AVVISO AI VISITATORI
A seguito del proposito di un nuovo collegamento funiviario tra Frachey e il Colle Superiore delle Cime Bianche nell'area protetta del Vallone delle Cime Bianche (Ambienti glaciali del gruppo del Monte Rosa, SIC/ZPS IT1204220), nonostante il sito rappresenti un impegno ormai ventennale portato sempre avanti con continuità, passione e dedizione, il webmaster non ritiene più opportuno indirizzare migliaia di escursionisti in una valle che non ha imparato ad amare, rispettare e proteggere se stessa, a meno che non intervengano elementi che scongiurino l'ennesimo attacco al suo ambiente.AyasTrekking.it fa parte del gruppo di lavoro "Ripartire dalle Cime Bianche" che ha come scopo lo sviluppo in Ayas di un nuovo modello di turismo sostenibile e attento alle nuove necessità e richieste del mercato nazionale e internazionale.
Il webmaster
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Tratto 1: Crest - Cuneaz - Lago Perrin.
Sentiero: 13. |
Il nostro percorso inizia all'arrivo dell'ovovia che parte da Champoluc e raggiunge in pochi minuti il Crest (per "il Crest" intendo qui la zona d'arrivo dell'ovovia e non il paese sottostante, a quota 1980). Si segue la sterrata che inizia a sinistra della partenza dell'ovovia di Ostafa. La strada passa vicino ad un punto di ristoro invernale, e poco dopo si incontra un bivio, di cui si sceglie il sentiero a destra, che conduce al villaggio Walser di Cuneaz, a quota 2032 (a 15-20' dalla partenza). Nota: nell'estate del 2016 questo punto è interessato da pesanti interventi edilizi. Una nuova strada di servizio proviene da Cuneaz lungo il torrente, sulla sinistra orografica.
Dopo il ponte si costeggia l'alpe Plan Long, passando alla sua sinistra attraverso il pascolo (potrebbe essere recintato con filo elettrificato), e si affronta un primo tratto ripido, che porta a superare la quota di 2400 metri.Un breve tratto in piano, poi un secondo tratto con maggiore pendenza, al termine del quale siamo a circa quota 2500, e una diramazione, di cui si segue il sentiero a destra (quello a sinistra porta ai Pinter). Ancora una piccola pausa in piano, e infine l'ultimo tratto più ripido, che termina infine ai 2635 metri del lago Perrin. Un'interessante e più impegnativa escursione che parte da qui può essere la salita al Corno Vitello descritta nell'itinerario 25. Un'altra alternativa è costituita dalla traversata verso i Laghi Pinter (variante 7b). |
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Tratto 2: Lago Perrin - Mascognaz.
Sentiero: 14a, poi sterrata 105.
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Per scendere in direzione Mascognaz si gira attorno a una parte del lago verso destra (tenendo il lago alla propria sinistra), fin dove l'emissario (che prende il nome di torrente Perrin) è attraversato da un guado. Senza bisogno di portarsi sull'altro lato, si costeggia il torrente, facendo un minimo di attenzione ai sassi su cui si appoggiano i piedi. Il sentiero scende poi ripido, e passa subito a destra di una curiosa formazione rocciosa chiamata "Omo de pera" (uomo di pietra), simile anche a una mano che indica il cielo. Il sentiero prosegue con minor pendenza, attraversa un ruscello e un prato tra alcuni alpeggi (Alpe Toulassa), per poi riprendere a scendere su terra (ancora attenzione a non scivolare). Costeggia infine l'alpe Chavannes, e incontra la strada sterrata n. 105, che scende, inizialmente con alcuni tornanti e poi rettilinea, fino a Mascognaz, a quota 1822, da cui è possibile scendere sul frequentatissimo sentiero 14/14A o sul nuovo 14D (escursione 55) direttamente a Champoluc, oppure tornare al Crest, come descritto di seguito. Nota: l'acqua della fontana di Mascognaz è considerata una delle più buone e fredde della valle. Da qui inizia l'acquedotto che alimenta Champoluc. |
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Tratto 3: Mascognaz - Crest.
Sentiero: 13A. |
Per tornare al Crest, dalla piazzetta con la fontana di Mascognaz si percorre il sentiero che scende verso il torrente e lo attraversa grazie ad un ponte di legno ricostruito nell'estate del 2001 dopo che l'alluvione dell'anno precedente l'aveva seriamente danneggiato. Poco dopo il ponte, si scarta la diramazione 14D che scende a Champoluc (sentiero della cascata, escursione 55) e ci si mantiene invece sul 14A a destra che punta verso le nuove costruzioni di Mascognaz, passando sotto l'antico rascard ristrutturato (ricostruito). Il sentiero, conosciuto anche come "Sentiero delle Fate", continua lungo il fianco della montagna, serpeggiando tra gli alberi e alternando piccole salite e piccole discese. Giunti nel vallone di Cuneaz, più in basso rispetto alla quota dell'arrivo dell'ovovia, si attraversa un altro ponte (questo spazzato completamente via dall'alluvione) e si risale, percorrendo un tratto di quello che nella stagione invernale è il "pistone" che scende a Champoluc, arrivando infine al punto di partenza. |
Cliccare sull'immagine per scaricare il tracciato GPS dell'escursione per il programma GPS TrackMaker, per Google Earth e in formato .GPX.
NOTA: il tracciato che fornisco è relativo ai MIEI movimenti nel giorno in cui ho percorso il sentiero, e può contenere imprecisioni dovute a miei spostamenti non inerenti il tragitto e ad errori dello strumento. Utilizzatelo come riferimento, eventualmente come traccia approssimata e per il calcolo delle distanze dai waypoint, e NON seguitelo se si dirige in posti assurdi.