AVVISO AI VISITATORI
A seguito del proposito di un nuovo collegamento funiviario tra Frachey e il Colle Superiore delle Cime Bianche nell'area protetta del Vallone delle Cime Bianche (Ambienti glaciali del gruppo del Monte Rosa, SIC/ZPS IT1204220), nonostante il sito rappresenti un impegno ormai ventennale portato sempre avanti con continuità, passione e dedizione, il webmaster non ritiene più opportuno indirizzare migliaia di escursionisti in una valle che non ha imparato ad amare, rispettare e proteggere se stessa, a meno che non intervengano elementi che scongiurino l'ennesimo attacco al suo ambiente.AyasTrekking.it fa parte del gruppo di lavoro "Ripartire dalle Cime Bianche" che ha come scopo lo sviluppo in Ayas di un nuovo modello di turismo sostenibile e attento alle nuove necessità e richieste del mercato nazionale e internazionale.
Il webmaster
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Il film è quasi interamente ambientato in Val d'Ayas, all'Alpe Taconet (vedi Escursione n. 12).
Trama:
Romeo Casamonica (Francesco Nuti) è in carcere per rapina a mano armata. Trascorsi 5 anni di detenzione viene scarcerato, ma fuori dalla prigione il mondo è cambiato: la moglie se ne è andata, tutto ciò che aveva è accatastato in un garage nel sotterraneo di un grande edificio che ha preso il posto della sua casa, ma soprattutto il figlio Lorenzo (Marco Vivio) è stato adottato. Romeo ha l'intenzione di trovarlo e portarlo via, ma non gli viene detto dove si trovi. Riesce poi a scoprire che vive con Celeste (Ornella Muti) e Alessandro (Roberto Alpi, alla sua prima interpretazione cinematografica) nel Rifugio Paradisia (in realtà si chiama appunto Alpe Taconet). Alessandro è un ricercatore e segue da anni le tracce di un rarissimo esemplare di stambecco albino*, ma senza risultati.
Dopo un faticoso viaggio Romeo giunge in paese, e più o meno per caso conosce Celeste. Successivamente incontra anche Alessandro, che gli chiede di spostare la tenda dal punto in cui si era accampato, in cui sono puntate le sue telecamere nascoste, sempre a caccia dello stambecco bianco.
La notte successiva, però, Romeo esce dalla tenda svegliato dal rumore degli zoccoli dell'animale, ritrova Alessandro e viene più o meno costretto da questo a partecipare all'appostamento nel bosco. Poco dopo l'animale lo colpisce alle spalle, e Romeo si risveglia il giorno dopo in camera di Lorenzo, all'interno del rifugio, dopo essere stato soccorso dallo stesso Alessandro. Lorenzo non c'è, è in vacanza al mare con i nonni.
Fingendo un dolore a un ginocchio riesce a stabilirsi per le vacanze nel rifugio, dove aspetta l'arrivo di Lorenzo, e intanto familiarizza con Celeste e Alessandro, partecipando con quest'ultimo alle ricerche in elicottero.
L'arrivo di Lorenzo dopo una settimana fa sorgere in lui grandi dubbi sull'opportunità o meno di sradicare il figlio da quella che ormai è la sua famiglia per portarlo con sé in una vita incerta.
Ambiente:
La pellicola è stata girata in diverse locations.
La principale è ovviamente l'Alpe Taconet, da cui si gode uno splendido panorama su tutta l'alta Val d'Ayas, con Champoluc in basso, lo Zerbion a fare da sfondo verso sud, e tutto intorno sono riconoscibili moltissime altri punti, tra cui il Bec di Nana, il Vallone di Nana, il Grand e il Petit Tournalin, il Bec Trecare, la Gobba di Rollin, i Breithorn, il Palon di Resy, il vallone di Mascognaz, la conca di Antagnod, il vallone delle Cime Bianche...
Notevoli alcune immagini del Rosa all'alba e al tramonto.
Di Champoluc in realtà non si vede nulla, anche perchè in effetti, con architettura più moderna e molto turistica, non si presta molto all'idea di "paese di montagna con case in stile Walser" (l'unica zona tradizionale è la parte vecchia, senza piazze e su un pendio piuttosto ripido e inadatto alle scene). Rimane solo l'ingresso dell'Hotel Breithorn di Route Ramey, che mentre nel film viene chiamato genericamente "locanda" ora, praticamente rifatto, è un 4 stelle.
Il resto è altrove, sparso tra la valle di Gressoney, la valle di Cogne, la valle di Rhêmes, il parco del Gran paradiso (è lecito supporre che in quest'ultimo siano state girate le riprese dall'elicottero di alcuni branchi di stambecchi e camosci).
Come comparse e per parti secondarie sono stati utilizzati alcuni veri abitanti di Champoluc.
"Il libro è un viaggio appassionante che attraversa vita e carriera dell'attore toscano Francesco Nuti: dalla nascita nel primo dopoguerra agli esordi nel mondo dello spettacolo, dai successi nel cabaret televisivo allo straripante successo cinematografico, attraverso il racconto di tutti gli artisti, gli amici, i colleghi e le persone che lo hanno conosciuto e che vi hanno lavorato insieme.
È presente inoltre una lunga ed articolata intervista inedita in cui Nuti ripercorre tutte le tappe della sua esistenza artistica. Condiscono il libro florilegi di articoli, flani e recensioni d'epoca, una vastissima galleria fotografica e promozionale.
Ogni film diretto e/o interpretato da Nuti è analizzato in ogni minimo dettaglio: dalla genesi alle locations, dalla critica ai ricordi del regista, dalla distribuzione alle testimonianze degli interpreti e della troupe, dagli incassi ai premi ricevuti e al mercato estero. Ogni film è corredato anche dai dati ufficiali ed inediti desunti dalla documentazione ufficiale visionata al Pubblico Registro Cinematografico.
Un lavoro certosino, frutto di anni di lavoro, un'enorme mole di materiale, informazioni, scoop e aneddoti che sicuramente renderanno felici gli innumerevoli fans di Nuti che lo hanno seguito e amato in oltre venti anni di carriera".
Autore: Matteo Norcini in collaborazione con Stefano Bucci
Titolo: Francesco Nuti "La vera storia di un grande talento"
Formato: 19x27 cm.
Pagine: 264
Copertina: colori, cartoncino patinato gr. 300
Interni: a colori in carta patinata gr. 130
Prezzo di listino: € 24,00.