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A seguito del proposito di un nuovo collegamento funiviario tra Frachey e il Colle Superiore delle Cime Bianche nell'area protetta del Vallone delle Cime Bianche (Ambienti glaciali del gruppo del Monte Rosa, SIC/ZPS IT1204220), nonostante il sito rappresenti un impegno ormai ventennale portato sempre avanti con continuità, passione e dedizione, il webmaster non ritiene più opportuno indirizzare migliaia di escursionisti in una valle che non ha imparato ad amare, rispettare e proteggere se stessa, a meno che non intervengano elementi che scongiurino l'ennesimo attacco al suo ambiente.AyasTrekking.it fa parte del gruppo di lavoro "Ripartire dalle Cime Bianche" che ha come scopo lo sviluppo in Ayas di un nuovo modello di turismo sostenibile e attento alle nuove necessità e richieste del mercato nazionale e internazionale.
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Salita: Graines m. 1375 - Cleve di Moulaz m. 2233
Sentiero: 9, 9C. |
Il cammino inizia a Graines, raggiungibile comodamente in auto svoltando a destra (salendo in direzione Ayas) dove segnalato sulla statale appena dopo Arcesaz. Prima di raggiungere il paese la strada lambisce il noto Castello di Graines, che può essere preso in considerazione come meta aggiuntiva della giornata. Nei pressi di Graines è poi possibile parcheggiare e fare scorta di acqua ad una delle fontanelle presenti. Il sentiero da seguire coincide per tutto il primo lungo tratto con la strada sterrata che fa da prolungamento a quella asfaltata che collega il paese col fondovalle (foto 1). La prima parte del cammino è dunque semplicissima, senza alcun dubbio su quale strada seguire, e porta ad inoltrarsi nella valletta lasciandosi alle spalle il Castello di Graines; si incontrano presto un segnavia 9 verde a sinistra e una palina con indicazioni a destra, mentre sullo sfondo campeggia la sagoma arrotondata del M. Bieteron (escursione 21); successivamente si trovano segnavia più numerosi che riportano le numerazioni 9, 9A, 9B e 9C, tutti riferiti alla strada che si sta percorrendo e alle diramazioni successive. Superato un bacino artificiale la strada supera un affluente del Torrent de Graines grazie ad un ponte in corrispondenza del quale piega verso est puntando verso il Ciosè; poco dopo si incontra una fontanella sulla sinistra. Nota: la strada sterrata, benchè molto sconnessa, risulta comunque aperta almeno fino a questo punto, pertanto eventualmente la camminata potrebbe anche iniziare da questo ponte, risparmando circa 150 m. di dislivello.
Al di là del ponte inizia una mulattiera che si inoltra con moderata pendenza nel bosco (foto 3), uscendone poco più a monte nei pressi di Charbonnière (foto 4) dove ci si reimmette sulla strada seguendola verso destra; si incontrano ancora segnavia 9, 9A, 9B e 9C. Il cammino prosegue ora grossomodo in direzione sud-est.La strada continua a salire dolcemente rimanendo per un tratto sul confine tra il bosco e i pascoli (foto 5). Nei pressi degli edifici di Collet si può nuovamente accorciare leggermente il cammino lasciando per un breve tratto la strada e salendo sulla mulattiera (foto 6) tagliando una curva (scelta facoltativa da valutare anche in funzione delle condizioni del sottobosco). Riportatisi nuovamente sulla strada si incontrano gli alpeggi di Restoly (foto 7) e dei piccoli saliscendi mentre ci si avvicina a una strettoia della valle, che qui è compresa tra la rocciosa parete sud-ovest della Punta della Garda e il ripido pendio nord della Cleve di Moulaz: si incontra infatti la diramazione 9C che conduce proprio alla Cleve di Moulaz (foto 8), indicata a 1h30' di cammino con difficoltà EE. A questo punto si abbandona la strada e si svolta a destra su questo sentiero, che sale inizialmente nel bosco per poi spianare leggermente. Si incontra un mal segnato bivio senza indicazioni (foto 9) e si procede a destra; la via è indicata da un ometto di pietre. Si sale ora dolcemente con larghi tornanti (foto 10), si attraversa un canale (foto 11) e rientra quindi nel bosco. La salita prosegue dolce, facendosi poi nuovamente ripida con tornanti. Si raggiunge una radura che ospita diversi grandi massi (foto 12) e l'Alpe Balavra (sulla facciata est si trova una targa in legno con l'indicazione Alpe Tchavana "Balavra"). Si costeggia l'alpeggio e si prosegue dritti disegnando due tornanti nel bosco (foto 13) uscendone poi in una nuova radura (foto 14). Qui il sentiero prosegue apparentemente dritto, ma si tratta di una falsa traccia che si interrompe alcune centinaia di metri dopo. Bisogna invece identificare una freccia gialla dipinta su una roccia più in alto, e seguirla. La salita è piuttosto ripida, con tornanti sconnessi, è indicata da bolli rossi, frecce gialle e ometti di pietre, e costeggia grandi rocce a sinistra (foto 15). Si raggiunge così una radura e la si risale (foto 16) seguendo gli ometti di pietre e le frecce su per un canale da cui si esce poi a sinistra. SI percorre un traverso con un leggero saliscendi arrivando in un'altra radura (foto 17) dove si incontra un bivio, del tutto privo di indicazioni, che si supera proseguendo a destra (freccia sbiadita). Il ramo a sinistra porta invece all'Alpe Oreille. La traccia si fa debole, sale verso altre rocce, si incontra una freccia e dei bolli rossi e si sale con ripidi tornanti (foto 18)attraversando anche un piccolo guado (foto 19) che immette in un'altra radura (foto 20), dove si identifica un ometto di pietre che indica di risalire; più in alto una freccia porta ad uscire dalla radura verso sinistra. La traccia a terra è debole; un traverso conduce ai ruderi di un alpeggio (foto 21). Si passa sul fianco sinistro dell'alpeggio (attenzione alle ortiche) risalendo poi un canale da cui si esce verso destra, proseguendo con tornanti fino ad una radura in pendenza ricoperta da cespugli di mirtillo (foto 22) che si risale fino al colletto soprastante dove si incontra una freccia verso sinistra (foto 23). Il sentiero prosegue dunque verso il costone boscoso con traccia debolissima tra l'erba alta (foto 24) fino ad un crinale su cui si trova un paletto (foto 25). Qui si svolta a sinistra trovando un segnavia 9C, ma poco prima del segnavia si imbocca il visibile traverso a destra (foto 26). Questo conduce ad una nuova cesta che costituisce di fatto la spalla ovest della Cleve di Moulaz. Qui si svolta ancora a sinistra puntando direttamente alla parete rocciosa (foto 27). A questo punto la salita diventa molto ripida e si può affrontare su roccia o su erba (foto 28), fino a raggiungere un ometto di pietre. La cima è il punto della cresta più alto, poco più avanti, e lo si raggiunge velocemente aggirandolo prima sul lato nord. |
Discesa: Cleve di Moulaz m. 2233 - Graines m. 1375
Sentiero: 9C, 9. |
A meno di non voler scendere ad Allesaz o effettuare altre varianti, la discesa seguirà lo stesso percorso della salita. |
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