Verres (Valle Centrale) | ||||
Una facile escursione in più tappe con partenza a Verrès/Torille. Il percorso ad anello, eventualmente accorciabile a piacere, tocca il Lago di Villa e la Croix de St.-Gilles per poi ridiscendere velocemente a Verrès.
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E | ~900 | 1 |
Descrizione | Diff. | Q.Max | F e IF | |
Comune di partenza: Perloz (Valle del Lys) | ||||
Escursione interamente fuori valle questa volta, verso la cima più meridionale della costiera Ayas-Gressoney. La vetta offre un inedito panorama su molte cime ayassine. Itinerario senza alcuna difficoltà ma lungo, con dislivello superiore ai 1500 metri e pertanto riservato almeno a buoni camminatori. È possibile prendere in considerazione l'ipotesi di utilizzare il bivacco nei pressi della vetta come punto d'appoggio.
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E | 2710 | ||
Itinerario ad anello nella bassa Valle del Lys, nel comune di Perloz.
Da Nantay si sale a Chemp, ospitante una nota esposizione di sculture a cielo aperto; da qui si può proseguire per un inedito giro per le piccole frazioni del Vallone di Nantay fino a Marine, da cui si torna al punto di partenza. |
E | 1105 | ||
Comune di partenza: Gressoney St.-Jean (Valle del Lys) | ||||
I Laghi Frudière sono un'interessante e ben nota meta escursionistica della Val d'Ayas; la più comune via d'accesso ai laghi parte da Graines ed è descritta nell'itinerario 18.
Possono essere però raggiunti anche dal versante opposto, salendo da Trinò, frazione di Gressoney St.-Jean, lungo il Vallone della Forka ed entrando in Val d'Ayas attraverso il Colle Frudière, nei pressi del quale si trova il lago più alto del gruppo. |
E | 2265 | 1 | |
Comune di partenza: Issime (Valle del Lys) | ||||
L'itinerario, che si svolge interamente nella Valle di Gressoney ma è una piacevole camminata che può anche costituire un facile e piacevole avvicinamento per la salita a cime sul confine con la Val d'Ayas, conduce dal termine della strada aperta al traffico, poco sotto a Chroiz/S. Grato, lungo l'intero vallone fino all'Alpe Muni o Munes, posta nella conca terminale della valle subito prima della rampa culminante al Colle Dondeuil. Le varianti sotto descritte permettono di proseguire da qui il cammino verso ulteriori mete.
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E | 2021 | 1 | |
Questa breve e facile salita è una delle possibili prosecuzioni del precedente itinerario 60 (S. Grato - Alpe Muni).
Da Muni si può infatti proseguire per raggiungere la bella conca dei Piccoli Laghi, a quota 2271, con un magnifico panorama soprattutto sul gruppo delle Dame di Challand. |
E | 2271 | ||
La salita alla Becca Torchè è già stata descritta, con partenza al Colle Dondeuil, nell'itinerario 39. Una diversa via è tuttavia possibile per chi sale da Issime lungo il Vallone di S. Grato, utilizzando l'itinerario 60 come avvicinamento.
Benchè non siano presenti grosse difficoltà, a causa della lunghezza, del dislivello totale e di qualche passaggio su roccette la salita è consigliata ad escursionisti esperti e ben allenati. |
EE | 3016 | ||
Dall'Alpe Muni è possibile raggiungere il vicino Colle Dondeuil, che mette in comunicazione il Vallone di S. Grato con quello di Dondeuil e quindi la bassa Val d'Ayas. La variante non presenta difficoltà tecniche e non richiede un grosso impegno oltre all'avvicinamento fino a Muni descritto nell'itinerario 60.
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E | 2342 | ||
Comune di partenza: Fontainemore (Valle del Lys) | ||||
Questa escursione ha inizio nel territorio di Fontainemore, nella Valle del Lys, e conduce fino alla vetta del M. Camino attraversando la Riserva Naturale del Mont Mars e toccando il Lago Vargno, i Laghi della Barma con l'omonimo rifugio e il Colle della Barma. L'escursione presenta difficoltà massima E fino al Colle della Barma, ed EE scarsa fino al M. Camino. Può essere accorciata a piacere grazie alle mete intermedie.
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T+E+EE | 2388 | 1 | |
Questo itinerario ad anello, di media lunghezza, porta da Fontainemore/Plan Coumarial alla vetta del M. Mars, con salita via Alpe Plan Dou Juc e discesa via Lago Gaudin - Alpe Vercosa.
L'itinerario comprende tratti attrezzati con catene e canaponi anche molto ripidi, punti leggermente esposti e pietraie, ed è consigliato ad escursionisti esperti. Il dislivello totale inclusi i saliscendi è di circa 1300 m. |
EE | 2600 | ||
Comune di partenza: Alagna Valsesia (Valsesia/Val Grande) | ||||
Questo itinerario, il primo valsesiano ad essere pubblicato, porta dal Piazzale dell'Acqua Bianca, al termine della strada dopo Alagna Valsesia, al Rifugio Barba Ferrero, posto in posizione panoramica all'Alpe Vigne Superiore ad una quota di 2250 m.
Il rifugio, di proprietà dal CAI Vercelli, è punto di partenza o passaggio per diverse salite alpinistiche, come la normale alla Punta Grober e la cresta Signal alla Punta Gnifetti. L'escursione prevede il superamento di un dislivello di circa 750 m. senza particolari difficoltà tecniche e si svolge all'interno del Parco Naturale Alta Valsesia. |
E | 2250 | ||
Comune di partenza: Macugnaga (Valle Anzasca) | ||||
Primo itinerario in Valle Anzasca: un'escursione classica della valle, la salita da Macugnaga frazione Pecetto al Lago delle Locce via Belvedere - Zamboni-Zappa.
Il percorso comprende il facile attraversamento del Ghiacciaio del Belvedere; la salita può essere abbreviata utilizzando uno o entrambi i tronchi di seggiovia del Belvedere. |
E | 2215 | ||
Comune di partenza: Rima San Giuseppe (Valsesia/Val Sermenza) | ||||
La Cima del Tiglio è una vetta di 2546 m. tra Rima e Carcoforo, nel Parco Alta Valsesia. Raggiungibile da entrambi i comuni (con la salita da Rima qui descritta), rappresenta un eccellente punto panoramico sulla parte est del Rosa e su tutta la Valsesia.
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E+EE | 2546 |