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Il Lago della Serva, posto a quota 1801, è uno specchio d'acqua del Vallone di Champdepraz all'interno dei confini del Parco del M. Avic. Può essere raggiunto con un facile cammino di poco più di un'ora da Covarey ed è pertanto una meta per ogni camminatore dotato di preparazione basica. Dal lago si può inoltre proseguire il cammino fino a raggiungere il Rifugio Barbustel, nei pressi del sovrastante Lago Bianco.
Il percorso illustrato in questa pagina si snoda nei boschi di larice e pino uncinato e descrive un anello: il ritorno ricalca la traccia più diretta (~4,2 Km) via Alpe Serva Inferiore (5C), mentre l'andata è lievemente più lunga (~5 Km) e, nella parte centrale, si mantiene sul sentiero per il Lac Gelè (escursione 62) più a lungo per poi percorrere la piacevole variante 6B - con alcuni ponti e piccoli saliscendi - e riunirsi al sentiero principale.
Il lago è anch'esso circondato da boschi di aghifoglie; le rive sono in buona parte pianeggianti e adatte a una piacevole sosta, con qualche roccia affiorante. Nelle sue acque, visto da sud, si specchia il Barbeston (foto a sinistra).
Questo itinerario si presta bene ad escursioni primaverili o autunnali grazie al ridotto sviluppo e alla quota limitata.
Andata: Covarey m. 1264 - Lago della Serva m. 1801.
Sentiero: 5C, 6, 6B. Tempo di percorrenza: 90' - 120'. Difficoltà: nessuna.
1. Partenza da Covarey. Sullo sfondo appare il M. Avic.
2. Il portale di benvenuto nel Parco del M. Avic.
3. La Ville e l'inizio del sentiero.
4. Bivio per il sentiero 7: si rimane sulla strada.
5. La strada nel bosco. Di fronte il M. Avic.
6. Superamento di un ponte.
7. Bivio verso strada bassa: si prosegue a destra.
8. Quadrivio in località magazzino: si prosegue sul sentiero di fronte.
9. Il sentiero 6 sale nel bosco.
10. Un ponte in legno.
11. Il ponte sul Ru de Chevrere et Monjovet.
12. Salita con tratti di mulattiera.
13. Una paretina rocciosa a destra del sentiero.
14. Una passerella in legno.
15. Il bivio per il sentiero 6B.
16. Il guado sul primo torrente (si arriva dal fondo della foto).
17. I due ponti.
18. Incontro con il sentiero 5C.
19. Un tratto di mulattiera sul sentiero 5C.
20. Arrivo al Lago della Serva.
La partenza dell'itinerario è a Covarey, nel Vallone di Champdepraz, dove ha termine la strada percorribile senza autorizzazione. Sono presenti alcuni comodi parcheggi.
Si inizia seguendo la strada principale (foto 1), asfaltata, che supera Covarey, un portale di benvenuto (foto 2) e il centro visite del Parco del M. Avic.
Si raggiunge così Villa/La Ville/Veulla, dove la strada asfaltata ha termine in un piccolo parcheggio (foto 3); qui sono presenti alcuni pannelli informativi del parco e diverse indicazioni.
Da questo stesso parcheggio inizia una strada lastricata, ovviamente non accessibile al traffico non autorizzato, che costeggiata da una staccionata lascia l'abitato sulla sinistra. Seguendola si raggiunge e costeggia a monte la recinzione del Parc Animalier Chevrere-M. Avic, si entra nel bosco, si supera un ponte e si raggiunge una biforcazione (foto 4): a destra inizia il sentiero 7/7B (Col Varotta, Barbeston), ma si rimane sul 6/5C (Rifugio Barbustel/Lac Gelè/Lac Blanc).
Il cammino prosegue sulla strada nel bosco (foto 5); si supera un altro ponte (foto 6) e si continua fino ad un bivio (foto 7) in corrispondenza del quale si scarta la diramazione a sinistra, che porta sulla strada più bassa, e si prosegue a destra incontrando subito dopo il quadrivio in località Magazzino (foto 8), m. 1461. La strada prosegue a sinistra (5C) verso il Lago della Serva con percorso diretto (in questo itinerario questo sentiero viene percorso al ritorno), il Rifugio Barbustel e il Lac Blanc (tempistica indicata sul cartello: 2h30'); a destra (7A-/7B, 7A, 7A-7) verso l'agriturismo di Pra Oursie (45'), il Col Varotta (3h30') e il Barbeston (3h), mentre di fronte inizia il sentiero 6 con indicazione per il Lac Gelè (3h30'). Si prosegue su quest'ultimo, che ricomincia subito a salire con pendenza più accentuata.
Si attraversa un ponte in legno su un ruscello (foto 10) e subito dopo si scavalca il Ru de Chevrere et Monjovet con un ulteriore piccolo ponte (foto 11), continuando poi a salire su sentiero con tratti di mulattiera e gradini in pietra (foto 12). Si costeggia alla base una parete rocciosa (foto 13) e si percorre una passerella in legno (foto 14) giungendo così ad un bivio (foto 15), m. 1716. A destra il sentiero 6/6B sale al Lac Gelè e a Pra Oursie (rispettivamente a 2h30' e 45', tempi indicati sui cartelli) ma per il Lago della Serva si scende a sinistra sul 6B (riportato a 50').
Si superano tre ruscelli: il primo con un semplice guado (foto 16) e gli altri mediante due ponti in legno (foto 17).
Qualche ulteriore lieve saliscendi conduce infine all'intersezione con il sentiero 5C a quota 1677, la via più diretta (foto 18); lo si segue verso destra prendendo ancora quota su tratti di mulattiera (foto 19).
In breve si raggiunge così il Lago della Serva, lasciando a sinistra un grande masso erratico (foto 20).
21. Il Lago della Serva in autunno.
Dal Lago della Serva
è poi eventualmente possibile, seguendo il sentiero 5C sulla sponda ovest, procedere verso il Rifugio Barbustel e la sovrastante zona dei laghi (Lago Bianco, Lago Nero, Lago Cornuto, Gran Lago).
Ritorno: Lago della Serva m. 1801 - Covarey m. 1264.
Sentiero: 5C. Tempo di percorrenza: 60' - 90'. Difficoltà: nessuna.
22. Il punto di partenza del sentiero di discesa è indicato dalla freccia a sinistra.
23. Inizio del ritorno.
24. Bivio 5C/6B: si prosegue la discesa a destra.
25. Passaggio alla base di caratteristiche pareti rocciose.
26. Il secondo bivio per l'antico altoforno.
27. Il ponte sul Ru de Chevrere et Montjovet, poco prima dell'Alpe Serva Inferiore (a sinistra).
28. L'Alpe Serva Inferiore.
29. Ricongiungimento con la strada nei pressi dell'Alpe Serva Inferiore.
30. Al quadrivio di Magazzino si svolta a destra.
31. Uno dei sentieri a sinistra; si prosegue sempre sulla strada.
32. Si costeggia il recinto del Parc Animalier.
33. Ritorno a La Ville.
34. Su strada tra La Ville e Covarey.
La via di ritorno qui descritta, come specificato nell'introduzione, segue il tracciato più breve e diretto, differente dal percorso di andata nella parte centrale.
Il sentiero 5C riprende la discesa in un punto facilmente identificabile grazie al masso erratico già sfiorato all'arrivo (foto 22).
Lasciato così alle spalle il lago si procede con scarsa pendenza su sentiero sassoso (foto 23), pietraie ben sistemate e tratti di mulattiera lastricata.
Perdendo quota si incontra presto il bivio da cui si dirama il sentiero 6B (utilizzato all'andata): ovviamente è possibile ripercorrerlo anche al ritorno, tuttavia la via diretta prosegue la discesa a destra (foto 24).
Si sfiorano alcune pareti rocciose (foto 25) e si scartano due diramazioni a destra (la prima sbarrata, la seconda - foto 26 - indicata da un cartello informativo e bollinata 5B) per l'antico altoforno, residuo delle attività estrattive della zona (volendo vederlo si può allungare il cammino di qualche minuto), e la presa d'acqua del Ru de Chevrere et Montjovet.
La discesa porta a scavalcare con un ponticello il canale (foto 27) e subito dopo all'Alpe Serva Inferiore (foto 28), dove si incontra la strada seguendola a sinistra (foto 29). Qui è presente anche una fontanella.
La strada inizia subito a scendere con 4 tornanti; sfiora nuovamente pareti di rocce montonate e segue il torrente attraversando alcuni ponti e puntando verso Magazzino.
A Magazzino ci si ritrova al quadrivio della foto 8 già incontrato in salita, chiudendo l'anello.
Si prende la strada a destra (foto 30) e si prosegue la discesa, tralasciando poco dopo la deviazione a destra per la strada bassa e successivamente anche tutti i sentieri che partono a sinistra (foto 31) per Pra Oursie, il Barbeston ecc.
Si costeggia il recinto del Parc Animalier (foto 32) e, ormai su strada lastricata, La Ville/Voella (foto 33) e al suo parcheggio. Di fronte il panorama abbraccia molte cime della Val d'Ayas, comprese nei gruppi del Nery, delle Dame di Challand e del Corno del Lago, e i Valloni di Chasten e Dondeuil.
Da qui in pochi minuti seguendo la strada asfaltata (foto 34) si torna a Covarey, punto di partenza dell'escursione.
TRACCIATO GPS
La cartina del percorso tra Covarey e il Lago della Serva (evidenziato in magenta). È compresa tutta la zona circostante, con i principali elementi idrografici, i centri abitati, gli edifici sparsi, le strade, i sentieri, le cime, le isoipse a 20 m. (indicative), i confini del Parco del M. Avic e del Parc Animalier, il reticolo geografico.
Cliccare sull'immagine per scaricare una cartina vettoriale in formato PDF e il tracciato GPS per GPS Trackmaker, per Google Earth e in formato GPX.
PROFILO ALTIMETRICO
Il profilo del percorso da Covarey al Lago della Serva.
La prima parte del cammino, fino a Magazzino, è caratterizzata da una pendenza scarsa (strada); oltre Magazzino si procede su sentiero più ripido fino al bivio col sentiero 6B. Qui si affrontano alcuni piccoli saliscendi a cui segue una breve rampa finale che conduce al Lago della Serva. Il tratto pianeggiante al lago rappresenta un tratto che porta ad una spiaggetta sulla riva ovest (facoltativo). La discesa è differente dalla salita nel primo tratto, che è più breve e mancante dei saliscendi di cui sopra; raggiunta la località Magazzino la strada riporta con graduale perdita di quota a Covarey. Le distanze riportate (in Km) sono proiettate in pianta.
Note meteorologiche:
La zona non è particolarmente soggetta ad annuvolamenti. Per avere successo in questa escursione può non essere necessaria una giornata perfetta, tuttavia una buona visibilità consentirà sicuraemente un miglior panorama soprattutto verso la bassa Val d'Ayas. In caso di pioggia non sono presenti molti ripari al di fuori di Covarey, La Ville e dell'Alpe Serva Inferiore. Periodo consigliato:
Una piccola quantità di neve, se affrontata con attenzione, non pregiudica la raggiungibilità del Lago della Serva. Il percorso è generalmente "pulito" da maggio/giugno a ottobre ed eventualmente anche oltre. Attrezzatura:
In assenza di neve il sentiero può essere tranquillamente percorso anche con scarponcini leggeri, non è necessaria attrezzatura ulteriore. Frequentazione:
La zona è ben frequentata per tutta l'estate; nelle stagioni intermedie e in settimana sarà più difficile incontrare molti escursionisti.
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