AVVISO AI VISITATORI
A seguito del proposito di un nuovo collegamento funiviario tra Frachey e il Colle Superiore delle Cime Bianche nell'area protetta del Vallone delle Cime Bianche (Ambienti glaciali del gruppo del Monte Rosa, SIC/ZPS IT1204220), nonostante il sito rappresenti un impegno ormai ventennale portato sempre avanti con continuità, passione e dedizione, il webmaster non ritiene più opportuno indirizzare migliaia di escursionisti in una valle che non ha imparato ad amare, rispettare e proteggere se stessa, a meno che non intervengano elementi che scongiurino l'ennesimo attacco al suo ambiente.AyasTrekking.it fa parte del gruppo di lavoro "Ripartire dalle Cime Bianche" che ha come scopo lo sviluppo in Ayas di un nuovo modello di turismo sostenibile e attento alle nuove necessità e richieste del mercato nazionale e internazionale.
Il webmaster
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Tratto 1: Promiod m. 1492 - M. Zerbion m. 2722 -
Sentiero: 105. |
Appena prima di Promiod, superato il DalaiLama Village, si identifica un piccolo parcheggio a sinistra della strada (foto 1). L'itinerario parte da qui. Poche decine di metri dopo il parcheggio si incontra un bivio a T; qui si procede a destra (Zerbion indicato a 3h sul sentiero intervallivo 105), entrando in Promiod (foto 2) su strada lastricata. Questa scende di alcuni metri tra le case e sfiora la chiesa lasciandola a destra. Qui sono presenti diverse utili fontanelle dove è possibile rifornirsi di acqua. La strada poi sale leggermente raggiungendo un bivio senza indicazioni (foto 3) a parte un segnavia 107 indicante il ramo destro in discesa. Si procede invece a sinistra in salita, zigzagando brevemente tra le case. La lastricatura finisce e si imbocca un sentiero su erba che costeggia uno steccato (foto 4). In breve si raggiunge una strada e la si attraversa imboccando la prosecuzione del sentiero in salita (foto 5), anche qui senza indicazioni chiare salvo un piccolo ometto di pietre che potrebbe essere nascosto nell'erba alta. Il sentiero prende quota costeggiando parti di muretto a secco (foto 6). Si raggiunge così nuovamente la strada in corrispondenza di una curva (foto 7) e la si segue a sinistra, inizialmente su asfalto e poi su sterrato. Nota: questo punto è raggiungibile anche proseguendo a destra sulla strada incontrata nella foto 5 invece di incrociarla, al prezzo però di un maggiore sviluppo.
Dopo circa 15' di cammino si incontra un bivio (foto 8); la strada principale sembra piegare a sinistra. Qui è presente un cartello che riporta lo Zerbion in entrambe le direzioni, a sinistra su sentiero 6 e a destra su sentiero 105. La via descritta in questa pagina procede a destra sul 105, mentre in discesa, se si deciderà di percorrere l'anello, si giungerà da sinistra.Si procede dunque su sterrato fino ad un guado sul torrente Promiod e lo si attraversa (foto 10) facendo attenzione alla corrente soprattutto dopo la pioggia o durante il disgelo. Subito dopo il guado si trova un bivio a T e si procede a sinistra in salita seguendo il segnavia 105 (foto 11). Si raggiunge l'Alpe Arsine (foto 12) aggirandola con un tornante a sinistra e si entra momentaneamente nel bosco per poi descrivere alcuni tornanti e un traverso tra i pascoli (foto 13). In corrispondenza di una curva a sinistra si raccoglie il sentiero 12 proveniente da destra, rimanendo sulla strada (foto 14). Poco dopo si tocca l'Alpe Francou Inferiore, passando alla sua destra (foto 15) a cui segue un bivio (foto 16), a quota 2035 circa: qui si lascia definitivamente la strada imboccando il sentiero a destra, sempre numerato 105. La palina indica lo Zerbion a 2h di cammino da questo punto; il resto del percorso di salita sarà tutto su sentiero, comunque sempre ben evidente. Usciti dal bosco si sale tra i prati per massima pendenza (foto 17), puntando verso un dosso erboso con alcuni alberelli. Si intercetta il sentiero 7 proveniente da destra (foto 18), proseguendo la salita verso sinistra. Superato il dosso erboso, su cui è presente anche una croce, lasciandolo alcune decine di metri a destra del sentiero, appare di fronte la vetta dello Zerbion, con l'intera cresta che verrà percorsa per raggiungerla (foto 19). Il segnavia 105 continua a trovarsi dipinto su lastre di pietra poste in verticale lungo la traccia. Il sentiero prosegue la sua salita su larga cresta erbosa (foto 20) mentre i pendii laterali si fanno gradualmente più ripidi; la cresta si assottiglia quando il versante nord diventa una parete rocciosa. Il sentiero si mantiene in cresta (foto 21), comunque mai troppo aerea benchè in certi punti il sentiero si avvicini al bordo (foto 22). Un'ultima parte su roccia leggermente friabile (foto 23) conduce infine alla vetta dello Zerbion (foto 24). Nota: La grande statua in cemento bianco della Madonna dello Zerbion, o Madonna delle Alpi, è stata ideata dal Comitato Femminile di St.-Vincent e posta in loco nel 1932 in memoria dei grandi eroi d'Italia, come riportato sulla targa in bronzo posta sulla parete sud del piedistallo. La stessa targa riporta i nomi di 24 cooperatori insigni elencati in due colonne; il primo nome della colonna sinistra è stato rimosso ma è ancora riconoscibile: Benito Mussolini. La prima riga della colonna destra riporta invece quello del Cappellano Militare Don Edmondo De Amicis, religioso della RSI omonimo del più noto scrittore.
Una seconda targa in pietra, al di sopra dell'architrave della porta di accesso al locale interno al piedistallo, riporta la scritta "AVE STELLA ALPIVM! MATER MILITUM DVLCISSIMA! REGINA PACIS!" e la data dell'opera: 1932 - X°. Più in alto, subito sotto la statua, una targa in pietra più grezza riporta la dicitura "POSUERUNT ME CUSTODEM". Sul resto della superficie della parete sono state fissate del corso dei decenni ulteriori targhe, targhette, immagini, foto, scritte ecc. ecc. La statua è stata restaurata nel luglio del 1993 su commissione della Comunità Montana Monte Cervino, come documentato da una targhetta posta sul retro della statua stessa. |
Tratto 2: M. Zerbion m. 2722 - Colle Portola m. 2410
Sentiero: 105. |
La discesa può avvenire come sempre seguendo a ritroso la via di salita; in alternativa si può scegliere un percorso ad anello via Colle Portola come descritto di seguito. La prima parte di questa variante di rientro va dallo Zerbion al Colle Portola lungo la cresta nord, ed è in comune alla normale da Barmasc. Si lascia la vetta dello Zerbion scendendo inizialmente verso sud-ovest; si incontra subito un bivio (foto 25), già visto nella foto 24, dove si separano il sentiero per Promiod, seguito per salire, e quello che conduce al Colle Portola, procedento quindi su quest'ultimo verso destra. Il sentiero aggira così la vetta, portandosi sul pendio ovest e successivamente nei pressi della cresta in corrispondenza di una stazione meteo, cresta che viene seguita fino alla prima anticima (foto 26). Rimanendo sulla traccia alla base della parete si supera una piccola grotta piena di simboli religiosi giungendo ad una biforcazione, già visibile nella foto 26: è consigliabile seguire il ramo destro, che è il sentiero più recente, mentre il sinistro è il sentiero più vecchio che è stato interessato da uno smottamento e richiede più attenzione. Aggirata l'anticima a ovest si perde quota con una serie di tornantini, incontrando alla base di questi il sentiero scartato al precedente bivio: si svolta verso destra in direzione della seconda anticima. Questa viene raggiunta dopo un nuovo breve tratto nei pressi della cresta (foto 27); è possibile - anche se del tutto facoltativo - raggiungerne la sommità, e poi scendere sul versante opposto per riprendere il sentiero principale. A nord dell'anticima il cammino per il Colle Portola è breve. Dal colle è anche possibile proseguire in cresta fino al M. Tantanè, come descritto nell'itinerario 23 dal tratto 2 in avanti, o scendere a Barmasc (itinerario 4 dalla foto 28). |
Tratto 3: Colle Portola m. 2410 - Promiod m. 1492 -
Sentiero: 6. |
Al Colle Portola si incontrano diversi sentieri: il 105 per lo Zerbion, appena percorso,
il 2/105 da Ayas, il 9 per il Tantanè e il 6 per Promiod. Come visibile nella foto 28, l'itinerario qui descritto torna al punto di partenza seguendo il 6 (Promiod indicata a 1h50'). Lasciato alle spalle il colle si inizia la discesa su un facile traverso in scarsa pendenza (foto 29); si incontra presto il poco visibile sentiero 12 che scende a sinistra. Questa è un'ulteriore variante (qui non trattata) che chiude l'anello sul sentiero di salita tra l'Alpe Francou Superiore e l'Inferiore. Si rimane dunque sul 6 fino all'incontro con la strada (foto 30) proveniente dal ripetitore passivo posto in cresta a nord del Colle Portola, seguendola verso sinistra. Dopo due tornanti si lascia la strada seguendo il sentiero a destra (foto 31). Questo scende accompagnato da frecce e segni di vernice gialla che indicano la direzione da seguire (foto 32); si raggiunge una conca erbosa spesso umida dove la traccia a terra potrebbe essere poco visibile; la si ritrova a sinistra della piccola gobba al centro della conca (foto 33). In breve ci si riunisce alla strada (foto 34), seguendola verso destra. 8-10' dopo si incontra la diramazione per Artaz (foto 35), sentiero 4, ma la si tralascia rimanendo sulla strada; poco dopo inizia a destra anche la strada per Artaz (foto 36), ma anche qui si prosegue dritti evitando anche il ramo di sinistra che scende. Si iniziano a trovare tratti di strada asfaltata e tra gli alberi. Al bivio per l'Alpe Salere (foto 37), benchè la strada sembri effettuare un tornante a sinistra, si prosegue dritti scartando la diramazione che scende. Situazione simile 8-10' dopo al bivio per l'Alpe Champ (foto 38): anche qui si continua dritti. Senza ulteriori diramazioni si raggiunge un ultimo bivio (foto 39): qui si riincontra la strada seguita per salire (già visto nella foto 8) e si svolta a destra chiudendo l'anello. Ormai in prossimità di Promiod si incontra (poco visibile soprattutto con l'erba alta) una scorciatoia sulla destra che permette di evitare alcuni tornanti (foto 40). Qualora non la si riconoscesse sarà comunque possibile continuare sulla strada arrivando all'incrocio della foto 41, ormai a monte del paese. Qui si attraversa la strada proseguendo ancora sul sentiero che scende verso le prime case. In alternativa si può seguire la strada a destra che conduce al parcheggio di partenza ma con un maggiore sviluppo. Raggiunto il paese (foto 42) si prosegue dunque la discesa fino ad incontrare la strada che attraversa il centro; seguendola a destra si raggiunge infine il parcheggio di partenza. |
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