Salita: Covarey m. 1264 - M. Barbeston m. 2482
Sentiero:7 - 7B.
Tempo di percorrenza: 2h30' - 3h30'.
Difficoltà: nessuna. Alcuni tratti ripidi.
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1. Partenza da Covarey lungo la strada. |
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2. Fine della strada asfaltata a Veulla e inizio della salita. |
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3. La nuova stradina diventa presto sterrata e sfiora il recinto del Parc Animalier (a sinistra). |
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4. Il primo bivio: si lascia la strada seguendo il sentiero 7 a destra. |
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5. Il sentiero, che in questo tratto è lastricato, supera il Ru Chevrère. |
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6. Il bivio per il Barbeston prima di Pra Oursie (si arriva da destra). |
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7. Il bivio con il sentiero non accessibile. Si prosegue a sinistra. |
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8. Il sentiero è a tratti lastricato. |
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9. Arrivo alla radura dell'Alpe Pian Tsatsé. |
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10. Si raggiunge Pian Tsatsé e si passa subito a destra. |
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11. Il recinto alle spalle di Pian Tsatsé va lasciato a destra. |
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12. Salita nel rado bosco dopo l'alpeggio. |
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13. Qualche tornante tra i ginepri su pendio piuttosto ripido. |
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14. Ultimo tratto di sentiero prima del Colle di Valmeriana. |
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15. Arrivo al Colle di Valmeriana. |
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16. Il sentiero in cresta a est del Colle di Valmeriana. |
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17. Salita più ripida verso l'anticima. |
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18. Superamento dell'anticima sul versante sud. |
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19. Salita più ripida su terreno friabile verso il Barbeston. |
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20. Roccia a blocchi prima della statua di vetta. |
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Raggiunta da Champdepraz la frazione di Covarey, si lascia il mezzo al parcheggio prima che la strada diventi chiusa al traffico non autorizzato.
Il cammino inizia dunque sulla stessa strada (foto 1), che lasciata Covarey supera il centro visite del Parco e l'Hotel Parc Mont Avic e raggiunge la vicinissima frazione di Veulla/La Ville. Qui la strada asfaltata finisce in un piccolo piazzale dove inizia anche, con una rampa, una strada lastricata (foto 2). All'inizio di questa stradina si trovano numerose indicazioni, tra cui quella per il Col Varotta riportato a 4h sul sentiero 7 nonchè un cartello in legno per l'agriturismo Pra Oursie.
La strada è dapprima lastricata ma si fa presto sterrata e costeggia per un tratto il recinto del Parc Animalier (foto 3).
Si prosegue fino ad un bivio (foto 4): a sinistra i segnavia 5C e 6, a destra 7 e 7B (700 metri circa dalla partenza). Pra Oursie è indicato in entrambe le direzioni; più avanti esistono infatti altri due sentieri che permettono di raggiungere l'agriturismo (questo tuttavia è consigliato perchè è il più diretto).
Lasciata dunque la strada si prende quota velocemente salendo ripido in un bosco di pino uncinato e diventando lastricato. Si incontra e supera (foto 5) il canale Ru Chevrère con sponde metalliche (il canale qui segna il confine del Parco del M. Avic) dopo il quale il sentiero torna sterrato. Si supera un torrente con un ponte, poi il sentiero prende quota con una pendenza maggiore.
Usciti dal bosco a quota 1780 circa si incontra, prima di una serie di due ponticelli in legno, l'indicazione circa il sentirero 7B per il Barbeston che si stacca a destra dal principale (foto 6); la vetta è qui riportata a 2h15' di cammino.
Si procede dunque inizialmente in piano per poi ricominciare a salire su sentiero ben tracciato e visibile fino ad un nuovo bivio (foto 7): su un albero è presente un cartello di divieto di accesso riferito al ramo di destra, per cui si prosegue a sinistra.
Da qui la pendenza è discontinua e il sentiero è parzialmente lastricato (foto 8). Questo tratto di sentiero esce dal bosco nell'ampia radura erbosa che ospita l'Alpe Pian Tsatsé (foto 9), a m. 2006, dominata da aspri picchi rocciosi. Il panorama si apre ora sul fondovalle, nonchè sui Valloni di Chasten e Dondeuil di fronte, su cime come il Nery e il gruppo delle Dame di Challand e sulla pianura, nonchè su altre zone dello stesso Parco del M. Avic come il Colle del Lago Bianco, la zona del Rifugio Barbustel, l'Avic, l'Invers du Lac Gelè. Di fronte si riconosce adesso anche il Barbeston, meta di questa escursione.
Si attraversa la radura - proseguendo su erba tra rocce affioranti - raggiungendo l'alpeggio e superandolo passando tra la stalla e la fontana (foto 10). Sull'angolo dell'alpeggio è riportato un segnavia 7B, e seguiranno anche segni di vernice gialla sulle rocce.
Subito alle spalle dell'alpeggio si trova una recinzione (foto 11) che si lascia sulla destra ricominciando così a salire nel bosco ora più rado (foto 12) alternando tratti ripidi ad altri più pianeggianti. Intorno ai 2120 m. ci si può considerare praticamente al di sopra della quota del bosco.
La salita continua poi abbastanza ripida tra cespugli di ginepro (foto 13) con qualche tornante; un'ultima curva a sinistra immette in un tratto più rettilineo (foto 14) che punta direttamente verso il Colle di Valmeriana.
Una volta arrivati al valico (foto 15), a quota 2290, la vista può spaziare sulla sottostante Valmeriane, circondata da cime rocciose come il Ruvic (itinerario alpinistico 13), il M. Giron e la Cime Noire; oltre appare gran parte delle vette della zona nord della Valle d'Aosta, tra cui il Grand Combin, il Cervino e parte del Rosa. Questo punto è raggiungibile anche dal versante nord, salendo da Cloutraz.
Per il Barbeston si svolta a destra appena arrivati in cresta, seguendo l'andamento della stessa (foto 16). Il Barbeston è proprio di fronte, preceduto da un'anticima.
Il sentiero inizia così a salire un po' più ripido verso l'anticima (foto 17), prima della quale un tornante porta momentaneamente sul versante nord.
L'anticima non viene in realtà raggiunta; la traccia effettua infatti un traverso sul versante sud (foto 18) fino a raggiungere una selletta posta tra l'anticima e il Barbeston.
Ciò che rimane del dislivello viene affrontato da qui, con salita più ripida su terreno un po' friabile (foto 19), fino a raggiungere la quota della vetta ma leggermente a sud della statua.
Qui il sentiero prosegue prendendo il segnavia 8; per toccare invece la cima del Barbeston si percorrono gli ultimi metri pressochè in orizzontale su roccia a blocchi (foto 20) fino al piedistallo della statua, dove la salita ha termine.
21. Panoramica aerea da nord del Barbeston in primo piano con i più alti Avic e Ruvic a destra.
Dalla vetta il panorama è aperto in tutte le direzioni, chiuso solo a sud-ovest da cime più alte (foto 21). A sud si osservano quasi tutto il Vallone di Champdepraz e parte del territorno del Parco del Mont Avic, mentre a nord si stende la Valmeriana. Si riconoscono infine centinaia di cime della zona nord ed est della Valle d'Aosta.
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Discesa: M. Barbeston m. 2482 - Covarey m. 1264
Sentiero: 7B - 7.
Tempo di percorrenza: 2h' - 3h'.
Difficoltà: nessuna. Alcuni tratti ripidi.
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22. Ripartenza dalla cima. |
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23. Il sentiero verso l'anticima. |
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24. Discesa al Colle di Valmeriana. |
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25. Il traverso sotto il colle. |
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26. Discesa nel rado bosco fino all'Alpe Pian Tsatsé. |
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27. Superamento dell'Alpe Pian Tsatsé alla sua sinistra. |
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28. Attraversamento della radura di Pian Tsatsé. |
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29. Un tratto lastricato prima di Pra Oursie. |
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30. Prima di Pra Oursie si svolta a sinistra. |
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31. Il sentiero di discesa da Pra Oursie. |
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32. Riunione con la strada. |
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33. Ritorno a Covarey. |
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Benchè sia possibile tracciare dei percorsi ad anello, l'itinerario di discesa qui descritto ricalca esattamente la via di salita.
Si lascia la vetta muovendosi per alcuni metri su roccia a blocchi verso sud (foto 22) fino ad intercettare il sentiero che sfiora la cima. Questo viene poi naturalmente seguito verso destra (foto 23), scendendo così ripidi verso la selletta che separa il Barbeston dall'anticima ovest.
Una volta alla sella il sentiero prosegue tagliando il pendio sud dell'anticima, e riprendendo a scendere con buona pendenza e qualche tornantino fino al Colle di Valmeriana (foto 24).
Al valico si piega nettamente verso sinistra iniziando un traverso verso est (foto 25) a cui segue una più decisa discesa con tornantini. Inizia ad incontrarsi vegetazione ad alto fusto. Il sentiero si fa strada con tornantini tra gli alberi (foto 26) fino a raggiungere l'Alpe Pian Tsatsé. Raggiunta la costruzione la si costeggia lasciandola a destra (foto 27).
Si attraversa poi con un traverso verso destra la radura (foto 28) fino a rientrare nel bosco.
Il sentiero prosegue la sua discontinua discesa senza diramazioni, con qualche tornante e tratti lastricati (foto 29), fino a sbucare nei pressi di Pra Oursie. Prima di raggiungere l'alpeggio si svolta a sinistra imboccando il sentiero 7 (foto 30). Questo prosegue la discesa nel bosco mantenendosi sempre largo e ben tracciato (foto 31), anche con alcuni tornanti e ponticelli sui ruscelli. Si attraversa il Ru de Chevrère et Monjovet e si raggiunge in breve la strada (foto 32).
A questo punto non resta che seguirla verso sinistra; si costeggia il recinto del Parc Animalier e si torna a Veulla, dove il sentiero ha termine. Da qui si segue la strada asfaltata che in poche centinaia di metri riconduce a Covarey (foto 33), punto di partenza.
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