AVVISO AI VISITATORI
A seguito del proposito di un nuovo collegamento funiviario tra Frachey e il Colle Superiore delle Cime Bianche nell'area protetta del Vallone delle Cime Bianche (Ambienti glaciali del gruppo del Monte Rosa, SIC/ZPS IT1204220), nonostante il sito rappresenti un impegno ormai ventennale portato sempre avanti con continuità, passione e dedizione, il webmaster non ritiene più opportuno indirizzare migliaia di escursionisti in una valle che non ha imparato ad amare, rispettare e proteggere se stessa, a meno che non intervengano elementi che scongiurino l'ennesimo attacco al suo ambiente.AyasTrekking.it fa parte del gruppo di lavoro "Ripartire dalle Cime Bianche" che ha come scopo lo sviluppo in Ayas di un nuovo modello di turismo sostenibile e attento alle nuove necessità e richieste del mercato nazionale e internazionale.
Il webmaster
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Tratto 1: Colle Superiore delle Cime Bianche m. 2982 - Colle Inferiore delle Cime Bianche m. 2896
Sentiero: strada. |
La traversata dal Colle Superiore delle Cime Bianche all'Inferiore è estremamente semplice. Il percorso si svolge purtroppo su terreno profondamente alterato dagli impianti di risalita. Dal Colle Superiore si procede a ovest scendendo sulla traccia in discesa parallela al tracciato dello skilift "Gran Sommetta" (foto 1) in direzione del Bec Carrè. La pendenza è piuttosto pronunciata ma non ci sono pericoli o difficoltà. Nota: lo skilift è attualmente in fase di sostituzione con una nuova seggiovia (estate 2022).
Proprio di fronte appare ben presto l'intaglio del Colle Inferiore delle Cime Bianche, tra la Gran Sommetta a destra e il Bec Carrè a sinistra (foto 2).Più in basso la strada si scosta verso destra di qualche decina di metri dal tracciato dello skilift (foto 3); con un'ansa si raggiunge così il pianoro compreso tra i due valichi, che ospita, a sinistra del laghetto, le partenze degli skilift "Gran Sommetta" e "Du Col"; quest'ultimo risale al Colle Inferiore. Si risale dunque verso il Colle Inferiore sulla strada di servizio (foto 4), raggiungendo il passo in pochi minuti. In corrispondenza del colle si trova la stazione a monte della seggiovia "Bec Carrè" proveniente dalla Valtournenche. Dal Colle Inferiore delle Cime Bianche si può scendere sul versante ovest verso Valtournenche, oppure, tralasciando le salite alle cime circostanti, iniziare la discesa verso St.-Jacques sul sentiero 6b, riportato sulle carte ma ben poco visibile sul terreno, o sul sentiero 5a.
Nota: Il Colle Inferiore delle Cime Bianche può essere raggiunto direttamente da St.-Jacques restando sulla destra orografica del Vallone di Cortot: escursione 88. È inoltre punto di partenza per la salita al Bec Carrè: escursione 88b.
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Tratto 2: Colle Inferiore delle Cime Bianche m. 2896 - Gran Sommetta m. 3165 e discesa
Sentiero: non numerato. |
L'inizio del sentiero verso la vetta della Gran Sommetta è nelle immediate vicinanze del muro ovest della stazione a monte della seggiovia Bec Carrè (foto 5). La traccia sale subito piuttosto ripida con un tornantino superando il tetto della costruzione; prosegue poi (foto 6) fino a raggiungere un poggio erboso con pendenza decisamente più moderata, dove piega leggermente verso sinistra puntando al pendio ovest della Gran Sommetta (foto 7). Qui si lascia il terreno erboso proseguendo su sfasciumi. La traccia a terra in assenza di neve si mantiene ben visibile; potrebbero essere presenti delle diramazioni che si ricongiungono poco più avanti. Osservando da questa posizione ravvicinata la conformazione delle rocce della Gran Sommetta si può notare come la parte bassa sia composta da rocce biancastre, caratteristiche della zona, mentre la sommità da altre più scure, separate dalle prime da una fascia inclinata dall'evidente configurazione a strati che scendono verso ovest. Questa fascia trasversale può essere attraversata o aggirata sulla sinistra mantenendosi più bassi; nel primo caso è opportuno fare particolare attenzione a non scivolare sui fini detriti che spesso ricoprono le rocce stesse. La traccia, laddove fosse poco visibile a terra, è evidenziata da alcuni ometti di pietre (foto 8). Superata questa zona il sentiero si ritrova sul pendio ovest e ricomincia a salire deciso con l'aiuto di alcuni tornanti; il terreno si mantiene coperto di ghiaia e scaglie di roccia (foto 9). Guadagnando quota velocemente si giunge in vista della vetta della Gran Sommetta (foto 10). L'arrivo in cima è questione ormai di pochi minuti di cammino (foto 11); la sommità ospita un parafulmine e una statuetta di una Madonna posizionata su un piedistallo di pietre alla cui base è ricavata la nicchia che contiene il libro di vetta. Il panorama che si può ammirare dalla cima è istintivamente dominato a nord dall'inconfondibile profilo del Cervino con le Grandes Murailles e la Dent d'Herens. Tutto intorno sono però osservabili con un'inedita prospettiva numerosissimi punti d'interesse: a sud quasi tutte le più alte vette della Val d'Ayas (foto 12) tra cui inconfondibili spiccano il Rothorn (escursione 44), il Testa Grigia (escursione 20), il Sarezza, il Nery (itinerario alpinistico 5), il Voghel, le Becche di Vlou e Torchè, il Corno Bussola (escursione 42) e parte del vicino gruppo dei Tournalin con il M. Croce (escursione 40b), il Grand Tournalin (escursione 35b) e il Roisettaz (escursione 40), nonchè naturalmente la Pointe Sud e il Bec Carrè che dominano l'azzurrissimo Lac Pers. A est la visuale è parzialmente chiusa dall'imponente massa della Gobba di Rollin, ma spiccano comunque il Klein Matterhorn, il Breithorn occidentale e gli impianti del Plateau Rosa; più a destra non si può non notare la grande sagoma azzurro ghiaccio del Lac de Rollin. Sul versante della Valtournenche appaiono le case di Cervinia sovrastate dal lago Goillet. Il ritorno al Colle Inferiore avviene seguendo sostanzialmente lo stesso percorso utilizzato per salire, ponendo la necessaria attenzione nei tratti ripidi soprattutto dove il sentiero è costituito da sfasciumi (foto 13). Dal colle è poi possibile tornare al Superiore oppure riprendere il cammino verso valle scendendo al pianoro sottostante e da qui andare ad intercettare il sentiero 6 che sale al Superiore. L'alternativa più insolita ed avventurosa è però l'aggiramento del Bec Carrè con salita alla Pointe Sud, ed è descritta nel seguente tratto 3. |
Tratto 3: Colle Inferiore delle Cime Bianche m. 2896 - Pointe Sud m. 2973 e discesa
Sentiero: inesistente. |
È opportuno ripetere nuovamente che il percorso qui descritto è riservato ad alpinisti ed escursionisti molto esperti, disposti a qualche rischio e in grado di muoversi con sicurezza su terreni difficili e perlopiù instabili. L'avvicinamento alla Pointe Sud inizia con un brevissimo tratto di discesa dal Colle Inferiore delle Cime Bianche sul versante ayassino lungo la strada di servizio degli impianti (foto 14) fino a portarsi alla quota a cui i conoidi detritici alla base est del Bec Carrè incontrano la parete rocciosa. Allo scopo di perdere meno quota possibile la traccia qui descritta si mantiene a questa altezza; in alternativa è possibile scendere fino al pianoro, aggirare il Lac Pers e risalire successivamente.
Si lascia ben presto la strada in corrispondenza di un tornante verso sinistra (foto 15) e si prosegue dritti rimanendo alla base della parete rocciosa o leggermente più in basso (foto 16). Data la vicinanza alla parete può essere indicato l'uso di un caschetto da alpinismo.Il terreno, sensibilmente inclinato verso est, è composto ovviamente soprattutto da pietraia con ciottoli di dimensioni medie ben poco assestati, quindi la prudenza è un obbligo. Durante l'avvicinamento è già possibile tracciare visivamente sul versante nord della Pointe Sud la via di salita (foto 17): si tratta di un percorso breve ma ripido, interamente su pietraia. Superato il Bec Carrè si rimane bassi rispetto alla quota dell'intaglio tra questo e la Pointe sud, e arrivati nelle vicinanze di quest'ultima (foto 18) si inizia a salire. È importante ricordare di puntare verso il gendarme roccioso ben visibile nelle foto 17 e 18, lasciandolo poi sulla sinistra (foto 19) e guadagnando una selletta che lo separa dall'ultima rampa verso la cima. Il suolo è costituito soprattutto da macigni non necessariamente stabili e, una volta nei pressi della sella, da piccole aree erbose. Da qui si affronta l'ultimo pendio, anch'esso con pendenza decisa; la pietraia è ora composta da rocce di dimensione generalmente superiore (foto 19). Si giunge così ad un piccolo pianoro erboso (foto 20), posto immediatamente a nord della vetta (è già chiaramente riconoscibile l'ometto di pietre posto in cima); lo si supera aggirando poi a sinistra la sommità, e giungendo infine alla meta. Qui è stato costruito il suddetto ometto, ma data la scarsissima frequentazione di questa cima non ci sono altri segni di passaggio. Il panorama è simile a quello dalla Gran Sommetta, salvo per il Cervino che risulta coperto e la sagoma del Roisetta che è ora più vicina. In compenso la parete sud del Bec Carrè mostra una serie di profondi canali verticali, e appare parte del Gran Lago delle Cime Bianche. Dalla cima è possibile affrontare due vie di discesa: la prima ricalca la seconda parte dell'itinerario di salita; giunti alla base si può evitare di tornare al Colle Inferiore e scendere invece direttamente al pianoro verso le sponde del Lac Pers, e da qui tagliare verso il sentiero 6. La seconda, qui descritta, permette di completare la traversata della Pointe Sud, ma è necessario ancora una volta premettere che rimane da affrontare un canale estremamente ripido seguito da un lungo e infido conoide di ghiaia. Per portare a termine la traversata, una volta giunti alla base delle rocce sommitali le si aggira sul versante est (foto 22); subito dopo ci si trova su un piccolo pendio detritico (foto 23) che permette di portarsi nell'intaglio tra la Pointe Sud e la sua anticima sud (su questa anticima sono stati costruiti due grandi ometti squadrati la cui presenza in questo caso è indifferente). |
Cliccare sull'immagine per scaricare i tracciati per GPS Trackmaker e Google Earth (privi di mappe ma completi dei necessari waypoints; il sentiero 6 è compreso nel tracciato dell'itinerario 5) con una cartina a risoluzione superiore.
NOTA: il tracciato che fornisco è relativo ai MIEI movimenti nel giorno in cui ho percorso il sentiero, e può contenere imprecisioni dovute a miei spostamenti non inerenti il tragitto e ad errori dello strumento. Utilizzatelo come riferimento, eventualmente come traccia approssimata e per il calcolo delle distanze dai waypoint, e NON seguitelo se si dirige in posti assurdi.