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La salita alla Testa di Comagna è un'escursione estiva molto semplice e comune, affrontabile partendo dal Col de Joux, da Orbeillaz, da Sommarèse o dal Col Tzècore (il cui nome talvolta si trova italianizzato in Col Zuccore). Il percorso Brusson - Col de Joux - Testa di Comagna - Sommarèse - Extrepieraz è descritto nell'escursione 47, e la discesa alternativa Testa di Comagna - Col Tzècore nella variante 47b.
I sentieri dai due valichi alla vetta non presentano difficoltà in estate; durante la stagione invernale è però più consigliabile la salita dal Col Tzècore qui descritta, a causa della presenza di alcuni punti leggermente esposti sul versante opposto e delle piste e degli impianti del Col de Joux.
Il percorso non presenta difficoltà tecniche di alcun genere né tratti esposti e non prevede l'attraversamento di piste o il superamento di rampe ripide; è quindi adatto anche a ciaspolatori senza esperienza in grado di affrontare un percorso di circa 5,5 Km (andata e ritorno) con dislivello piuttosto contenuto. Non essendo però un percorso appositamente segnalato, l'equipaggiamento richiesto comprende obbligatoriamente ARVA, pala e sonda benchè la pericolosità dell'area sia molto limitata.
In condizioni normali è solitamente presente una traccia battuta che è sufficiente seguire; in caso contrario, la vetta sarà comunque raggiungibile con un minimo di senso dell'orientamento e, al limite, seguendo la traccia GPS allegata.
Il panorama dalla vetta permette di osservare tutto il Vallone di Chasten fino all'omonimo Colle, circondato dalle aguzze cime del Nery e delle Dame di Challant; o ovest la vista supera la conca di Aosta, e sono riconoscibili molti dei monti che si affacciano sulla Valle Centrale, come l'Avic (itinerario alpinistico 8), il Rutor, l'Emilius.
Nella foto introduttiva a sinistra: il Voghel, le Becche di Vlou, Torchè e Mortens, il Corno del Lago e il M. dell'Aquila visti dalla Testa di Comagna all'inizio della discesa.
Salita: Col Tzècore m. 1607 - Testa di Comagna m. 2105.
Tempo di percorrenza: 90 - 140 minuti. Dislivello: +498.
Difficoltà: nessuna.
1. Un'indicazione al Col Tzècore.
2. Dal parcheggio si inizia l'attraversamento del grande pascolo a nord.
3. Attraversata l'area pianeggiante si raggiunge il bosco passando a sinistra dell'alpeggio nella foto.
4. Lasciato il pascolo, si sale nel bosco.
5. A volte possono spuntare indicazioni dipinte sulle rocce (in questo caso non è comunque un vero segnavia).
6. Il sentiero non sale sempre dritto, ma segue qualche leggera curva a destra e a sinistra.
7. Il bosco si dirada e appaiono le montagne di fronte.
8. La salita continua fuori dal bosco.
9. Il Vallone di Chasten e le vette circostanti da una radura che precede la vetta.
10. Il crestone finale.
Il punto di partenza di questo itinerario è al Col Tzècore, al piccolo parcheggio di fronte all'area picnic. Il colle è raggiungibile dal versante della Val d'Ayas, svoltando (a sinistra salendo verso Brusson) a Quinçod dove indicato, e seguendo poi i cartelli che portano al colle via Orbeillaz - Abaz, oppure da St.-Vincent. Qualora la neve rendesse impraticabile la strada fino alla sommità del valico, ci si può fermare nelle frazioni precedenti (la più vicina è Abaz) e procedere a piedi, eventualmente tagliando i tornanti della strada. Al colle (foto 1), sul lato nord della strada, si identifica uno slargo adibito a parcheggio da cui ha inizio il cammino vero e proprio.
Si passa dunque dal parcheggio al grande pascolo adiacente, superando lo steccato dove questo si interrompe; si procede prima in piano (foto 2), poi leggermente in salita, puntando leggermente a sinistra dell'alpeggio visibile nella foto 3.
Qui inizia il guadagno di quota; il sentiero (perchè si sta di fatto ricalcando abbastanza fedelmente quello che è il sentiero estivo n. 5) entra nel bosco, risalendo dolcemente il pendio.
Talvolta spuntano segnavia dipinti sulle rocce a confermare l'esattezza del cammino (foto 5); qualora lo spessore del manto nevoso dovesse essere sufficiente a coprire ogni segno si potrà comunque intuire il sentiero o disegnarne uno nuovo continuando a puntare verso l'alto, eventualmente con larghi zig-zag (foto 6), ma senza mai portarsi sui fianchi della montagna.
PIù in alto, superata la metà del dislivello, il bosco si dirada leggermente (foto 7) e la visuale si apre soprattutto verso est, sulla zona di Estoul, di Palasina e i valloni di Graines e di Chasten.
Grazie ad una migliore visibilità anche dell'ambiente nelle immediate circostanze, si prosegue la salita verso la vetta seguendo la traccia se presente, o tracciandone una nuova sempre in direzione del punto più alto di fronte (foto 8).
Si attraversano ampie radure quasi pianeggianti (foto 9) fino ad imboccare il largo crestone finale (ma con un versante est decisamente ripido) (foto 10) che in breve conduce in vetta.
Discesa: Testa di Comagna m. 2105 - Col Tzècore m. 1607.
Tempo di percorrenza: 60 -90 minuti. Dislivello: -498.
Difficoltà: nessuna.
12. Partenza dalla vetta in direzione sud.
13. Attraversamento delle radure sotto la cima, e avvicinamento al bosco.
14. Discesa nel bosco.
15. Nei pressi dell'uscita dal bosco si intravvede il pianoro del Col Tzècore.
16. Passaggio nei pressi dell'alpeggio.
La discesa può comodamente avvenire lungo lo stesso percorso utilizzato per salire.
Lasciata la vetta in direzione sud (foto 12), portandosi dalla zona sommitale alle radure sottostanti (foto 13).
Seguendo le proprie tracce si rientra così nel bosco, perdendo gradualmente quota (foto 14).
Il cammino prosegue con dolci cambi di direzione fin quando si inizia a scorgere tra gli alberi il grande pascolo posto a nord del Col Tzècore (foto 15).
Se è stata seguita fedelmente la traccia della salita, si sbuca dal bosco a sinistra dell'alpeggio già usato come riferimento (foto 16); lo si supera attraversando il prato e tornando così al punto di partenza.
CARTINA
La cartina del percorso dal Col Tzècore alla vetta della Testa di Comagna.
NOTA: il tracciato che fornisco è relativo ai MIEI movimenti nel giorno in cui ho percorso il sentiero, e può contenere imprecisioni dovute a miei spostamenti non inerenti il tragitto e ad errori dello strumento. Utilizzatelo come riferimento, eventualmente come traccia approssimata e per il calcolo delle distanze dai waypoint, e NON seguitelo se si dirige in posti assurdi.
Cliccare sull'immagine a sinistra per scaricare i tracciati per GPS TrackMaker, per Google Earth e in formato .GPX.
Il tracciato altimetrico (ricavato dai dati del GPS) del percorso dal Col Tzècore alla vetta della Testa di Comagna.
I primi metri di cammino sono in lievissima discesa, seguiti da un tratto leggermente in salita, corrispondenti all'attraversamento del pratone iniziale. Segue la salita fino alla vetta, con la parte centrale più ripida di quella sommitale.
Note meteorologiche:
La zona non è particolarmente soggetta ad annuvolamenti, soprattutto in inverno. Può essere però esposta al vento, soprattutto da sud e da ovest. Rischio valanghe:
Il percorso si snoda interamente nel bosco, a quota medio-bassa; non ci sono pendii particolarmente ripidi, e il tratto finale è su larga cresta. Non è particolarmente soggetto a distacchi valanghivi, ma come sempre si consiglia prudenza in fase di pianificazione. Periodo consigliato:
In generale, si può trovare neve su questo itinerario da novembre-dicembre a marzo. Agli estremi del periodo, il percorso può essere innevato parzialmente. Attrezzatura:
Abbigliamento invernale a strati, modulabile velocemente in funzione delle temperature e dell'esposizione al vento; ciaspole, ghette, cibo e acqua per la giornata. ARTVA, pala e sonda obbligatori. Incontri:
Essendo un percorso estremamente semplice, è facile incontrare lungo il cammino altri ciaspolatori o scialpinisti. Con un po' di fortuna, non è del tutto impossibile l'incontro con animali come cervi e caprioli.
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