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AVVISO AI VISITATORI
A seguito del proposito di un nuovo collegamento funiviario tra Frachey e il Colle Superiore delle Cime Bianche nell'area protetta del Vallone delle Cime Bianche (Ambienti glaciali del gruppo del Monte Rosa, SIC/ZPS IT1204220), nonostante il sito rappresenti un impegno ormai ventennale portato sempre avanti con continuità, passione e dedizione, il webmaster non ritiene più opportuno indirizzare migliaia di escursionisti in una valle che non ha imparato ad amare, rispettare e proteggere se stessa, a meno che non intervengano elementi che scongiurino l'ennesimo attacco al suo ambiente.AyasTrekking.it fa parte del gruppo di lavoro "Ripartire dalle Cime Bianche" che ha come scopo lo sviluppo in Ayas di un nuovo modello di turismo sostenibile e attento alle nuove necessità e richieste del mercato nazionale e internazionale.
Il webmaster
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Salita: Col di Nana - Becca di Nana.
Sentiero: non numerato. |
La partenza di questo itinerario è al Col di Nana, raggiungibile in 15' dal Rifugio Grand Tournalin. Per raggiungere il rifugio si può seguire il tratto 1 dell'itinerario 2, mentre per il Col di Nana, importante punto di partenza per altre escursioni (Bec Trecare, Petit e Grand Tournalin ecc.) si segue il tratto 1 dell'itinerario 35. Al Col di Nana si incontra un ometto di pietre con un cartello giallo dell'Alta Via n. 1 (foto 1). Da qui, a sinistra salendo da Ayas, inizia il cammino per la Falconetta (foto 2). La traccia a terra è chiaramente identificabile, e sale lungo il pendio con pendenza piuttosto accentuata e diversi tornantini (foto 3). Il percorso affronta poi tratti più pianeggianti (foto 4), e un salto di roccia (foto 5). Il sentiero taglia il pendio est della cresta nord della Falconetta; questo è piuttosto ripido, pertanto in determinati punti è consigliabile tenersi anche con le mani per sicurezza (foto 6), soprattutto se il terreno è bagnato. Giunti alla base di una risalto roccioso (foto 7) si procede salendo per un paio di metri sulla roccia (traccia in rosso sempre nella foto 7) o rimanendo alla sua base (traccia in verde); per alcuni metri questa traccia rimane più in basso (foto 8) ma risale poco più avanti (foto 9), dove si torna ad avere un percorso unico. Il sentiero attraversa poi una selletta (foto 10) in direzione di una seconda piccola cima, superandola sul lato di Ayas e riportandosi poi su quello di Valtournenche, raggiungendo poi un'altra sella pietrosa, caratterizzata da un gendarme di roccia (foto 11), che si supera lasciandolo a destra (foto 12). Si arriva così all'ultimo e più delicato tratto, già nelle immediate vicinanze della vetta: questa, che è formata da una cresta che si estende in direzione nord-sud, viene dapprima aggirata sul fianco occidentale (foto 12) con alcune difficoltà date da roccette e stretto sentiero su terreno sabbioso piuttosto instabile (foto 13). Si affronta infine uno stretto tornantino a sinistra, la cui curva (foto 14) è costituita da un passaggio su roccia che porta a una friabile cengia pressochè scavata nella roccia ma dell'altezza di circa un metro. Si tratta di un punto piuttosto critico (foto 15) a causa della combinazione di sentiero piuttosto friabile, esposizione e rocce taglienti subito sopra la testa; è necessario dunque abbassarsi quanto più possibile per non urtare la roccia con la testa (potrebbe essere addirittura consigliabile un caschetto) nè rimanere impigliati con lo zaino. Poco dopo si incontra un secondo punto analogo (foto 16); anche qui bisogna chinarsi e passare sotto le rocce sporgenti. Anche qui il passaggio è molto stretto, friabile, esposto e inclinato verso l'esterno, quindi è d'obbligo la necessaria attenzione. Si giunge infine alla larga e frequentata cresta sommitale, poco a nord della croce, dopo un'ultima rapida risalita su pietrisco (foto 17), dove ancora una volta può essere meglio aiutarsi con le mani. |
Discesa: Becca di Nana - Col di Nana.
Sentiero: non numerato. |
La discesa può essere effettuata in direzione del Col di Nana seguendo lo stesso percorso utilizzato per la salita, con la stessa grande attenzione nei punti peggiori; è naturalmente richiesta la capacità di disarrampicare nei tratti su roccia. In alternativa è ovviamente possibile - e consigliato - scendere seguendo la facile discesa dell'itinerario 10 fino all'Alpe Mezzan; da qui si può seguire la strada sterrata che, con un piacevole percorso pianeggiante e l'attraversamento di due gallerie, riporta all'imbocco del Vallone di Nana e da qui a St.-Jacques. |
Cliccare sull'immagine a sinistra per scaricare il tracciato per il programma GPS TrackMaker.
NOTA: il tracciato che fornisco è relativo ai MIEI movimenti nel giorno in cui ho percorso il sentiero, e può contenere imprecisioni dovute a miei spostamenti non inerenti il tragitto e ad errori dello strumento. Utilizzatelo come riferimento, eventualmente come traccia approssimata e per il calcolo delle distanze dai waypoint, e NON seguitelo se si dirige in posti assurdi.
1. Gian 56 | 08/06/2011, 13.48.34 | |
Utente non registrato Valutazione: |
non avendo capacità alpinistiche ho abbandonato il tuo percorso all'altezza del punto in cui hai scattato la foro 13 e camminando su pietraia verso sud in 5 minuti ho superato il filo di cresta trovandomi su un pendio erboso risalendo il quale sono arrivato in vetta |