AVVISO AI VISITATORI
A seguito del proposito di un nuovo collegamento funiviario tra Frachey e il Colle Superiore delle Cime Bianche nell'area protetta del Vallone delle Cime Bianche (Ambienti glaciali del gruppo del Monte Rosa, SIC/ZPS IT1204220), nonostante il sito rappresenti un impegno ormai ventennale portato sempre avanti con continuità, passione e dedizione, il webmaster non ritiene più opportuno indirizzare migliaia di escursionisti in una valle che non ha imparato ad amare, rispettare e proteggere se stessa, a meno che non intervengano elementi che scongiurino l'ennesimo attacco al suo ambiente.AyasTrekking.it fa parte del gruppo di lavoro "Ripartire dalle Cime Bianche" che ha come scopo lo sviluppo in Ayas di un nuovo modello di turismo sostenibile e attento alle nuove necessità e richieste del mercato nazionale e internazionale.
Il webmaster
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Tratto 1: St.-Jacques m. 1686 - Rifugio Grand Tournalin m. 2600.
Strada sterrata/sentiero: 1/4/4A. |
Dalla piazzetta di St.-Jacques si inizia il cammino rimanendo sulla strada principale; questa passa a sinistra della chiesa e costeggia l'Evançon sulla sua sinistra orografica. In condizioni invernali la salita può essere effettuata grossomodo sullo stesso tracciato, ma va pianificata facendo estrema attenzione alle condizioni della neve; il Vallone di Nana è infatti tutt'altro che esente da rischio valanghe. Per ulteriori informazioni andare alla pagina dedicata al Rifugio Grand Tournalin.
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Tratto 2: Rifugio Grand Tournalin m. 2600 - Laghi Croce m. 2635.
Sentiero: 4
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Alle spalle del rifugio, a sinistra guardandone la facciata, inizia il sentiero 4 per i Laghi Croce (un cartello in legno sull'angolo del rifugio indica diverse destinazioni: i Laghi Croce, il Lago Verde, il M. Croce e il M. Roisettaz). Tra queste mete, i Laghi Croce sono la più vicina al rifugio e il percorso per raggiungerli è descritto qui di seguito; per le altre mete si rimanda alle relativi itinerari: il n. 40 per Roisettaz e Lago Verde, e la variante 40b per il M. Croce. Lasciato il rifugio si imbocca il sentiero (foto 19) che, ben visibile a terra e segnalato anche sulle rocce con segni di vernice e qualche ometto di pietre, inizia a salire con scarsa pendenza tra le rocce(foto 20). |
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Tratto 3: Laghi Croce - Rifugio Grand Tournalin. Sentiero: 4 |
Il ritorno al Rifugio Grand Tournalin prevede il viaggio a ritroso sullo stesso percorso utilizzato per giungere ai laghi. Si lasciano dunque i laghi andando ad intercettare il sentiero 4 (foto 22) proveniente dal Colle Croce; lo si segue verso sinistra tagliando il successivo pendio (foto 23), che porta fuori dalla conca. Questo tratto è in salita, seguita dalla discesa che in breve riporta alle spalle del Rifugio Grand Tournalin (foto 24). |
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Tratto 4: Rifugio Grand Tournalin - St.-Jacques. Sentiero: 1/4/4A |
Per la discesa dal rifugio a valle è possibile
seguire diversi percorsi; qui descritta è la stessa via utilizzata per salire. Dando le spalle al rifugio, il sentiero inizia a sinistra (foto 25) e perde subito quota serpeggiando tra i pascoli (foto 26). Più in basso attraversa 3 volte la strada sterrata e si dirige verso il fondovalle, raggiungendo il torrente (foto 27). Questo viene costeggiato per un breve tratto sulla sinistra orografica, finchè con il ponte non ci si porta sulla riva opposta (foto 28), continuando comunque a seguirne l'andamento. Si incontrano frecce gialle dipinte sulle rocce e segnavia 1, 4 e 4A (foto 29). Si scarta la diramazione a destra per il 3F (verso il Lago Lechien) e si incontra la strada (foto 30); la si segue fino alla zona dove sono posti gli alpeggi all'imbocco del vallone (foto 31). Qui è possibile continuare a seguirla sulla sinistra, oppure - analogamente a quanto descritto nel tratto 1 - passare a sinistra del primo alpeggio e a destra degli altri due (foto 32), andando così a riintercettare la strada più in basso. Ripresa la strada verso destra, non rimane che seguirla fino a trovare sulla destra una diramazione, sempre individuata da segnavia 1, 4 e 4A (foto 33); il sentiero che parte da qui scende nel bosco, sfiora un corso d'acqua e piega poi a sinistra raggiungendo l'Alpe Crouques. Si passa dietro l'alpeggio e ci si reimmette sulla sterrata, seguendola verso destra fino a tornare al punto di partenza. |
NOTA: il tracciato che fornisco è relativo ai MIEI movimenti nel giorno in cui ho percorso il sentiero, e può contenere imprecisioni dovute a miei spostamenti non inerenti il tragitto e ad errori dello strumento. Utilizzatelo come riferimento, eventualmente come traccia approssimata e per il calcolo delle distanze dai waypoint, e NON seguitelo se si dirige in posti assurdi.
Cliccare sull'immagine sopra per scaricare il tracciato per il programma GPS TrackMaker.
6. Mauro e Delia | 05/07/2023, 17.21.25 | |
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All'inizio non sembrava poi è diventata una bella uscita anche perché siamo arrivati al rifugio soli,nemmeno una persona che saliva o scendeva, quindi immersi completamente nella valle. Suggestivi i panorami il silenzio i prati completamente fioriti il 20 giugno, pace e serenità al rifugio. Chiuso con la polenta!!!! | |
5. GIULIA MARIA | 02/07/2022, 20.24.16 | |
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Gita effettuata il 2 luglio 2022, dopo due anni. Accessibile a tutti anche se con tratti ripidi. Cane al seguito, serve avere molta acqua. Soliti cani liberi dei margari, prestare attenzione | |
4. GIULIA MARIA | 06/09/2020, 08.07.34 | |
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Bella escursione effettuata a inizio settembre 2020 con giornata di pieno sole. L alternanza tra salite e falsipiani la rende adatta a quasi tutti. Perfetta con il cane, non ci sono passaggi critici. Attenzione però ai cani liberi degli alpeggi, non sempre amichevoli. | |
3. Alberto 1950 | 29/06/2019, 22.10.54 | |
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Quest'anno tempo splendido, soleggiato e caldo. Escursione faticosa fino al Rifugio per la ns. compagnia di sei persone dato il poco allenamento. Comunque sempre divertente. Fatta il 23.06.2019 ALBERTO 1950 |
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2. Alberto 1950 | 05/08/2014, 18.35.18 | |
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TEMPO INCERTO, ESCURSIONE DISCRETA VISTO IL CLIMA COMUNQUE SODDISFACENTE PER ME E MIA MOGLIE, UN PO' FATICOSA, ALMENO PER NOI. EFETTUATA IL 02.08.2014 ALBERTO 1950 |
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1. Daniel | 02/09/2008, 12.35.36 | |
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Peccato per i fuoristrada che arrivano fino al rifugio, ma ci sono parecchi sentieri che permettono di "tagliare" la strada sterrata. Consiglio di salire sul colletto sopra i Laghi Croce: la vista è da vertigini... |