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COVAREY - LAC GELÈ

E+
Il Lac Gelè (talvolta indicato come Lago Gelato) è una meta ben nota del Parco dell'Avic; è incastonato tra l'Iverta e l'Invers ed è raggiungibile da Covarey con avvicinamento diretto oppure via Rifugio Barbustel - Gran Lago sia da Covarey che da Champorcher/Mont Blanc.
L'itinerario qui descritto esamina la prima possibilità, che si può considerare sicuramente la "normale". Si tratta di un'escursione di media lunghezza, con difficoltà E o E+ a tratti, buon dislivello (circa 1330 m.) e sviluppo (~13,7 Km A/R) ma senza veri pericoli, adatta a qualunque camminatore con un minimo di esperienza e allenamento (il tempo di salita indicato sui cartelli, 4h30' da Covarey, è decisamente sovrastimato salvo passo molto lento).
Il percorso risale la Valle di Champdepraz fino alla testata e tocca anche il sito delle miniere di magnetite, attive fino al 1893. Il Parco ha predisposto cartelli informativi sul posto.
Questa stessa escursione rappresenta anche l'avvicinamento per la salita al M. Avic dal versante sud o all'Iverta via Lago di Raye Chevrere (variante 62b).
Salita: Covarey m. 1264 - Lac Gelè m. 2595 .E+

Sentiero: 5C, 6.
Tempo di percorrenza: 3h - 4h.
Difficoltà: un tratto su sentiero ripido.

1. Il parcheggio di Covarey.
2. Il portale di ingresso nel Parco del M. Avic.
3. Il parcheggio di Villa/Veulla.
4. Lasciata Villa sulla strada appare il M. Avic.
5. La strada nel bosco e un ponte in legno.
6. Il primo bivio per Pra Oursie: rimanere sulla strada.
7. La biforcazione della strada: per il Gelè si prosegue sul sentiero 6.
8. Il ponticello sul Ru de Montjovet.
9. Al primo bivio dopo il Ru de Montjovet si procede a destra.
10. Il bosco inizia a farsi più rado.
11. Si scarta la deviazione sul 6B per Pra Oursie.
12. La mulattiera costeggia una parete rocciosa.
13. In fondo alla valle la mulattiera si sposta verso sinistra.
14. Nei pressi delle placche rocciose nel centro della valle.
15. Il traverso per raggiungere la destra orografica.
16. Il cartello della prima miniera.
17. La seconda miniera.
18. Arrivo al Lac Gelè.
Il cammino per il Lac Gelé ha inizio a Covarey, frazione di Champdepraz, m. 1250 circa. Prima che la strada sia chiusa al traffico (tranne che per i residenti e i clienti dell'hotel Parc Mont Avic) sono presenti alcuni parcheggi, uno sulla destra (foto 1) della strada e uno a sinistra poco più in basso.
Inizialmente si procede su strada asfaltata incontrando un portale di benvenuto e il centro visite del Parco dell'Avic (foto 2), e poco dopo il parcheggio di Villa/Veulla (foto 3) dove ha termine la provinciale (8'-10' da Covarey). Di fronte, dall'altro lato del parcheggio, inizia una strada poderale lastricata e costeggiata da uno steccato in legno; la si segue sfiorando l'abitato di Villa. Quasi subito spunta di fronte la caratteristica sagoma del M. Avic (foto 4); la strada costeggia poi sulla sinistra il recinto del Parc Animalier Chevrere-M. Avic, diventa sterrata ed entra nel bosco (foto 5 ) superando un ruscello con un ponte.
A destra si stacca il sentiero 7 per Pra Oursie, il Barbeston, Il Col Varotta (foto 6) nonchè la normale all'Avic (itinerario alpinistico 8), ma per il Gelè si rimane sulla strada di fondovalle. Si supera un altro ponte e si tralascia l'intersezione da sinistra con una strada parallela ma a quota leggermente più bassa giungendo ad un bivio (35'-45' da Covarey) nei pressi della località Magazzino, dove la strada si biforca (foto 7): a sinistra verso l'antico altoforno (5B), il Lago della Serva e il Rifugio Barbustel (5C), a destra ancora verso Pra Oursie (7/7A). Di fronte inizia invece il sentiero 6, indicato da una palina. Il Lac Gelè è qui riportato a 3h30' (tempo molto largo come spiegato nell'introduzione all'itinerario).
Il sentiero prosegue nel bosco e supera 2 ponti in legno. Si incontrano segnavia 6 dipinti e un ponticello sul Ru de Montjovet (foto 8), poi inizia a salire più ripido con tratti lastricati e alcuni gradoni.
Ad un primo bivio (foto 9), dove il Lac Gelè è riportato a 2h30', si procede a destra (a sinistra il 6B/5C porta al Lago della Serva, escursione 63); il sentiero poi, con alcuni gradoni, esce dal bosco (foto 10) e poco dopo si incontra un ulteriore bivio (foto 11): qui si procede dritti sempre sul sentiero 6 evitando di salire sul 6B verso Pra Oursie.
La traccia, ora in parte lastricata e trasformata in mulattiera, sale ancora ripida e costeggia pareti rocciose a destra (foto 12) rimanendo per un tratto alla loro base. Ci si avvicina così, costeggiato il Torrent du Lac Gelè sulla sinistra orografica e ad una certa distanza fino alle sorgenti, nella valletta detritica che, più in alto, ospita il Lac Gelè. A quota 2390 circa si incontra un primo cartello circa il sito minerario e poco dopo il sentiero piega a sinistra (foto 13) sfiorando le placche (foto 14) nel centro della valle (che nel frattempo si è notevolmente ristretta). Si continua a salire e ci si porta sulla destra orografica della valle (foto 15) con un ulteriore traverso. Si raggiunge lo spiazzo antistante l'ingresso della prima miniera (murato); un secondo cartello riporta "Ingresso e piazzale con materiale di risulta" (foto 16). Il sentiero, ora su terreno più friabile ma successivamente di nuovo su mulattiera utilizzata un tempo per trasportare a valle tramite slitte il minerale estratto, sale a destra del cartello, indicato da segni gialli sulle rocce.
Poco più in alto si incontra la seconda miniera (foto 17); la mulattiera sta per finire ma si prosegue poi la salita su sentiero ben segnato fino ad incontrare la sponda nord del Lac Gelè (foto 18), preceduta da un piccolo bacino secondario.
Qui si incontrano diverse indicazioni: a destra il sentiero 6A per il Colle di Raye Chevrère e per la via sud al M. Avic (itinerario alpinistico 8b), a sinistra il 6 per il Gran Lago - Rifugio Barbustel. Di fronte si erge la parete est dell'Iverta.
Poco sopra il lago, a nord, è posto un casotto ad uso del personale del Parco.

19. Il Lac Gelè visto dalla vetta dell'Avic.
Da questo punto si può continuare il cammino verso le cime vicine, ad esempio come descritto nell'itinerario ad anello 62b (M. Iverta - P.ta Medzove - M. Bel Plat).
Discesa: Lac Gelè - Covarey.E+

Sentiero: 6, 5C.
Tempo di percorrenza: 2h - 3h minuti.
Difficoltà: un tratto su sentiero ripido.

20. Discesa su mulattiera sotto le miniere.
Se non si intende percorrere un sentiero differente, il ritorno a Covarey può avvenire lungo la stessa via utilizzata per salire.
Dalla sponda nord del Lac Gelè ci si riporta - grazie anche alle numerose indicazioni - sul sentiero 6 che conduce velocemente alla seconda miniera; da qui si procede in parte su mulattiera sfiorando poi, dopo alcuni metri su terreno ripido, la prima.
Sempre seguendo la mulattiera si effettua un traverso verso sinistra e si costeggiano lasciandole a destra placche rocciose. Un successivo traverso su pietraia porta alla base delle pareti rocciose sulla sinistra orografica del vallone. Qui si incontrano anche le prime conifere.
Il cammino alternando tratti su mulattiera (foto 20) e tratti su sentiero; si raggiunge e tralascia la deviazione per Pra Oursie (sentiero 6B), si raccoglie da destra il sentiero 6B/5C proveniente dal Lago della Serva e si supera il ponticello sul Ru de Montjovet.
Ormai in fondovalle si raggiunge la strada per Magazzino in corrispondenza di una sua biforcazione: non rimane che seguirla, evitando tutte le deviazioni, fino al parcheggio di Veulla (poco prima si costeggia nuovamente il recinto del Parc Animalier), e da qui in breve e su asfalto fino a Covarey, il punto di partenza.
TRACCIATO GPS
Cartina
La cartina del percorso tra Covarey e il Lac Gelè (evidenziato in magenta). È compresa tutta la zona circostante, con i principali elementi idrografici, i centri abitati, gli edifici sparsi, le strade, i sentieri, le cime, le isoipse a 20 m. (indicative), i confini del Parco del M. Avic e del Parc Animalier, le miniere e il reticolo geografico.

Cliccare sull'immagine per scaricare una cartina vettoriale in formato PDF e il tracciato GPS per GPS Trackmaker, per Google Earth e in formato GPX.

PROFILO ALTIMETRICO
Profilo altimetrico
Il profilo del percorso da Covarey al Lac Gelè.
Ad una prima parte con pendenza molto scarsa (su strada) segue un lungo tratto centrale più ripido (su sentiero) che porta fino alla parte finale. Qui un traverso quasi orizzontale conduce alla zona delle miniere, dove la pendenza aumenta per poi azzerarsi immediatamente prima dell'arrivo al Lac Gelè. Le distanze riportate (in Km) sono proiettate in pianta.
Note meteorologiche:
La zona non è particolarmente soggetta ad annuvolamenti, tuttavia, benchè non sia strettamente necessaria una giornata eccezionale (a meno di non voler procedere oltre, ad esempio verso il M. Avic), si consiglia di evitare giorni con rischio di pioggia e peggioramenti pomeridiani a causa della natura del terreno, della lunghezza dell'itinerario e della mancanza di ripari.
Periodo consigliato:
La salita può essere effettuata quando sicuramente non sono più/ancora presenti accumuli nevosi significativi e rischio valanghe, idealmente da giugno a ottobre salvo nevicate fuori stagione.
Attrezzatura:
In assenza di neve il sentiero può essere tranquillamente percorso anche con scarponcini leggeri, non è necessaria attrezzatura ulteriore.
Frequentazione:
La zona è mediamente frequentata per tutta l'estate.
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