Tratto 1: Brusson ~ m. 1300 - bivio Salomon ~ m. 1720
Sentiero: 2/2A.
Tempo di percorrenza: 45' - 55'.
Difficoltà: nessuna.
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1. L'inizio della strada per Salomon lungo la strada per Estoul. |
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2. La strada sale inizialmente tra i prati. |
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3. Si evita la deviazione a sinistra per la fonte ferruginosa. |
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4. Scorciatoia in corrispondenza di un tornante a destra. |
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5. La scorciatoia attraversa una traccia di strada sterrata. |
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6. Prima di Salomon si incontra un bivio e si procede a destra. |
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La partenza dell'itinerario è a Brusson. La prima parte del percorso porta a Salomon seguendo per lo più una facile strada poderale in buona parte asfaltata.
A seconda di dove si inizia a camminare all'interno di Brusson si può raggiungere seguendo vie diverse l'imbocco della strada per Salomon; idealmente si può considerare il suo inizio dove questa (Rue Valey) incrocia la strada per Estoul (foto 1), chiamata Rue Col Ranzola, che corre a monte di Brusson. Un punto di partenza centrale può essere Rue Cugnod; il tracciato GPS allegato inizia nei pressi del supermercato (per comodità qui c'è anche una fontanella), percorre una parte di Rue Cugnod e svolta a sinistra in Rue Valley di fronte all'Hotel Italia. In fondo a Rue Valley si incontra il punto della foto 1. Qui Salomon è indicata a 80' di cammino.
La strada costeggia le ultime case e poi procede ripida tra i prati (foto 2). Più avanti, dove la strada attraversa il bosco, si evita la deviazione a sinistra (foto 3) per la Fontana del Goillaz (conosciuta anche come fonte ferruginosa).
Poco dopo, in corrispondenza di un tornante a destra, si può seguire una scorciatoia facoltativa (foto 4) che permette di tagliare un tratto di strada. Il taglio (indicato da frecce gialle) incrocia una traccia sterrata (foto 5) e si riunisce più in alto alla strada per Salomon, che viene seguita verso sinistra fino a raggiungere un bivio (foto 6). Volendo raggiungere Salomon inferiore si scende a sinistra, mentre per seguire questo itinerario si procede a destra. |
Tratto 2: bivio Salomon ~ m. 1720 - Colle Bussola m. 2807
Sentiero: 2A, poi senza sentiero.
Tempo di percorrenza: 2h30' - 3h.
Difficoltà: strada e sentiero molto ripidi, terreno friabile, assenza di sentiero.
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7. Bivio per Salomon Superiore: si continua la salita dritti. |
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8. Al terzo bivio si continua ancora a salire. |
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9. Dopo il terzo bivio la strada diventa più ripida. |
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10. Il primo casotto dell'acqua va aggirato in senso orario. |
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11. Dopo la parte più ripida il sentiero diventa momentaneamente più pianeggiante. |
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12. La radura alla base ovest della Punta Guà. |
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13. Attraversata la radura si ritrova il sentiero. |
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14. Il secondo casotto dell'acqua viene lasciato a destra del sentiero. |
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15. Il terzo casotto e lo sbarramento. |
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16. Salita diretta verso lo sbarramento. |
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17. Aggirato lo sbarramento si rientra nel bosco. |
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18. Uscita dal bosco nel canalone a sud del Corno Bussola. |
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19. La traccia a terra inizia a farsi di più difficile individuazione. |
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20. Esaurita la traccia, rimangono alcuni segni di vernice rossa che poi si perdono. |
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21. Si può usare come punto di riferimento questa roccia piatta, che viene lasciata a sinistra. |
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22. Per raggiungere la conca di fronte non ci sono passaggi obbligati. |
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23. La conca alla base del Colle Bussola. |
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24. Avvicinamento al Colle Bussola. |
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25. Ultimi metri prima del colle, su terreno friabile molto ripido. |
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26. Panorama verso est del Colle Bussola, con i nomi delle principali cime più vicine. |
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Poco dopo il bivio per Salomon Inferiore la strada diventa sterrata e si incontra un nuovo bivio (foto 7), dove si scarta la diramazione a sinistra - che conduce a Salomon Superiore - procedendo dritti e trovando così, dopo circa 300 m., un terzo bivio (foto 8): anche qui si evita di scendere a sinistra e si procede dritti. La stradina, che è ormai evidentemente ben poco battuta e frequentata, inizia ad impennarsi fino a diventare decisamente ripida (foto 9).
Si raggiunge un casotto dell'acqua (foto 10) - trovando la fine della strada - e lo si aggira in senso orario evitando l'apparente ramo che procede dritto. Si cammina ora su sentiero, che sale sempre ripido e con diversi tornanti per poi descrivere un breve traverso a sinistra (foto 11) verso una radura (foto 12), posizionata ormai quasi alla base delle pendici occidentali della Punta Guà.
Si attraversa questa radura - larga circa 120 m. - su vaghe tracce individuando di fronte la prosecuzione del sentiero (foto 13) che continua la salita meno ripido tra le ultime macchie di vegetazione ad alto fusto con segnavia 2A.
Si passa a sinistra del secondo casotto dell'acqua (foto 14). Dopo circa 50 m. si esce dal bosco e si trova un terzo e ultimo casotto (foto 15), in un ripido canale, con poco più in alto uno sbarramento di cemento.
Si sfiora il casotto restando leggermente più bassi su terreno che a seconda delle condizioni potrebbe essere friabile per poi guadare il torrente e risalire sulla sua destra orografica per massima pendenza in direzione dello sbarramento (foto 16) puntando verso il sul lato sinistro.
Lo sbarramento viene aggirato lasciandolo a destra e raggiungendo un terrazzino dove una traccia di sentiero verso destra porta ad entrare per l'ultima volta nel bosco (foto 17). Qui potrebbe essere visibile la deviazione a sinistra per l'Alpe Thoule che naturalmente va evitata.
Dopo poco più di 100 m. si esce definitivamente dal bosco, a quota 2200 circa (foto 18); il panorama è cambiato: si è entrati nell'ampio canalone che culminerà al Colle Bussola, ancora lontano. Di fronte si riconoscono le pareti rocciose del versante sud-occidentale del Corno Bussola. La traccia, che effettua un traverso in leggera salita verso il centro della valletta, è inizialmente ancora riconoscibile ma da qui la sua visibilità va peggiorando velocemente (foto 19) per poi scomparire del tutto intorno a quota 2260. Rimangono radi segni di vernice rossa (foto 20) che presto si perdono mentre si prosegue la salita - più ripida - mantenendosi sulla sinsitra orografica della valle: di fatto, il tratto di salita da qui al Colle Bussola si snoda in un'area praticamente incontaminata, dove non è raro incontrare qualche camoscio.
Si passa a destra di una grande roccia piatta (foto 21) salendo eventualmente con tornantini su ripido pendio erboso. A quota 2510 si incontra un isolato ometto di pietre.
Mancando una traccia da seguire è necessario inventare una via per raggiugnere la conca erbosa visibile di fronte più in alto, sul versante opposto della valle, senza passaggi obbligati. Dopo l'ometto di quota 2510 è possibile ad esempio iniziare un traverso - generalmente in leggera salita - verso il centro del vallone (foto 22), oppure mantenersi ancora sullo stesso versante, salire ancora con ripidi tornantini, e traversare più in alto. Il tracciato GPS allegato effettua un traverso all'incirca a questa quota.
Il terreno verso il centro della valle da erboso diventa gradualmente più detritico, con qualche passaggio su terreno franoso che richiede attenzione.
Raggiunta la conca a quota 2600 circa, questa si apre
permettendo di individuare con certezza di fronte l'intaglio del Colle Bussola (foto 23).
Il valico verrà raggiunto con percorso diretto, ancora senza passaggi obbligati e senza sentiero.
L'attraversamento in senso longitudinale della conca non pone problemi; si tratta di procedere per lo più su erba con qualche piccola area detritica aggirabile.
La salita verso il colle, in compenso, è piuttosto difficoltosa a causa della pendenza che va via via aumentando (foto 24) e soprattutto della natura del terreno, decisamente friabile.
Nella parte finale, piuttosto che procedere nel centro del canale, è consigliabile salire lungo un fianco in modo da poter contare sugli appigli offerti dalle rocce (foto 25).
Allo sbocco del canale ci si trova al Colle Bussola, sul sentiero 3C, una delle vie normali di salita al Corno Bussola dai Laghi Palasina (vedi escursione 42).
Il panorama si apre ora sul Vallone di Palasina e sulle cime circostanti, tra cui citiamo la Gran Cima e il M. Perrin (escursione 43b), il Corno Vitello (escursioni 25 e 43), la Punta Valfredda (escursione 28). Da questo punto, oltre a salire al Corno Bussola, si può scendere verso i Laghi Palasina o il Lago Bringuez (e da qui tornare a Brusson).
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Tratto 3: Colle Bussola m. 2807 - Corno Bussola m. 3023
Sentiero: 3C.
Tempo di percorrenza: 30' - 40'.
Difficoltà: un tratto attrezzato, sentiero su terreno friabile..
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27. Si lascia il Colle Bussola sul sentiero 3C. |
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28. La paretina attrezzata. |
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29. Dopo il tratto attrezzato si procede su comodo sentiero tra i prati. |
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30. Traverso su pendio detritico e intersezione con il sentiero 3D proveniente dal Colle Palasina. |
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31. Il pendio finale con sentiero a tornanti su terreno parzialmente detritico. |
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32. La croce di vetta del Corno Bussola. Sullo sfondo a sinistra lo Zerbion. |
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Una volta al Colle Bussola, ciò che rimane della salita alla vetta del Corno Bussola è tutto su sentiero ben tracciato e frequentato.
Si lascia il valico sul sentiero 3C in direzione nord (foto 27), incontrando subito un intaglio nella cresta da cui si esce con un breve tratto attrezzato (foto 28) con gradini e corrimano metallici.
Si procede poi su normale sentiero che si snoda tra i prati (foto 29) fino a raggiungere un traverso sul pendio detritico sommitale del Corno Bussola (foto 30). Lungo il traverso si incontra da destra il sentiero 3D proveniente dal Colle Palasina.
Si affronta infine l'ultima rampa, su cui il sentiero sale con tornanti decisamente ripidi. Il terreno è in parte su terra e in parte detritico (foto 31) e friabile.
Negli ultimi metri di salita spunta la croce di vetta: il Corno Bussola è raggiunto (foto 32).
Per il ritorno a valle si possono poi scegliere diverse possibilità:
- stessa via di salita;
- Laghi Palasina - Estoul (escursione 42 tratto 3 + discesa escursione
11b);
- Colle Palasina - Mascognaz - Champoluc (sentiero 3D fino al colle + escursione 25 tratto 5);
- Colle Bussola (escursione 42 parte del tratto 3) - Colle e Lago Bringuez (traverso non descritto) - Alpe Chiapa - Cascata di Pacard - Brusson (discesa escursione 50).
È evidente come alcune di queste opzioni prevedano un ritorno in un punto differente da quello di partenza, per cui sarà necessario predisporre un mezzo per il rientro.
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