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A seguito del proposito di un nuovo collegamento funiviario tra Frachey e il Colle Superiore delle Cime Bianche nell'area protetta del Vallone delle Cime Bianche (Ambienti glaciali del gruppo del Monte Rosa, SIC/ZPS IT1204220), nonostante il sito rappresenti un impegno ormai ventennale portato sempre avanti con continuità, passione e dedizione, il webmaster non ritiene più opportuno indirizzare migliaia di escursionisti in una valle che non ha imparato ad amare, rispettare e proteggere se stessa, a meno che non intervengano elementi che scongiurino l'ennesimo attacco al suo ambiente.AyasTrekking.it fa parte del gruppo di lavoro "Ripartire dalle Cime Bianche" che ha come scopo lo sviluppo in Ayas di un nuovo modello di turismo sostenibile e attento alle nuove necessità e richieste del mercato nazionale e internazionale.
Il webmaster
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Andata: Col de Joux - Pian delle Signore.
Sentiero: 1. |
Il cammino inizia al Col de Joux, in corrispondenza del parcheggio posto pochi metri prima del valico, sul lato di Brusson. Qui sono presenti già pannelli illustrativi sul Ru Cortot. Questo punto può essere anche raggiunto a piedi da Brusson, seguendo il tratto 1 dell'escursione 47 (45'-80'). La partenza prevede due varianti, entrambe senza difficoltà. A) alla sommità del colle - tra il cartello di fine del Comune di Brusson e quello in legno riportante "St.-Vincent - Col de Joux"- si trova l'inizio di un sentiero (numerato 1) e ben indicato da paline con i consueti cartelli gialli e l'indicazione "Itinerario escursionistico del Rû Courthoud" (foto 1), che già riportano Barmasc a 2h45' e le sorgenti del Ru Cortot a 5h55'. Il sentiero è inizialmente lastricato e diventa sterrato poco dopo; si incontra un bivio e si prosegue a destra, sempre su strada sterrata. Poco dopo un tornante a destra scende nuovamente verso il Col de Joux (da qui si proviene seguendo la variante B), ma il sentiero 1 prosegue dritto. B) Una decina di metri prima della sommità del colle, prima del cartello di fine Comune di Brusson (foto 2), si trova l'indicazione del ristorante "Da Bréan"; la si segue raggiungendo e superando velocemente il ristorante (foto 3) e il suo parcheggio. La strada diventa poi sterrata; poco dopo si incontra un tornante a sinistra (da sinistra proviene la variante A). All'esterno del tornante si incontra il sentiero 1 e lo si segue. Dopo l'unificazione (foto 4) dei due rami iniziali (A con salita iniziale più ripida e sviluppo leggermente superiore, B più breve e graudale ma in parte su asfalto) il sentiero - più simile ad una stradina sterrata - prosegue pressochè in piano tra pareti rocciose a sinistra e pendii ripidissimi a destra (foto 5); a destra si apre a tratti un interessante panorama su Brusson e la bassa valle (foto 6). Sul versante opposto, proprio di fronte, si notano le costruzioni di Salomon (escursione 49). Si incontra un bivio (foto 7); il ramo destro scende verso Extrepieraz, ma per Barmasc si prosegue dritti. Dopo circa 5' si incontra la prima galleria (foto 8): inizia così la serie di 14 tunnel che caratterizza questo itinerario; si tratta di passaggi recentemente messi in sicurezza che sostituiscono il tracciato originale del Ru Cortot, storicamente franato in più punti e non più recuperabile. L'altezza delle volte - che possono essere di roccia (foto 9 e 10), di cemento o irrobustite con cemento o muratura- è sempre sufficiente a passare a piedi con ampio margine (escursionisti più alti potrebbero fare bene ad evitare di proseguire lungo le pareti, dove la volta è più bassa) e anche in bicicletta. La lunghezza e la non linearità di alcune di queste gallerie richiede l'uso di una torcia o di una lampada frontale (i cartelli consigliano anche il casco). Alcune di queste gallerie prevedono un'alternativa esterna, a volte semplice (tracciato originale ancora percorribile o recuperato) e a volte più impegnativa (discese e risalite ripide ecc.). Tratti incompleti del Ru Cortot originale, sono stati parzialmente recuperati e adattati a punti panoramici (più si procede in direzione Barmasc più il panorama si apre oltre che sulla bassa valle anche verso il Rosa). Di seguito sono riportati le lunghezze e alcuni dati circa ogni galleria e i tratti di sentiero circostanti. Galleria 1: 75 m. Galleria 2: 66 m. All'esterno è stato ricostruito un tratto aereo del Ru Cortot, non percorribile (foto 11). Galleria 3: 67 m., con punto panoramico subito dopo l'uscita a destra. Galleria 4: 92 m., con passaggio esterno. Galleria 5: 31 m., con passaggio esterno. Galleria 6: 62 m. Galleria 7: 137 m., collegata con un passaggio coperto alla galleria 8, 111 m. (foto 12). Tra le due è presente un'uscita (foto 13) verso un punto panoramico. Successivamente la pendenza inizia gradualmente ad aumentare. Galleria 9: 87 m. Galleria 10: 207 m., la più lunga (foto 14), con passaggio esterno con difficoltà EE. Galleria 11: 30 m., la più corta. Galleria 12: 167 m., con passaggio esterno EE Dopo la galleria 12 segue un tratto esterno moderatamente in salita. Galleria 13: 60m. Galleria 14: 129 m., ultima galleria (foto 15), in salita pronunciata. Esaurita la serie di gallerie il sentiero procede momentaneamente più pianeggiante fino ad un tornante a sinistra (di fronte è visibile una ripida condotta idraulica nera proveniente dal sovrastante pozzo piezometrico del Ru Cortot, foto 16); qui è presente una palina che riporta Barmasc a 55'. Non si tratta di un bivio, l'indicazione serve per lo più ad evidenziare la presenza del tornante secco. Il sentiero, ora più stretto, sale con una serie di ripidi tornantini fino a raggiungere e superare leggermente la quota dell'edificio del pozzo piezometrico, raggiungendolo poi (foto 17) con un breve traverso con lieve saliscendi. Qui un'ulteriore palina riporta Barmasc a 40' di cammino. Si aprono due possibilità (foto 18) per raggiungere il Pian delle Signore: A) (variante alta) dal pozzo piezometrico si segue semplicemente la strada; dopo 1,6 km una curva a destra permette di scendere sul sottostante prato (foto 19), abituale e frequentatissima area da pic-nic. B) (variante bassa) subito dopo l'edificio del pozzo piezometrico un ramo della strada scende con un tornante a destra verso il piano inferiore della costruzione; all'esterno della curva si può identificare (non sono presenti indicazioni) un sentiero che scende nel bosco. Imboccandolo si perde leggermente quota fino ad una passerella di legno (foto 20) che scavalca il Ru Cortot: il sentiero prosegue a sinistra lungo il canale (che potrebbe essere in parte prosciugato, foto 21) e in 20'-25' raggiunge il Pian delle Signore. L'ultimo tratto è costeggiato da uno steccato in legno sul lato a valle. Le due varianti si incontrano in corrispondenza del ponte sul Ru Cortot. Il sentiero che passa da qui conduce al Colle Portola e da qui allo Zerbion (escursione 4) e al Tantanè (escursione 23). Il Pian delle Signore può essere raggiunto da Barmasc seguendo la prima parte (foto 1-3) dell'itinerario 4. Dal Pian delle Signore il cammino può continuare lungo il Ru: il tratto fino a Mandrou/Alpe Mezzan è descritto - con qualche variante - nell'escursione 8. In alternativa è possibile scendere in pochi minuti al parcheggio di Barmasc, dove in un rascard (ricostruito) è presente un pannello informativo in 3 lingue sul Ru. |
Ritorno: Barmasc/Pian delle Signore - Col de Joux.
Sentiero: 1. |
Il percorso di ritorno segue sostanzialmente quello dell'andata, e sono naturalmente possibili le stesse varianti di partenza e arrivo. Dal Pian delle Signore, pertanto, è già possibile scegliere due itinerari diversi: A) (variante alta) si segue la strada che punta verso monte; là dove da questa si stacca il sentiero 5/105 per il Colle Portola si piega a sinistra. Proseguendo sulla stessa strada, senza bivi significativi, si giunge all'edificio del pozzo piezometrico. B) (variante bassa) dal ponte sul Ru Cortot si imbocca il sentiero che costeggia il canale, affiancato per il primo tratto da uno steccato in legno (foto 22). Il sentiero entra poi nel bosco e non si separa mai dal Ru (foto 23), serpeggiando nelle sue vicinanze con qualche lieve saliscendi. Dopo 20'-25' il canale trova la sua fine; qui si supera una passerella in legno (foto 20) che porta sulla destra del canale e si prosegue la salita nel bosco per qualche decina di metri su sentiero, raggiungendo così l'edificio del pozzo piezometrico. Raggiunto dunque il pozzo con l'uno o con l'altro percorso, lo so supera lasciandolo sulla sinistra e incontrando una palina (foto 24). Si prosegue su sentiero che effettua dapprima un breve traverso con qualche saliscendi (foto 25), e perde poi quota velocemente con diversi tornanti piuttosto ripidi fino a raggiungere la sottostante strada alla quota di base del condotto idraulico sottostante il pozzo. Svoltando decisamente a destra al falso tornante in fondo alla discesa ci si trova nuovamente sulla strada delle gallerie; queste come all'andata possono essere attraversate o, in alcuni casi, evitate seguendo le varianti esterne (con difficoltà E o EE, indicate da appositi cartelli posti nei pressi dell'imbocco di ogni galleria, foto 26). Subito dopo la 14° e ultima galleria si incontra il bivio per Extrepieraz (foto 27), tralasciando il sentiero che scende a sinistra. Presto ci si trova in corrispondenza di un tornante (foto 28), che offre quindi due possibilità per procedere: A) variante alta: si segue il ramo di destra pressochè pianeggiante fino ad un bivio segnalato con paline; qui si prende il ramo che scende a sinistra giungendo in breve alla sommità del Col de Joux. B) variante bassa: si segue il ramo di sinistra che in breve raggiunge il parcheggio del ristorante "Da Bréan". Si lascia parcheggio e ristorante sulla sinistra (nel frattempo la strada da sterrata diventa asfaltata) e in poche decine di metri ci si ritrova al Col de Joux, pochi metri a valle rispetto alla variante A. Se è necessario tornare a Brusson a piedi, seguire il tratto 4 dell'escursione 47. |
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Nota: a causa dell'ambiente in cui si svolge l'escursione, la precisione del GPS è fortemente limitata.