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A seguito del proposito di un nuovo collegamento funiviario tra Frachey e il Colle Superiore delle Cime Bianche nell'area protetta del Vallone delle Cime Bianche (Ambienti glaciali del gruppo del Monte Rosa, SIC/ZPS IT1204220), nonostante il sito rappresenti un impegno ormai ventennale portato sempre avanti con continuità, passione e dedizione, il webmaster non ritiene più opportuno indirizzare migliaia di escursionisti in una valle che non ha imparato ad amare, rispettare e proteggere se stessa, a meno che non intervengano elementi che scongiurino l'ennesimo attacco al suo ambiente.AyasTrekking.it fa parte del gruppo di lavoro "Ripartire dalle Cime Bianche" che ha come scopo lo sviluppo in Ayas di un nuovo modello di turismo sostenibile e attento alle nuove necessità e richieste del mercato nazionale e internazionale.
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Salita: Colle Frudière m. 2265 - Colletto Taf m. 2406 - M. Taf m. 2523.
Sentiero: 1A - 1B. |
Il punto di inizio di questa variante è il Colle Frudière; questo può essere raggiunto tanto dalla Valle del Lys partendo da Trinò (vedi itinerario 58, 120-180') quanto da Brusson/Graines (itinerario 18, 120-150'). Una volta al colle si individua, all'inizio del pendio a nord, un segnavia 1A dipinto su una roccia in mezzo ad una pietraia (foto 1): è l'inizio della traccia - inizialmente poco visibile a terra perchè appunto su pietraia - che sale al Colletto Taf, valico che principalmente mette in comunicazione il Colle Frudière con Weissmatten. Si attraversa dunque un primo tratto di terreno detritico mediamente stabile con scarsa pendenza longitudinale; esaurita la pietraia il sentiero continua a prendere quota sulle pendici meridionali del M. Taf, che si vanno facendo sempre più ripide (foto 2). Dopo circa 150 m. dal Colle Frudière il sentiero inizia a risalire più deciso con tornantini (foto 3); qui il pendio, coperto per lo più da scivolosa erba olina, è molto ripido e richiede attenzione. Sono presenti piccoli salti e punti con sentiero inclinato verso valle. In breve si individua in alto (foto 4) un tratto di sentiero protetto da un parapetto realizzato con cavi d'acciaio e lo si raggiunge (foto 5), portandosi così al Colletto Taf (m. 2406). Lasciata alle spalle la verde conca dei Frudière ci si affaccia così su un vallone detritico scavalcando una caratteristica cresta rocciosa molto affilata (foto 6). Il sentiero - con evidenti segnavia 1A - perde alcuni metri di quota rimanendo inzialmente parallelo alla cresta, alla base delle placche che terminano sul filo di cresta, per poi piegare a sinistra in corrispondenza di evidente segnaletica a terra (foto 7) e iniziare un traverso che permette di attraversare una pietraia mantenendo sostanzialmente la quota con qualche piccolo saliscendi (foto 8); sono presenti numerosi segnavia 1A. Superata la pietraia il sentiero, con traccia a terra nuovamente riconoscibile, prende leggermente quota per portarsi al di sopra di una paretina rocciosa (foto 9). Poco dopo si individua un'iscrizione su una roccia che indica l'inizio del sentiero 1B, etichettato come "molto impegnativo" (foto 10). La scritta è più evidente per chi proviene da Weissmatten, mentre arrivando dal Colletto Taf è più difficile da notare. L'indicazione di difficoltà si riferisce all'intera traversata fino al Colle della Garda, che comprende tratti attrezzati e mediamente esposti (variante 29b al contrario). Qui si abbandona il sentiero 1A, che poco dopo inizierebbe a scendere verso la sottostante conca detritica che precede l'arrivo a Weissmatten, e si risale il dosso soprastante procedendo su erba o sassi, senza una traccia certa a terra ma aiutandosi con qualche ometto di pietre. Dopo qualche metro di salita appare la vetta del M. Taf con tutto il pendio da risalire per raggiungerla (foto 11). Da qui in poi non esiste percorso obbligato; c'è una serie di ometti che identifica il sentiero 1B ma non sale al Taf lasciandolo a sinistra. Una via plausibile risale la cresta est mantenendosi per lo più sulle roccette (foto 12) trovando qualche ometto di pietre; in alternativa si può risalire la pietraia poco a sinistra e poi, con qualche traccia a terra, guadagnare la vetta sull'erba. Scelta la via secondo i propri gusti personali si raggiunge così in breve la cima del M. Taf (foto 13). Dalla cima il panorama è aperto soprattutto verso nord, essendo le montagne più alte abbastanza lontane, e consente un'ampia visuale fino a quasi tutto il Rosa; a est si stende la Valle del Lys, mentre a sud si erge la muraglia del gruppo Marienhorn-Nery-Soleron-Champlong alla base della quale si notano i Laghi Frudière. A ovest la vista può spaziare fino alla conca di Aosta; tra le vette che si notano citiamo l'Avic e l'Emilius. |
Discesa: M.- Taf m. 2523 - Colletto Taf m. 2406 - Colle Frudière m. 2265.
Sentiero: 9. |
La discesa segue semplicemente il percorso di salita. Si lascia la vetta del M. Taf scendendo lungo il versante est (foto 14), incontrando qualche ometto o tracciando la propria via preferita su erba o roccette, eventualmente con qualche traccia di sentiero. Riguadagnato il dosso alla base della montagna si piega a destra per scendere nella conca dove viene intercettato il sentiero 1A, all'incirca dove è presente l'indicazione "1B molto difficoltoso" (foto 15) già utilizzata come riferimento in salita (anche dall'alto non è facile da individuare). Raggiunto l'1A lo si segue verso destra portandosi nella conca detritica (foto 16) a nord del Colletto Taf, che viene attraversata in direzione del valico mantenendosi sulla traccia grazie ai segnavia dipinti (foto 17) fino a raggiungere la base delle placche della cresta sud-est del Taf, dove si piega decisamente a destra puntanto, paralleli alla cresta, verso il Colletto Taf (foto 7). Si attraversa dunque il valico e si percorre il breve tratto orizzontale protetto e attrezzato (foto 18) per poi iniziare la ripidissima discesa verso il Colle Frudière. La prima parte della quota viene smaltita con stretti tornanti (foto 19); il sentiero è generalmente ben visibile ma sono presenti alcuni saltini e tratti inclinati verso l'esterno che richiedono particolare prudenza. Ormai alla fine della discesa il sentiero si fa più rettilineo (foto 20) e in breve riporta al Colle Frudière. |
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