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La salita da Ceresole Reale (TO) al Colle Sià è un'escursione classica e molto conosciuta della Valle Orco.
Il percorso si snoda quasi interamente all'interno dei confini del Parco Nazionale del Gran Paradiso, sugli assolati pendii che sovrastano Ceresole; è generalmente percorribile da metà primavera in avanti e non presenta alcuna difficoltà tecnica, risultando pertanto adatta anche ai principianti.
Il Colle Sià è un valico interno alla Valle dell'Orco che collega la valle centrale con un altopiano posto su una spalla del verde Vallone del Roc.
La lunghezza della salita è di circa 4,9 Km; il dislivello da superare è di circa 720 m. con pendenza abbastanza pronunciata e quasi costante; si guadagna quota inizialmente attraversando i boschi a nord di Ceresole fino a Ca' Bianca (meta intermedia che può costituire un'escursione a sé stante), dove il panorama inizia ad aprirsi su buona parte della vallata fino all'imponente sagoma delle Levanne. Si prosegue poi via Pra' del Cres verso il colle, dove appaiono anche alcune tra le più alte cime del Parco, tra cui il Gran Paradiso, la Becca di Monciair, il Ciarforon; queste ultime costituiscono anche il confine tra il Piemonte e la Valle d'Aosta e sono parte della testata della Valsavarenche. Dal valico le Levanne risultano parzialmente nascoste, ma a est lo sguardo può spaziare fino alla pianura.
Salita: Ceresole Reale m. 1550 - Colle Sià m. 2274.
Sentiero: 542. Tempo di percorrenza: 2h - 2h30'. Difficoltà: nessuna. Pendenza mediamente pronunciata, qualche guado.
1. La partenza dalla provinciale.
2. Inizio del cammino su strada asfaltata.
3. Parcheggio e inizio del sentiero.
4. Il sentiero inizia a salire nel bosco con alcuni tornanti.
5. Il traverso verso ONO.
6. Il bivio per il sentiero "Sensi in gioco". Seguire il tornante a destra.
7. Avvicinamento al torrente e alla cascata.
8. Guado sul torrente.
9. Lunghi traversi tra i tornanti prima di uscire dal bosco.
10. Il sentiero in prossimità dell'uscita dal bosco.
11. Uscita dal bosco con il gruppo delle Levanne sullo sfondo.
12. Arrivo a Ca' Bianca.
13. Intersezione con il sentiero balcone nei pressi di Ca' Bianca.
14. La salita prosegue dopo Ca' Bianca.
15. Il guado prima di Pra' del Cres.
16. Pra' del Cres e l'indicazione del bivio.
17. Ripartenza da Pra' del Cres: guado e prosecuzione della salita.
18. Passaggio dall'Alpe Rama.
19. Un rivolo incontrato durante la salita e la posizione del Colle Sià.
20. L'Alpe Ciaplus circondata da un nevaio.
21. Tornante a destra con grosso ometto di pietre.
22. Ultimo tornante e arrivo al Colle Sià.
L'inizio del cammino è sulla strada provinciale 460, a Ceresole Reale in località Borgata Montone (Mutun) subito dopo i tornanti prima della diga. Qui si trovano diversi cartelli (foto 1) indicanti una strada secondaria (a destra salendo): per la Borgata Moies, per Ca' Bianca, per Noasca, per il Bivacco Giraudo, per Gran Piano e per il Colle Sià, meta di questa escursione, indicato a 2h30' di cammino.
La stradina, asfaltata, sale tra i giardini delle case (foto 2) descrivendo alcune curve fino ad un piccolo parcheggio sterrato, dove ha termine (foto 3). Nel piccolo piazzale si trovano alcuni cartelli del Parco e, a sinistra, inizia il sentiero per Ca' Bianca.
Questo inizia subito a salire nel bosco con alcuni tornanti (foto 4) per poi dirigersi ovest-nord-ovest con un traverso (foto 5); qui si incontrano alcuni cartelli del Parco che indicano l'attraversamento del suo confine e le norme di comportamento da tenere per la conservazione del suo ambiente.
Dopo un tornante a sinistra si incontra un cartello per Ca' Bianca; si superano altri due tornanti in corrispondenza del secondo dei quali si nota un bivio (foto 6): la deviazione a sinistra porta al centro di Ceresole Reale (Capoluogo indicato a 1h) via sentiero "Sensi in gioco", mentre per Ca' Bianca si segue il tornante a destra.
Avvicinatisi ad un torrente si rimane sulla destra orografica costeggiando una piccola cascata (foto 7) e prendendo ancora quota con dolci tornanti.
Superata la quota della cascatella si attraversa il torrente con un facile guado (foto 8).
Segue una serie di lunghi tornanti (foto 9) e un traverso con attraversamento di alcuni rivoli (a seconda della stagione e delle precipitazioni potrebbero anche essere asciutti).
Quando si intravvede l'uscita dal bosco (foto 10) si è ormai poco prima di Ca' Bianca. Poco dopo la visuale si apre su tutta la valle; a ovest spiccano il Lago di Ceresole e il gruppo delle Levanne (foto 11).
Con un ultimo tornante a sinistra si raggiungono le costruzioni di Ca' Bianca (foto 12), poste su un piccolo altopiano soleggiato decisamente panoramico, che merita una piccola pausa (70'-90' da Ceresole).
Qui si incontra anche il sentiero balcone proveniente da ovest, con i relativi cartelli (foto 13): a sinistra si imbocca il suddetto sentiero (indicazione per Cialme), mentre per il Colle Sià si procede a destra (indicazioni per Colle Sià, Bivacco Giraudo, Pra' del Cres e Noasca).
Il sentiero - con tratti lastricati - continua dunque la salita (foto 14);
superato un piccolo guado (foto 15) giunge a Pra' del Cres (foto 16), posta anch'essa su un piccolo altopiano erboso, circondato dagli ultimi alberi.
A Pra' del Cres si trova un nuovo bivio; a destra le indicazioni riportano Borgo Vecchio a 1h10' e Noasca a 2h40'. A sinistra, invece, il Colle Sià a 50' e il Bivacco Giraudo a 2h30'.
Si prosegue dunque la salita a sinistra, superando un altro guado (foto
17) e iniziando una lunga serie di tornanti che risale il pendio, toccando ben presto l'Alpe Rama (foto 18) a quota 2026. La sequenza di tornanti continua; qui, soprattutto durante il disgelo, è possibile incontrare alcuni rivoli d'acqua. Il Colle Sià è già riconoscibile (foto 19).
Si sfiora (lasciandola alcune decine di metri a sinistra del sentiero) l'Alpe Ciaplus (foto 20) con un'ampia curva a destra lungo la quale è posta una fontana in legno e pietra allestita dalla Forestale nel 2014; dopo alcuni ulteriori tornanti che tagliano un pendio via via più ripido si
raggiunge un grosso ometto di pietre (foto 21); qui in condizioni normali il sentiero descrive l'ennesimo tornante a destra, mentre in evidente presenza di grossi nevai residui sul traverso successivo è possibile (o consigliabile) lasciare il sentiero e seguire una traccia secondaria che sale più ripida e permette di evitare il taglio del pendio finale che potrebbe richiedere l'uso dei ramponi (la traccia secondaria è riportata nella cartina allegata).
Seguendo il sentiero, con un ultimo traverso e un ultimo tornante a sinistra si raggiunge in breve il Colle Sià, meta di questa escursione. Se si è seguito il percorso alternativo, dopo una salita su prato con traccia poco visibile si raggiunge il costone a monte del colle, raggiungendo il valico da ovest con una breve discesa.
23. Panorama primaverile a nord dal Colle Sià: tra le cime spiccano i Denti del Broglio, la Becca di Monciair, il Ciarforon e il Gran Paradiso.
Discesa: Colle Sià m. 2274 - Ceresole Reale m. 1550.
Sentiero: 542. Tempo di percorrenza: 90' - 2h. Difficoltà: nessuna. Pendenza mediamente pronunciata, qualche guado.
24. Discesa dal tornante con ometto di pietre.
25. Perdita di quota con numerosi tornanti su pendio erboso.
26. Il limite della vegetazione ad alto fusto.
27. Il pianoro di Pra' del Cres.
28. Arrivo a Ca' Bianca.
29. Inizio della discesa da Ca' Bianca.
30. Discesa con tornanti.
31. Uscita dai confini del Parco.
La discesa può avvenire lungo lo stesso sentiero utilizzato per salire.
Si lascia dunque il Colle Sià sul versante sud, con un primo tornante subito sotto il colle a cui segue un traverso che conduce al successivo tornante identificabile grazie al grande ometto di pietre (foto 24). A seguire, la già nota serie di tornanti (foto 25) che, costeggiando l'Alpe Ciaplus e l'Alpe Rama, permettere di perdere gradualmente quota fino al limite superiore della vegetazione d'alto fusto (foto 26), che precede di poco il pianoro di Pra' del Cres (foto 27).
Qui si incontra il bivio per il sentiero 543 (a sinistra) ma lo si scarta rimanendo sul 542 come indicato sui cartelli presenti in prossimità dell'alpeggio e attraversando il pascolo.
In breve, dopo un tratto di largo sentiero nel bosco, si raggiunge l'altopiano di Ca' Bianca (foto 28).
Anche qui, nei pressi dell'alpeggio, si incontra il bivio per il sentiero balcone per Cialme; per tornare al punto di partenza, però, si aggirano le costruzioni a sinistra trovando l'evidente traccia già seguita per salire (foto 29). Questa scende costantemente verso Ceresole con una serie di tornanti e traversi (foto 30); come detto, oltre ai facili guadi normalmente presenti, in determinate condizioni di disgelo/precipitazioni se ne possono aggiungere altri.
Si evita di imboccare il sentiero "Sensi in gioco" in corrispondenza di un tornante a sinistra e si prosegue la perdita di quota, uscendo dai confini del Parco (foto 31).
Presto iniziano a spuntare i tetti delle abitazioni di Ceresole; si raggiunge infine il parcheggio all'inizio del sentiero, e da qui su strada asfaltata ci si ricongiunge alla provinciale concludendo l'escursione.
CARTINA
La cartina del percorso Ceresole Reale - Ca' Bianca - Pra' del Cres - Colle Sià.
L'immagine comprende tutti i principali sentieri della zona,
la rete stradale, le zone abitate, gli alpeggi, gli elementi idrografici, i confini comunali e del Parco, le aree boschive, prative, rocciose e le isoipse a 20 m.
Cliccare sull'immagine per scaricare una dettagliata cartina vettoriale in formato PDF e il tracciato GPS per GPS Trackmaker, per Google Earth e in formato GPX.
PROFILO ALTIMETRICO
Il profilo dell'intero percorso da Ceresole/Borgata Montone al Colle Sià.
Il tracciato non richiede particolari annotazioni: la pendenza è grossomodo costante, con lievissime variazioni occasionali, per tutta la lunghezza della salita.
Note meteorologiche:
Salvo perturbazioni di passaggio, la zona non è particolarmente esposta ad estesi annuvolamenti locali, salvo addensamenti sulle cime più alte. L'esposizione consente un buon soleggiamento. Va ricordato come la Valle dell'Orco, per la sua conformazione e orientamento, risente a volte delle condizioni meteo nella zona di confine con la Francia più che di quelle sul Canavese. Periodo consigliato:
L'itinerario rimane generalmente praticabile da metà primavera all'autunno inoltrato, e almeno fino a Ca' Bianca è percorribile anche in condizioni pienamente invernali. Attrezzatura:
Il sentiero può essere tranquillamente percorso anche con scarponcini leggeri, purchè in grado di assicurare una buona tenuta anche sul bagnato e di consentire un sicuro attraversamento dei guadi. In inverno sono necessarie racchette da neve e abbigliamento adatto. Frequentazione:
La zona è molto nota e frequentata, soprattutto nella bella stagione, essendo facile da raggiungere e senza difficoltà.
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