Salita: parcheggio S. Grato - Alpe Muni.
Sentiero: 1/1C.
Tempo di percorrenza: 80 - 120 minuti.
Difficoltà: nessuna.
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1. Inizio del cammino sulla strada che sale da Issime. |
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2. Poco dopo si imbocca un sentiero sulla destra che inizia con una scalinata. |
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3. Si passa a sinistra dell'Alpe Ekku. |
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4. In vista di Chroiz/Chreuz e S. Grato. La baita di sinistra va sfiorata lasciandola a destra. |
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5. Dopo la prima baita si punta verso la chiesa. |
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6. Superata S. Grato si punta all'Alpe Ruassi. Nell'ellisse è evidenziata la posizione di alcuni segnavia dipinti. |
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7. Prima di Ruassi si incontra un bivio. |
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8. Ruassi viene superata passando di fronte alle baite su sentiero pianeggiante. |
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9. Il sentiero è costeggiato per un tratto sulla destra da un muretto a secco. |
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10. Si passa a destra dell'alpeggio a sinistra (Alpe Toifi) e a sinistra di quello successivo, in centro. |
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11. Un tratto di sentiero lastricato nel bosco. |
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12. L'Alpe Stubi viene lasciata sulla destra. |
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13. Il sentiero passa sul retro dell'Alpe Kekkerash. |
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14. Si lascia l'Alpe Mettiu qualche decina di metri a destra del sentiero. |
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15. La radura attraversata da corsi d'acqua: poco piu avanti si supera il torrente con un primo ponte. |
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16. In cammino tra prati e grandi rocce. |
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17. Il secondo ponte. |
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18. Un alpeggio tra i massi. |
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19. Arrivo a Muni. |
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L'itinerario inizia nel punto in cui la strada che sale da Issime a Chroiz/Chreuz è chiusa ai veicoli non autorizzati, a quota 1430 circa. Qui si trova un piccolo parcheggio che precede di pochi metri la sbarra che blocca la strada (anche qualora fosse aperta l'accesso sarebbe comunque vietato).
L'escursione inizia dunque sulla strada stessa, che curva subito a sinistra (foto 1).
Dopo alcune decine di metri in leggera salita, e subito prima di una curva a destra, si incontra - sempre sulla destra - l'inizio di un sentiero, che lascia la strada salendo con una serie di gradoni (foto 2).
Nota: in realtà è possibile proseguire il cammino sulla strada fino a S. Grato, al prezzo però di un sensibile aumento dello sviluppo e del tempo di percorrenza.
La salita è subito ripida; si lascia sulla destra una baita diroccata (Alpe Hantschecku su alcune cartine) e si raggiunge poi Ekku/Ecku, a quota 1568 (foto 3) passando a sinistra dei due edifici.
La pendenza si mantiene ancora sostenuta fino all'uscita dal bosco, quando si arriva in vista di Chroiz e della Cappella di S. Grato (foto 4).
Il sentiero sfiora a sinistra, senza toccarlo, un tornante della strada; seguendo alcuni bolli gialli dipinti sulle rocce affioranti dal prato si passa a destra della prima baita puntando successivamente verso la cappella (foto 5), che viene poi oltrepassata lasciandola a destra. Poco prima si trova, qualche metro a sinistra del sentiero, un'utile fontana dove, se necessario, fare scorta d'acqua per il resto dell'escursione (benchè si tratti di un vallone ricco d'acqua non sarà successivamente facile trovarne di sicuramente potabile).
Oltrepassate le costruzioni di Chroiz si prosegue sul sentiero incontrando segnavia dipinti (foto 6). La pendenza, precedentemente decisamente pronunciata, è ora molto più ridotta e a tratti azzerata. Prima di giungere all'alpeggio successivo si incontra una palina (foto 7, 30-40' dal parcheggio) con alcune indicazioni apparentemente discordanti: l'Alpe Muni è indicata sia a destra che a sinistra, con uguali tempi di percorrenza (1h15') ma sentieri diversi. Sono infatti due i sentieri che percorrono, pressochè paralleli tra loro e a quote leggermente diverse, la valle sulla sinistra orografica; il sentiero superiore è il n. 1 mentre l'inferiore, qui descritto, è il n. 1C.
Proseguendo dunque dritti si punta all'alpeggio di fronte (Alpe Ruassi o Ruasi) passando davanti ad esso (foto 8). Sotto una delle costruzioni si può notare la presenza di una nicchia con un forno costruito sopra ad una sorgente.
Superata Ruassi il sentiero continua ad addentrarsi nel vallone, costeggiato per un tratto da un muretto a secco (foto 9), raggiungendo un pianoro cosparso di grandi massi che ospita alcuni alpeggi (foto 10) e passando tra essi.
Si entra successivamente nel bosco, incontrando tratti di mulattiera lastricata (foto 11); si supera l'Alpe Stubi (foto 12) lasciandola sulla destra e proseguendo quindi nel lungo traverso sul pendio alternando bosco ed aree erbose; una di queste ospita l'Alpe Kekkerash (foto 13) - riportata a volte come Kekeratschjatz o Kekkerachatz -, che si supera lasciandola sulla sinistra.
In una delle radure incontrate in questo tratto il sentiero sembra scomparire su alcune placche rocciose leggermente inclinate, ma è sufficiente risalirle per pochi metri per ritrovare la traccia a terra.
Successivamente si incontra anche l'Alpe Mettiu (foto 14) passando una decina di metri a valle; dopo l'ennesimo tratto nel bosco si raggiunge una radura attraversata da due corsi d'acqua (foto 15) e, in primavera, ricoperta di fiori. Si supera il primo torrente con un ponte, portandosi così sulla sua destra orografica, e si attraversa un pascolo circondato da grandi rocce (foto 16) dietro alle quali si trova un nuovo ponte - questa volta con parapetto - che permette di superare il secondo torrente (foto 17).
Oltrepassato il ponte si risale il pendio successivo con una serie di piccoli tornanti ritrovandosi su un pianoro anch'esso caratterizzato dalla presenza di grossi blocchi rocciosi e da un altro alpeggio (foto 18), che viene lasciato a sinistra passando a destra anche delle rocce più grandi.
La successiva ultima salita conduce al pianoro dell'Alpe Muni o Munes (foto 19), dove peraltro converge da destra anche il sentiero 1 (1h20'-2h dal parcheggio).
A sinistra della costruzione dell'alpeggio è presente la Cappella della Madonna delle Nevi, e a sinistra della cappella un grosso ometto con diverse indicazioni sentieristiche.
Dall'alpeggio, che rappresenta comunque già una meta a sé stante, il cammino potrà poi eventualmente proseguire verso altre mete: i Piccoli Laghi (E) (variante 60b), il Colle Dondeuil (E) (variante 60d), il Corno del Lago (EE) (escursione 41), la Becca Torchè (EE) (escursione 60c), la Becca di Vlou lungo la via normale per cresta ovest (F), il Voghel via cresta ovest (F+). |
Discesa: Alpe Muni - parcheggio S. Grato.
Sentiero: 1/1C.
Tempo di percorrenza: 70 - 110 minuti.
Difficoltà: nessuna.
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20. Ripartenza da Muni, passando a sud della cappella. |
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21. Sulle rocce dell'altopiano sotto a Muni si trovano chiare indicazioni. |
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22. Attraversamento del primo ponte. |
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23. Passaggio a monte dell'Alpe Kekkerash. |
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24. Nei pressi di Ruassi, in vista di Chroiz. Si riconosce il campanile di S. Grato. |
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25. Un segnavia 1 dipinto su un muro di Chroiz e la Cappella di S. Grato. |
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26. Discesa da Chroiz. In evidenza la posizione di un segnavia. |
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27. Ritorno sulla strada. |
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Se non si vogliono effettuare varianti o anelli, il ritorno può avvenire lungo la stessa via di salita.
Si lascia l'Alpe Muni prendendo come riferimento le indicazioni sul grosso ometto costruito sul lato sud dell'alpeggio (foto 20); si scende dal pianoro verso quello sottostante, incontrando ancora chiare indicazioni (foto 21).
Si attraversano i due ponticelli (foto 22) - il primo con parapetto, il secondo senza - e si segue il facile sentiero che costeggia gli alpeggi della zona (Mettiu, Kekkerash foto 23) e procede spedito verso l'imbocco della valle.
Senza evidenti possibilità di errore si ritrovano i primi alpeggi; si passa davanti a Ruassi/Ruasi incontrando il sentiero 1 che converge da sinistra. Qui si è ormai già in vista di Chroiz/Chreuz (foto 24).
Si raggiunge dunque la frazione prendendo come riferimento la Cappella di S. Grato (foto 25) e si prosegue così la discesa (foto 26) sul sentiero 1 (in alternativa è sempre possibile scegliere la più lunga ma meno ripida strada).
Si costeggiano le costruzioni di Hôlscher ed Ekku finendo per ritrovare la strada (foto 27). Da qui, seguendola verso sinistra, si giunge in breve al punto di partenza. |