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A seguito del proposito di un nuovo collegamento funiviario tra Frachey e il Colle Superiore delle Cime Bianche nell'area protetta del Vallone delle Cime Bianche (Ambienti glaciali del gruppo del Monte Rosa, SIC/ZPS IT1204220), nonostante il sito rappresenti un impegno ormai ventennale portato sempre avanti con continuità, passione e dedizione, il webmaster non ritiene più opportuno indirizzare migliaia di escursionisti in una valle che non ha imparato ad amare, rispettare e proteggere se stessa, a meno che non intervengano elementi che scongiurino l'ennesimo attacco al suo ambiente.AyasTrekking.it fa parte del gruppo di lavoro "Ripartire dalle Cime Bianche" che ha come scopo lo sviluppo in Ayas di un nuovo modello di turismo sostenibile e attento alle nuove necessità e richieste del mercato nazionale e internazionale.
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La Val d'Ayas, già molto ricca di testimonianze artistiche, ha recentemente aggiunto al suo patrimonio una rarissima Vierge Ouvrante del XIV secolo. Essa si trovava da sempre sull'altare laterale destro della parrocchiale di Antagnod ma rivestita di un abito bianco in stoffa e con la carnagione scurita in modo da rappresentare la Madonna di Oropa (foto 1 e 2). Si tratta invece di una Madonna in trono che regge sul ginocchio sinistro il Bambino in piedi in atto di benedire (foto 3).
La cromia è tutta giocata sull'oro, l'argento e il porpora con bordi neri lungo i vestiti. La parte anteriore della statua si apre con due antine (foto 4) mostrando all'interno la Santissima Trinità, cioè un Dio Padre biondo e dagli occhi azzurri che regge un Crocifisso mentre la colomba dello Spirito Santo scende fra le due teste.
La cromia è la stessa esterna ma le carnagioni sono chiare.
All'interno delle antine sono dipinti a tocchi sciolti due angeli inginocchiati avvolti in un mantello rosso e con le ali verticali che sfumano nel verde pallido.
La tipologia riporta ad opere coeve della zona alto-renana e testimonia degli scambi fra la valli walser a sud del Rosa e le zone di influenza tedesca. È finora la prima Vierge Ouvrante rinvenuta in Valle d'Aosta.
Ne restano in tutto solo una quarantina, distrutte dai Protestanti e anche dai Cattolici dopo la Controriforma perchè considerate teologicamente fuorvianti. Esse subirono addirittura la condanna papale nel 1745.
Un processo per stregoneria del 1561 testimonia che nel 1558 si svolse nella parrocchiale di Ayas il rito del Répit, consistente nell'implorare davanti a certe statue il ritorno in vita dei neonati morti in modo da poter impartire loro il battesimo. È probabile che esso si sia svolto proprio davanti a questa statua, chiamata negli antichi documenti "Notre-Dame miraculeuse". Questa preziosa opera d'arte dopo il restauro è stata riportata ad Antagnod ed è visibile presso il museo d'arte sacra (foto 5). Sull'altare nella chiesa di S. Martino è stata invece posta una copia rivestita degli abiti ottocenteschi.
Per approfondimenti:
R. OBERT - A. PIAZZA, La "Vierge Ouvrante" di Antagnod, in L'écho de nos montagnes - Paroisse d'Ayas, n. 7-8, juillet-aout 2005, pp. 12-13;
R. OBERT - A. PIAZZA, Notre Dame d'Antagnod, une Vierge Ouvrante, in Lo Flambò, n. 195, 3/2005, pp. 64-88.
Per le foto 2,3 e 4 © Copyright 2005 Rosella Obert.