AVVISO AI VISITATORI

A seguito del proposito di un nuovo collegamento funiviario tra Frachey e il Colle Superiore delle Cime Bianche nell'area protetta del Vallone delle Cime Bianche (Ambienti glaciali del gruppo del Monte Rosa, SIC/ZPS IT1204220), nonostante il sito rappresenti un impegno ormai ventennale portato sempre avanti con continuità, passione e dedizione, il webmaster non ritiene più opportuno indirizzare migliaia di escursionisti in una valle che non ha imparato ad amare, rispettare e proteggere se stessa, a meno che non intervengano elementi che scongiurino l'ennesimo attacco al suo ambiente.
Alla prima scadenza del dominio ayastrekking.it dopo l'apertura dei cantieri, pertanto, questo non verrà più rinnovato. Contemporaneamente verranno messi offline tutti i servizi associati, il canale YouTube e il forum.

AyasTrekking.it fa parte del gruppo di lavoro "Ripartire dalle Cime Bianche" che ha come scopo lo sviluppo in Ayas di un nuovo modello di turismo sostenibile e attento alle nuove necessità e richieste del mercato nazionale e internazionale.

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ITINERARI ALPINISTICI
INTRODUZIONE Nascondi / mostra
In questa pagina sono raccolte le descrizioni di alcuni percorsi con difficoltà alpinistiche che si snodano in Val d'Ayas e dintorni. Per rientrare in questa pagina i percorsi devono almeno includere l'attraversamento di un ghiacciaio, la presenza inevitabile di passaggi su roccia di grado superiore al I e/o la necessità di utilizzare determinate attrezzature, altrimenti ricadono nella categoria "itinerari escursionistici".
So che questa divisione può risultare discutibile, ma è stata decisa dopo aver valutato lo scalino tecnico necessario a passare dalla semplice camminata con scarponi, anche se su roccia e creste esposte, all'uso di attrezzature minime come ramponi, piccozza, corde, imbrago.
Si tratta in gran parte di percorsi di alta montagna, generalmente ben al di sopra dei 3500 metri di quota, con difficoltà anche lievi ma comunque alpinistiche, e appunto con spirito alpinistico vanno seguiti. Il grado F (facile) qui non corrisponde al T della scala escursionistica.
Come sempre, vengono raccolti e proposti solo i percorsi provati e documentati per intero. Le foto che corredano le descrizioni sono state scattate da me o da uno dei componenti del mio gruppo, e la data indicata è quella in cui io ho seguito e descritto il percorso; l'attrezzatura necessaria elencata è quella da me utilizzata (ramponi - foto sotto -, piccozza, imbragatura, cordini, moschettoni, corda, secchiello ecc.), mentre è ovviamente da aggiungere l'abbigliamento da montagna in grado di proteggere da esposizione prolungata a freddo intenso, vento forte, pioggia, neve, e naturalmente - quando applicabile - il necessario a passare una o più notti in rifugio. Scontati gli scarponi.
Le capacità e le qualità richieste per ognuno di questi percorsi sono varie, e possono comprendere:
  • corretto uso dei ramponi e della piccozza;
  • progressione in cordata su ghiacciaio;
  • arrampicata;
  • corretta esecuzione dei nodi e delle manovre di corda necessari;
  • adattamento alla quota;
  • allenamento necessario ad affrontare camminate di più giorni in ambiente impervio con dislivelli anche notevoli;
  • capacità di capire e interpretare le previsioni del tempo;
  • orientamento;
  • assenza di vertigini;
  • sangue freddo!

Per correttezza ci tengo a specificare che questa è una raccolta di itinerari e non una scuola di montagna, per cui queste capacità sono date per scontate. L'alpinista deve assolutamente conoscere e rispettare i propri limiti, e saper rinunciare anche a un passo dalla meta qualora si profili un pericolo per sè e per i compagni. Questi itinerari vanno percorsi in gruppo, dopo un'attenta pianificazione e documentazione e dopo aver valutato le previsioni del tempo con un ampio margine di sicurezza. La montagna comporta sempre dei rischi, per cui è inutile aggiungerne altri evitabili; la necessaria preparazione tecnica ed atletica non va trascurata (nella foto a destra un'esercitazione di discesa in corda doppia dalle rocce di Pra Charbon).
Nota: Ayas Trekking si propone come mezzo per promuovere e diffondere la conoscenza e la cultura dell'ambiente alpino; le raccolte di itinerari vanno intese come semplice documentazione e possono contenere pareri soggettivi e valutazioni del tutto personali delle difficoltà. L'autore declina ogni responsabilità per incidenti e/o danni a persone o cose che dovessero verificarsi durante le escursioni proposte.

È possibile scaricare il tracciato GPS per il programma GPS TrackMaker relativo ai percorsi segnalati da questo simbolo.
Questo simbolo indica che è presente un'immagine del tracciato altimetrico del percorso, ricavato dai dati del GPS.
Questo simbolo indica che insieme al tracciato GPS è disponibile anche l'analogo file per Google Earth.
L'itinerario può essere convenientemente effettuato in due giorni, utilizzando come punto d'appoggio un rifugio o un bivacco.
Questo simbolo identifica gli itinerari che sono stati testati anche in invernale.
L'itinerario è disponibile anche in formato PDF riimpaginato per la stampa: comodo come un libro, economico come un sito! Richiede Adobe Reader (disponibile gratuitamente qui).
È presente un video realizzato su questo itinerario (linkato nel box "argomenti correlati").
La colonna Q.Max indica la quota massima raggiunta nel percorso descritto (potrebbe non essere quella del punto terminale).
Nella colonna F-IF sono riportate indicazioni circa la frequentazione media del percorso e l'impegno fisico richiesto.
L'indicazione della difficoltà EEA viene dal Diario dei Rifugi della Valle d'Aosta (in fondo alla pagina c'è la scala di classificazione delle difficoltà). Se è tra parentesi il parametro è stato indicato da me secondo i criteri sotto elencati, e può essere discordante da quello riportato altrove. Notare che è un'indicazione di difficoltà e non di lunghezza. La resistenza del camminatore è data per scontata.
La colonna Q.Max indica la quota massima raggiunta nel percorso descritto.
La data riportata è quella in cui il percorso è stato realmente seguito e descritto. Dal momento che - ad esempio - i ghiacciai si muovono, le difficoltà e i percorsi possono cambiare col tempo. Le descrizioni e soprattutto i tracciati satellitari vanno considerati tanto più approssimativi quanto più sono "vecchi".
CLASSIFICAZIONE DELLE DIFFICOLTÀ Nascondi / mostra
EEA   percorso per escursionisti esperti con attrezzatura Percorsi attrezzati o vie ferrate per i quali è necessario l'uso del dispositivi di autoassicurazione (imbragatura, dissipatore, moschetton, cordini) e di equipaggiamento di protezione personale (casco, guanti).
EEA-F   percorso su ferrata facile Sentiero attrezzato poco esposto e poco impegnativo con lunghi tratti di cammino. Tracciato molto protetto, con buone segnalazioni, dove le strutture metalliche si limitano al solo cavo o catena fissati unicamente per migliorare la sicurezza.
EEA-PD   percorso su ferrata poco difficile Ferrata con uno sviluppo contenuto e poco esposta. Il tracciato è di solito articolato con canali, camini e qualche breve tratto verticale, facilitato da infissi come catene, cavi, pioli o anche scale metalliche.
EEA-D   percorso su ferrata difficile Ferrata di un certo sviluppo che richiede una buona preparazione fisica e una buona tecnica. Il tracciato è spesso verticale ed un alcuni casi supera anche qualche breve strapiombo, molto articolato, con lunghi tratti di esposizione, attrezzato con funi metalliche e/o catene, pioli e/o scale metalliche.
F Facile Facile Neve e ghiaccio fino a 30°, roccia I grado.
PD Peu difficile Poco difficile Neve e ghiaccio fino a 45°, roccia II grado.
AD Assez difficile Abbastanza difficile Neve e ghiaccio fino a 50°, roccia III grado.
D Difficile Difficile Neve e ghiaccio fino a 55°, roccia III / IV grado.
TD Très difficile Molto difficile Neve e ghiaccio oltre 55°, roccia V / VI grado
ED Extrêmement difficile Estremamente difficile  
EX Exceptionellement difficile Eccezionalmente difficile  
+ / - : superiore / inferiore.
TABELLA COMPARATIVA DELLE DIFFICOLTÀ SU ROCCIA
Sono presenti 13 itinerari con un totale di 4 commenti degli utenti.
Descrizione Diff. Q.Max Data Zona Tipo F e IF C
Primo approccio con un semplice ghiacciaio in questo cammino verso l'importante rifugio delle Guide di Ayas, il più alto della valle (il Sella è in valle di Gressoney) e punto di transito di molte traversate del Rosa. Comprende inoltre una ripida pietraia. La meta finale è immersa in un grandioso panorama di ghiacciai e seracchi. Gradato EE+ ma inserito nella lista degli itinerari alpinistici a causa dell'attraversamento di un ghiacciaio non sempre aggirabile, non sufficiente però a giustificare il grado F.
La partenza è al Rifugio Mezzalama (vedi escursione 13).
EE+ 3425 31/7/2010 Ayas Misto
Il Ciosè - o Staller Horn - è la vetta posta immediatamente a nord del Colle Ranzola; l'itinerario qui descritto parte da Estoul/Pra Barmasse e, raggiunto il Colle Ranzola, si sviluppa poi lungo la linea di cresta che sale dal valico alla vetta. Comprende una discesa di 6-7 metri di I+ ed eventualmente altri passaggi leggermente più impegnativi ma aggirabili.
F 2647 14/8/2014 Brusson Erba/roccia
Passaggio obbligato per ogni alpinista della Val d'Ayas, il Castore è una cima facile da raggiungere che regala incomparabili panorami. Non contempla particolari difficoltŕ tecniche se non un tratto in cresta che può presentarsi affilata e può dare problemi in caso di vento forte. Il Castore è anche una cima spesso utilizzata come primo 4000.
La partenza di questo itinerario è al rifugio Quintino Sella (vedi escursione n. 17); la salita per cresta sud-est è considerata la via normale.
F+ 4221 4/9/2006 Ayas Neve/ghiaccio 1
Salita più impegnativa della precedente normale, sul ripido versante ovest con partenza dal rifugio delle Guide di Ayas. Il percorso comprende un breve tratto con pendenza superiore a 50°. La discesa avviene sulla via normale, con ritorno a valle via rifugio Quintino Sella, ottenendo così uno splendido percorso ad anello.
PD 4221 21/8/2008 Ayas Neve/ghiaccio
Il Nery - o Becca Frudiera - è una montagna molto nota ma salita da pochi a causa della lunghezza dell'itinerario, del dislivello e di alcune difficoltŕ tecniche sul tratto finale. Cionondimeno rappresenta una meta estremamente interessante.
L'itinerario qui presentato è la salita sulla via normale; c'è la possibilitŕ di spezzare il percorso in due giorni utilizzando come punto d'appoggio il bivacco Cravetto o una tenda.
F 3075 28/7/2008 Challand St.-Anselme Erba/roccia
La salita al solo Breithorn Occidentale è un percorso alpinistico e scialpinistico estremamente comune e frequentato; l'itinerario qui presentato, parzialmente ad anello e percorribile interamente in giornata, prevede invece la salita al Breithorn Centrale e il ritorno con traversata dell'Occidentale.
F 4165 5/7/2009 Valtournenche Neve/ghiaccio
Dai pressi del Colle Chasten inizia l'itinerario di salita al M. Voghel via versante nord-est; dalla vetta parte il percorso alpinistico e molto aereo su cresta rocciosa che conduce alla vetta della Becca di Vlou, con discesa sul versante opposto.
I dislivelli da Tollegnaz o da Issime sono notevoli (oltre 2000 metri), ma è possibile utilizzare il bivacco Cravetto come punto d'appoggio.
Difficoltŕ: creste di II molto esposte, alcuni passaggi di III, possibilitŕ di una calata in corda doppia.
PD 3032 6/8/2009 Issime Roccia 1
Parco del M. Avic Lunga salita alla vetta che dŕ il nome al Parco dell'Avic, comprendente alcuni passaggi di II in parte attrezzati. Il percorso può essere effettuato in un giorno solo nonostante il dislivello si aggiri sui 1700 metri.
F- 3006 3/8/2019 Champdepraz Roccia
Interessante ascensione ai due "4000" compresi tra i Breithorn e il Polluce: il Roccia Nera e la Quota 4106, conosciuta anche come "Gemello del Breithorn". Il percorso comprende la risalita di un ripido pendio nevoso di 45° e alcuni passaggi su roccia di II; sosta opzionale presso il Bivacco Rossi e Volante.
PD 4106 1/8/2010 Ayas Neve/ghiaccio
Prima tappa di una delle traversate più belle e prestigiose delle Alpi, il Lyskamm Occidentale rappresenta la meta più elevata e importante direttamente raggiungibile dalla Val d'Ayas. Il percorso, interamente su ghiaccio, comprende tratti decisamente delicati da affrontare con attenzione e preparazione.
PD 4482 9/8/2010 Gressoney La Trinitè Neve/ghiaccio
La salita al Polluce è uno degli itinerari alpinistici più classici della valle. Il percorso comprende un facile avvicinamento su ghiacciaio seguito da un tratto di salita su roccia con difficoltŕ fino al II grado; i passaggi chiave sono una breve e sottile cengia attrezzata seguita da un dietro anch'esso attrezzato, che immette sulla cresta sommitale.
PD+ 4084 9/8/2012 Ayas Misto 2
Itinerario alpinistico brevissimo - ideale coronamento dell'escursione 35 e della sua variante 35b - che conduce dalla cima sud alla cima nord del Grand Tournalin, dotata di soli accessi alpinistici e poco frequentata.
PD 3379 31/8/2015 Ayas Roccia
Parco del M. Avic Il M. Ruvic, conosciuto anche come Revic o Ruvi, è la cima rocciosa a nord del M. Avic, separata da esso dal Col Varotta, sui confini dell'omonimo parco.
La scarsissima frequentazione di questa vetta è sicuramente dovuta alla lunghezza dell'itinerario, al forte dislivello (circa 1900 m.), all'incertezza del percorso e a qualche difficoltŕ tecnica.
La via qui descritta sale da Pontey/Cloutraz, risale la Valmeriana, attraversa il Col Giron e raggiunge il Ruvic da nord con passaggi su roccia fino al II.
F 2922 11/8/2018 Châtillon Roccia
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