Salita: Cretaz m. 1480 - Testa del Gavio m. 3046
Sentiero: 25, poi senza sentiero.
Tempo di percorrenza: 3h - 4h.
Difficoltà: qualche tratto ripido, parte finale senza sentiero.
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1. Il parcheggio del parco giochi di Cretaz. |
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2. Il ponte presso il parcheggio. |
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3. Inizio del sentiero 25. |
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4. Si esce dal bosco nei pressi di un torrente. |
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5. Attraversamento del torrente su un ponte. |
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6. L'alpe Ronc si lascia a sinistra. |
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7. I ruderi di questo alpeggio rimangono a destra del sentiero. |
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8. Les Ors Desot: al bivio nei pressi dell'alpeggio si prosegue a sinistra. |
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9. Uscita dal bosco all'imbocco del Vallone di Vermiana, nei pressi di Les Ors Dessus. |
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10. Bivio per Buthier a Les Ors Dessus: si prosegue dritti. |
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11. Al bivio poco dopo Les Ors Dessus si procede dritti scartando il sentiero 25B per Pousset Desot. |
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12. Dopo il bivio si continua a salire nel bosco. |
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13. Bivio per Colle e Punta Pousset: si rimane sul sentiero 25. |
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14. La salita prosegue piuttosto ripida tagliando il pendio. |
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15. Bivio per il Rifugio Vittorio Sella: anche qui si procede dritti. |
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16. Individuazione di un grande ometto di pietre di fronte. |
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17. Arrivo al grande ometto. |
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18. I ruderi di Vermiana Dessus vengono lasciati sulla destra. |
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19. La salita dopo Vermiana Dessus. |
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20. I 4 gradini metallici su una placca. |
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21. Sullo sfondo a destra appare la Testa del Gavio. |
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22. Il Pian Vermiana o Pian Vario. |
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23. Attraversamento del Pien Vermiana. |
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24. Dopo aver superato la parete sud della Testa del Gavio si curva a destra risalendone il pendio. |
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25. Risalita del pendio sud della Testa del Gavio. |
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26. Le gobbe erbose che precedono l'arrivo in vetta. |
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27. La vetta della Testa del Gavio. |
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L'itinerario inizia a Cretaz, nel parcheggio adiacente al parco giochi (foto 1).
Lasciato il parcheggio si segue la strada lungo il torrente Valnontey verso sinistra incontrando subito un ponte (foto 2), che si attraversa. Dopo il ponte si trova una serie di indicazioni, tra cui quelle per il sentiero 25, e si seguono queste ultime procedendo dritti.
Il sentiero inizia dunque a salire (foto 3) entrando presto nel bosco, dove prende quota velocemente con una serie di tornantini sulla destra orografica del Torrent des Ors; esce poi dal bosco (foto 4) costeggiando lo stesso torrente per un breve tratto fino ad incontrare un ponticello in legno (foto 5) che permette di passare sulla sponda opposta.
Il sentiero continua dunque la salita, costeggia l'alpe Ronc (foto 6) e prosegue con ripidi tornanti; si lasciano a destra i ruderi di un altro alpeggio (foto 7) e si incontra un bivio nei pressi di Les Ors Desot (foto 8). Qui si scarta la diramazione per il Bivacco Gontier (sentiero 26A) e si prosegue a sinistra sul 25.
Il guadagno di quota a tornantini prosegue; si esce dal bosco all'imbocco del Vallone di Vermiana (foto 9). Qui si trova l'Alpe Les Ors Dessus con un primo bivio (foto 10): si prosegue dritti evitanto il sentiero 25A che scende a Buthier.
Nota: Buthier è un punto di partenza alternativo per questa escursione; il sentiero 25A si unisce al 25 in questo punto.
Superato l'alpeggio si incontra subito un nuovo bivio indicato da una palina (foto 11). A destra si separa il sentiero 25B per Pousset Desot, ma si procede dritti mantenendosi sempre sul 25 che prosegue la salita tra bosco e radure (foto 12). Al bivio successivo (foto 13), segnalato da cartelli fissati su un masso, si prosegue a sinistra sempre sul sentiero 25. Qualora si decidesse di completare l'itinerario come descritto in questa pagina, questo è il punto in cui si chiuderà l'anello, provenendo da destra.
La salita prosegue piuttosto ripida tagliando il pendio (foto 14) e poi con due larghi tornanti fino all'ennesimo bivio, in corrispondenza del quale inizia un sentiero verso destra per il Rifugio Vittorio Sella via Col Ouille. Anche qui si prosegue dritti (foto 15).
Si continua a salire tagliando l'assolato pendio fino ad individuare di fronte un grosso ometto di pietre (foto 16).
Raggiuntolo (foto 17) si piega a destra seguendo le frecce gialle dipinte e attraversando un pianoro. Si passa così a sinistra dei ruderi dell'Alpe Vermiana Dessus (foto 18) e si ricomincia decisamente a salire (foto 19). Qui la traccia a terra inizia a farsi più frammentata ma la direzione da seguire è sempre indicata da frecce e segni gialli dipinti sulle rocce. Un breve passaggio su placca - comunque ben poco inclinata - è attrezzato con 4 gradini metallici (foto 20). Si trovano anche piccoli ometti di pietre.
In questo tratto di salita appare finalmente sullo sfondo la meta dell'itinerario, la Testa del Gavio, apparentemente un inaccessibile pinnacolo roccioso ma in realtà ancora parzialmente nascosta da questo (foto 21).
Esaurito questo tratto di salita si raggiunge un ampio falsopiano conosciuto come Pian Vermiana o Pian Vario (foto 22), a quota 2600 circa. Questo pianoro - in realtà una sequenza di gobbe erbose - va attraversato puntando a sinistra della Testa del Gavio, seguendo la sequenza di frecce. La traccia a terra, tra sassi e erba, è ancora visibile a tratti e la pendenza è decisamente più dolce (foto 23).
Prima di arrivare in fondo alla valle, e dopo aver superato la parete sud della Testa del Gavio, si piega a destra abbandonando definitivamente la traccia (foto 24). Si risale così il pendio erboso a sinistra della bastionata rocciosa (foto 25); la pendenza si aggira sui 30-35°.
Superata la quota della sommità della parete si curva nuovamente a destra verso nord-est affrontando una serie di gobbe erbose senza traccia di sentiero (foto 26).
In breve e senza difficoltà si guadagna così la vetta (foto 27), dove è presente un semplice ometto di pietre.
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Discesa: Testa del Gavio m. 3046 - Cretaz m. 1480
Sentiero: senza sentiero, poi 26, 25C, 25.
Tempo di percorrenza: 3h - 3h30'.
Difficoltà: tratto iniziale senza sentiero, discese ripide.
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28. Discesa verso il Vallone del Pousset. Nel cerchio è evidenziato un ometto. |
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29. Il primo altopiano, con fondo sabbioso. |
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30. Discesa nell'altopiano e via d'uscita a sinistra delle grandi rocce al centro. |
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31. Si costeggia lo stretto canalino a sinistra e si scende poi su ghiaia. |
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32. Attraversamento altopiano con ruscello. |
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33. Si scende costeggiando il ruscello. |
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34. Ci si riporta poi sulla sinistra orografica. |
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35. Discesa su gobbe erbose puntando generalmente verso la punta pousset (al centro). |
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36. I due grossi ometti di pietre. |
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37. Dall'ometto sinistro si taglia il pendio verso la traccia indicata dalla freccia. |
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38. Una debole traccia a terra precede la parte più visibile da lontano. |
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39. Incontro con il sentiero 26 della Punta Pousset. |
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40. Discesa verso il pianoro erboso e attraversamento del torrente su un ponte in legno. |
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41. Lasciato il pianoro si costeggia la destra orografica fino al successivo guado. |
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42. Il guado. |
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43. Il bivio per Epinel: si procede sul 25C. |
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44. Guado e traverso prima della salita al Casotto del Pousset. |
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45. Arrivo al Casotto del Pousset. |
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46. Discesa dal casotto. |
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47. Il bivio che conclude l'anello: si svolta a sinistra. |
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48. Prima di Les Ors Dessus, il bivio per Pousset Desot: si rimane sul 25 scendendo verso l'alpeggio. |
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49. Les Ors, il bivio per Buthier. Si rimane a sinistra. |
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50. Al bivio per il Bivacco Gonthier si scende a destra. |
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51. Si attraversa il torrente su un ponte in legno. |
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52. Uscita definitiva dal bosco, in vista di Cretaz. |
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La discesa può naturalmente avvenire ripercorrendo a ritroso l'intero itinerario di salita. In alternativa può essere interessante scendere lungo il Vallone del Pousset come descritto di seguito, per unirsi più in basso al percorso di salita.
Lasciata la cima si torna sui propri passi per un breve tratto, fino al punto in cui si è sbucati dal pendio sud al termine della salita. In questo caso si piega invece a destra, imboccando il pendio nord che scende piuttosto ripido verso la conca terminale del Vallone del Pousset. Il terreno è per lo più detritico con qualche ciuffo d'erba (foto 28). Un ometto di pietra, difficile da individuare, aiuta a definire il percorso (che è comunque abbastanza intuitivo).
Raggiunto il fondo del vallone si curva a destra scendendo nel sottostante altopiano (foto 29), caratterizzato da fondo finemente detritico con un possibile piccolo specchio d'acqua.
Attraversato il pianoro si aggirano a sinistra le grandi rocce che lo chiudono a est (foto 30) - c'è un ometto ad indicare la strada da seguire - e si costeggia un canalino detritico con vaga traccia e qualche ometto, continuando la discesa descrivendo una S (foto 31) e costeggiando rocce stratificate.
Si raggiunge così un altro altopiano (foto 32) attraversato da un ruscello; lo si attraversa portandosi sulla destra orografica e seguendolo (foto 33). Poco più in basso lo si guada nuovamente (foto 34) portandosi così sulla sinistra orografica, dove si prosegue su gobbe erbose puntando verso la Punta Pousset (foto 35) fino ad individuare di fronte due grossi ometti di pietre (foto 36).
Dall'ometto di sinistra si taglia il pendio sempre a sinistra puntando ad un frammento di traccia di sentiero visibile più avanti (foto 37). Qualora questa traccia non fosse visibile è comunque possibile tagliare lo stesso pendio continuando a puntare verso la Punta Pousset. Dopo alcune decine di metri si dovrebbe comunque intercettare una debole traccia meno visibile da lontano (foto 38).
Si continua così il traverso perdendo leggermente quota (la traccia a terra potrebbe scomparire nuovamente) fino ad intercettare il più visibile e frequentato sentiero 26 che proviene dalla Punta Pousset (foto 39). Una volta incontrato questo sentiero lo si segue a destra verso valle. La parte più... avventurosa può dirsi conclusa.
Il sentiero prosegue nel traverso per poi scendere a tornanti verso un bel pianoro verde (foto 40) in cui il torrente precipita con una cascata. Scesi al pianoro si attraversa il ruscello su un ponte in legno preceduto da un segnavia 26.
La discesa procede ora serpeggiando tra prati e rocce con qualche saliscendi (foto 41) sulla destra orografica fino al successivo guado (foto 42). Il sentiero prosegue la perdita di quota lungo la sinistra orografica incontrando pochi minuti dopo un bivio (foto 43): qui si continua dritti sul sentiero 25C (Cretaz indicata ad 1h25) abbandonando il 26 che porta ad Epinel.
Seguono un guado e un traverso (foto 44) durante il quale si rientra nel bosco; con una breve salita si raggiunge il Casotto del Pousset (foto 45). Qui è presente una comoda fontana dove è possibile fare scorta d'acqua se necessario.
Dal casotto il sentiero 25C ricomincia a scendere abbastanza ripido (foto 46) e poi con un traverso che porta ad un bivio (foto 47): questo è lo stesso già incontrato durante la salita e visibile nella foto 13, pertanto l'anello è chiuso. Si svolta a sinistra.
Al bivio successivo (foto 48), poco prima di les Ors Dessus, si continua la discesa rimanendo sul sentiero 25 (Cretaz a 55') ed evitanto la diramazione 25B verso Pousset Desot.
Raggiunta dunque Les Ors Dessus si trova un nuovo bivio; qui si dirama il sentiero 25A per Buthier. A meno di non volerla raggiungere, si procede dritti.
Nel bosco si incontra infine l'ultimo bivio (foto 50): a sinistra ci si dirigerebbe verso il lontano Bivacco Gontier (sentiero 26A), mentre per tornare a Cretaz si scende ripidi a destra sul 25.
Uscendo temporaneamente dal bosco si attraversa il torrente su un ponte in legno (foto 51). La discesa prosegue ancora tra gli alberi per un tratto; quando se ne esce si è ormai tra i pascoli di Cretaz (foto 52). Nel giro di pochissimi minuti si ritrova il ponte sulla Grande Eyvia (foto 53); lo si attraversa e si ritrova a sinistra il punto di partenza dell'itinerario.
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