A seguito del proposito di un nuovo collegamento funiviario tra Frachey e il Colle Superiore delle Cime Bianche nell'area protetta del Vallone delle Cime Bianche (Ambienti glaciali del gruppo del Monte Rosa, SIC/ZPS IT1204220), nonostante il sito rappresenti un impegno ormai ventennale portato sempre avanti con continuità, passione e dedizione, il webmaster non ritiene più opportuno indirizzare migliaia di escursionisti in una valle che non ha imparato ad amare, rispettare e proteggere se stessa, a meno che non intervengano elementi che scongiurino l'ennesimo attacco al suo ambiente.
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Il Vallone di Nana è l'unico della Val d'Ayas ad estendersi verso ovest; rappresenta un'importante via di collegamento con la Valtournenche attraverso l'omonimo Col di Nana, attraverso il quale transita il sentiero intervallivo 1.
Il vallone, la cui imboccatura è a quasi 2000 metri di quota e può essere raggiunta tanto da St.-Jacques quanto da Mandriou via Ru Cortot, si mostra subito piuttosto ampio e verdeggiante, delimitato a sud dalla pietraia sovrastata dal ripiano del lago Lechien, e a nord dal pendio del Palon di Nana, mentre a ovest il panorama è chiuso dal Bec de Nana o Falconetta.
Proseguendo nella salita lungo la strada poderale, che sale con alcuni tornanti lungo il fianco destro, o il sentiero recentemente tracciato, il versante sud si fa più ripido fino a quasi verticale; successivamente si affronta una larga curva a destra, che immette nella parte superiore del vallone, dove ai piedi del sassoso versante sud del Petit Tournalin si trova il rifugio Grand Tournalin, dove ha termine la strada.
Da qui partono principalmente due sentieri: il già citato n. 1, che conduce al Col di Nana, e il n. 4 che conduce via Laghi Croce al Colle Croce (dai laghi è possibile raggiungere anche il Colletto di Nana e da qui scendere fino a St.-Jacques).
In entrambi i casi si aprono nuovi ventagli di possibilità.
Dal Col di Nana è infatti possibile, oltre che scendere a Cheneil, affrontare le salite alla Falconetta/Bec de Nana via cresta nord, al Bec Trecare, e soprattutto al Petit e al Grand Tournalin, tutte cime che superano i 3000 metri di quota.
Anche il Colle Croce è una porta per nuove escursioni: da qui in pochi minuti si può salire al M. Croce, oppure scendere al caratteristico Lago Verde, come anche proseguire fino a raggiungere il M. Roisettaz, che con il suo splendido panorama sul Cervino è la seconda montagna in ordine di quota a circondare la Val d'Ayas dopo il Grand Tournalin (tutti gli itinerari sono riportati nel box "Argomenti correlati").
In inverno il Vallone di Nana è piuttosto frequentato da scialpinisti ed escursionisci con racchette da neve, ma in questi casi è necessario porre particolare attenzione al rischio valanghe che possono staccarsi dai ripidi pendii circostanti. Escluso questo rischio, raggiungere almeno il rifugio non presenta particolari difficoltà.
Immagini presenti nella galleria: 7.
1. Il Vallone di Nana visto dal versante opposto della Val d'Ayas. Si nota la strada sterrata che sale al rifugio Grand Tournalin, nascosto dietro alla cresta a metà altezza. Sullo sfondo la Falconetta (escursioni 10 e 10b), il Bec Trecare e i due Tournalin.
2. Stiamo iniziando a scendere dal Lago Lechien (Escursione n. 9). Di fronte a noi l'intero Vallone di Nana, con la strada sterrata che sale verso il rifugio Grand Tournalin (vedi Escursione n.2). Da sinistra si riconoscono la Falconetta, il Bec Trecare (escursione 14), il Petit e il Grand Tournalin (escursione 35+35b) e il Palon di Nana.
3. Marzo 2006, il Vallone di Nana immerso in una bufera di neve. A destra la Falconetta.
4. Febbraio 2008, neve alta alla base del Vallone di Nana.
5. Febbraio 2008, il Vallone di Nana. Sullo sfondo le cime dal Lyskamm al Rothorn (escursione 44).
6. Febbraio 2008, tracce di scialpinisti nel basso Vallone di Nana. Sullo sfondo la Falconetta.
7. Arrivo al Col di Nana. A sinistra si riconosce la cresta nord della Falconetta (escursione 10b).